Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Lorenzo il Magnifico nel suo sonetto esplora il tema del sonno come rifugio e ristoro, associandolo alla bellezza fisica e spirituale della donna amata.
  • Il sonno è descritto come un "placidissimo" oblio, un momento di serenità che allevia i tormenti quotidiani e offre la visione ideale della donna amata.
  • La struttura del sonetto riflette l'influenza del Petrarca e dello stilnovismo, con l'uso di aggettivi che esprimono bellezza e positività.
  • L'atmosfera complessiva è positiva, in contrasto con il pessimismo di Giovanni Della Casa, e rappresenta l'ideale umanistico di trovare conforto nelle "humanae litterae".
  • Il sonetto segue uno schema metrico ABBA, ABBA, CDE, CDE, con pochi enjambements e un riferimento mitologico alle Grazie.

Indice

  1. Lorenzo il Magnifico e il sonno
  2. Invocazione al sonno
  3. Significato delle porte nei sogni
  4. Motivo centrale del sonetto
  5. Atmosfera e stile del sonetto

Lorenzo il Magnifico e il sonno

L’attività poetica di Lorenzo il Magnifico oscilla fra imitazione del Petrarca e stilnovismo, come dimostra questo sonetto. Il tema della funzione ristoratrice del sonno verrà ripreso anche da Giovanni Della Casa, ma riprodotto in un’atmosfera diversa, più cupa e pessimista. Qui il sonno ha un valore positivo e si ricollega alla bellezza fisica e spirituale della donna amata.

Invocazione al sonno

Il componimento inizia con un’invocazione al sonno, definito ”placidissimo”. Il poeta lo invita ad avvolgere il suo cuore preso dagli affanni quotidiani che per questo tanto lo desidera; gli chiede di chiudergli gli occhi dai quali, come da una fonte inesauribile, sgorgano continuamente le lacrime. Quindi definisce il sonno come un dolce oblio, cioè un dolce modo per dimenticare, che stenta tanto a venire. Esso è l’unica fonte di serenità, l’unica cosa che possa porre un freno al suo desiderio. Chiede anche che gli faccia vedere in sogno la donna amata, di cui sottolinea la bontà d’animo e la purezza, nonché la bellezza degli occhi che ispirano dolcezza e serenità. Esso gli mostrerà il viso della donna in cui albergarono le Grazie, una parola giusta e il suo aspetto potrebbe rendere quieto il desiderio.

Significato delle porte nei sogni

Per capire il significato della seconda terzina occorre fare una premessa, che del resto è presente anche nel commento che lo scrittore stesso fa del suo sonetto. Per gli antichi poeti, negli inferi esistevano due porte: una d’avorio (= eburnea) e l’altra di legno. Tutti i sogni che provengono dall’immaginazione dell’uomo passano attraverso queste due porte, con la distinzione seguente: i sogni veri passano attraverso la porta di legno, quelli falsi o vani attraverso quella di avorio. A questo punto si può parafrasare la seconda terzina: Se tu, sonno, me la mostro così, che il nostro sonno duri in eterno oppure che questi bei sogni, ahimè non debbano passare dalla porta d’avorio, ossia che non siano falsi.

Motivo centrale del sonetto

Il motivo centrale del sonetto è l’invocazione del sonno affinché esso rechi al poeta la quiete e l‘oblio., oltre all’immagine della donna amata descritta come “benigna e pia”. Esso è collegato alla poetica del “rifugio” o del “refrigerio” che caratterizza tutti i migliori componimenti di Lorenzo il Magnifico: il sonno costituisce un momento piacevole che fa dimenticare tutti i problemi che comporta la vita politica, molto intensa per Lorenzo, il quale, in compagnia della visione in sogno della donna idealizzata, ritrova la serenità. Alcuni critici letterari affermano che Lorenzo riproduce in questo modo, nella realtà effettuale, il vero ideale umanistico: l’uomo politico che assume su di sé la grossa responsabilità del governo, sente anche il bisogno di trovare un conforto nelle “humanae litterae”. Sostanzialmente l’atmosfera complessiva è positiva e ben diversa da quella che aleggia nel sonetto simile di Giovanni Della Casa, anche se si può individuare un velo di pessimismo nel termine “lasso” dell’ultimo verso.

Atmosfera e stile del sonetto

Gli aggettivi adoperati appartengono al campo semantico della bellezza e della positività in generale: “sonno placidissimo…..dolce oblio….. benigna e pia…….dolci e sereni….lieto….. “ La donna viene idealizzata (pia, benigna, occhi dolci e sereni) e per questo possiamo affermare che se nella struttura il sonetto prende come modello il Petrarca, nel contenuto troviamo dei chiari riflessi del dolce stil novo.

Dal punto di vista metrico lo schema è il seguente: ABBA, ABBA, CDE, CDE. Pochi sono gli enjambements, un solo riferimento mitologico (= le Grazie).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale del sonetto di Lorenzo il Magnifico?
  2. Il tema centrale del sonetto è l'invocazione al sonno per portare quiete e oblio al poeta, insieme all'immagine della donna amata descritta come "benigna e pia".

  3. Come viene descritto il sonno nel sonetto?
  4. Il sonno è descritto come "placidissimo" e un "dolce oblio", un modo per dimenticare le afflizioni quotidiane e trovare serenità.

  5. Qual è il significato delle porte nei sogni secondo il sonetto?
  6. Nei sogni, le porte rappresentano il passaggio dei sogni veri attraverso la porta di legno e dei sogni falsi attraverso quella d'avorio.

  7. Qual è l'atmosfera complessiva del sonetto?
  8. L'atmosfera complessiva del sonetto è positiva, caratterizzata da aggettivi che appartengono al campo semantico della bellezza e della positività.

  9. Quali influenze letterarie si notano nel sonetto di Lorenzo il Magnifico?
  10. Il sonetto mostra influenze del Petrarca nella struttura e riflessi del dolce stil novo nel contenuto, con l'idealizzazione della donna amata.

Domande e risposte

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