Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'opera letteraria di Lorenzo il Magnifico è molto eterogenea, combinando elementi realistici, burleschi, seri e tragici, con influenze che spaziano dallo Stil novo e Petrarca alla tradizione classica e popolare cristiana.
  • La produzione lirica di Lorenzo, comprendente numerose Rime, si colloca tra il 1465 e il 1484, con influenze da Dante, Plinio, Platone, Aristotele, e il De Amore di Andrea Cappellano.
  • Critici identificano un dilettantismo intellettuale nella sua poesia, considerata un gioco dell'intelligenza piuttosto che un'espressione emotiva, ma anche un mezzo di evasione dai suoi impegni politici.
  • Lorenzo, uomo di Stato e diplomatico influente, usava la poesia come rifugio dagli affari pubblici, cercando una completezza interiore attraverso l'arte e la cultura umanistica.
  • La sua produzione letteraria comprende poemi burleschi, poemetti in terza rima, opere di ispirazione classicistica e mitologica, e una serie di canzoni da ballo e canti carnascialeschi, difficili da classificare cronologicamente.

Indice

  1. L'eterogeneità dell'opera di Lorenzo
  2. Influenze e dilettantismo
  3. Lorenzo il Magnifico: statista e poeta
  4. Classificazione delle opere di Lorenzo

L'eterogeneità dell'opera di Lorenzo

L’opera letteraria di Lorenzo il magnifico è assai eterogenea per tono, stile e temi trattati e non è facile riconoscervi un’unità. Infatti, si assommano componenti realistiche e burlesche, con influssi della tradizione popolare, componenti serie e tragiche, con influssi della tradizione volgare dello Stil novo e del Petrarca, delle componenti umanistiche, con ripresa della tradizione classica e degli studi filologici caratteristici del Quattrocento ed infine vi possiamo anche rinvenire influenze della tradizione popolare cristiane.

Influenze e dilettantismo

Vissuto tra il 1449 e il 1492, anche la datazione delle sue opere è incerta, il che implica problemi di interpretazione. La produzione strettamente lirica potrebbe collocarsi nel periodo che va dal 1465 al 1484. Di lui ci restano numerose Rime (108 sonetti, 8 canzoni, 5 sestine e una ballata), non ordinate in una raccolta organica. Tra queste, Lorenzo estrapolò 41 testi che costituirono una opera in prosa Commento, elaborata sul modello della Vita Nova di Dante. Oltre a Dante, su di lui ebbero influenza anche Plinio, Platone e Aristotele e soprattutto il De Amore di Andrea Cappellano, ma non è escluso che sia stato influenzato anche dalle tendenze culturali e stilistiche di Marsilio Ficino, Angelo Poliziano e del Pulci. Nella sua produzione letteraria così variegata, i critici hanno sottolineato una sorta di dilettantismo, sostenuto da una partecipazione intellettuale a tal punto da considerare ogni realizzazione poetica come un gioco dell’intelligenza in cui c’è poco posto per l’emotività.

Lorenzo il Magnifico: statista e poeta

C’è chi invece ha sostenuto che Lorenzo il Magnifico riproduce sul piano della realtà effettuale l’ideale umanistico, in cui coesiste l’impegno civile come statista con quello di cultore e protettore delle humanae litterae. Anzi, il secondo aspetto è una forma di azione in cui l’uomo politico trova conforto e rifugio, arrivando così ad una completezza interiore. La poesia sarebbe quindi per Lorenzo un mezzo per evadere almeno momentaneamente dai pesanti impegni politici e dalla dura realtà quotidiana. A questo proposito, bisogna sottolineare che Lorenzo fu un uomo di Stato fra i maggiori del suo tempo, attivamente impegnato per tutta vita negli affari pubblici (guerre, ma soprattutto nell’attività diplomatica tale da farlo definire “l’ago della bilancia” dell’attività politica del XV secolo) Nella prima fase della sua produzione, abbiamo un vagheggiare di un mondo aristocratico, fatto di raffinatezze sentimentali, ben separate dalla realistica vita di ogni giorno. Più avanti, l’influsso dello stilnovismo è più evidente anche se formalmente l’eleganza dell’espressione e la ricerca di ordine e regolarità ci rimandano al Petrarca.

Classificazione delle opere di Lorenzo

Per sintetizzare per la sua produzione letteraria si può proporre la seguente classificazione:

• Poemi burleschi: La Nencia di Barberino, l’Uccellagione, il

Simposio

Altercazione, un poemetto in terza rima in cui affronta il

problema di quale sia il sommo bene

• • Alcune opere di ispirazione classicistica: Apollo e Pan,

• Un poemetto mitologico: Ambra e le Selve d’Amore che imita le Selve di Stazio A queste opere dobbiamo aggiungere San Giovanni e Paolo, definita una sacra rappresentazione e tutta una serie di canzoni da ballo, laudi e canti carnascialeschi (fra cui il più noto è il Trionfo di Bacco e Arianna) che i critici hanno difficoltà a classificare dal punto di vista cronologico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali dell'opera letteraria di Lorenzo il Magnifico?
  2. L'opera di Lorenzo il Magnifico è eterogenea per tono, stile e temi, combinando elementi realistici, burleschi, seri e tragici, con influenze della tradizione popolare, dello Stil novo, del Petrarca e della tradizione classica.

  3. Quali influenze culturali e letterarie hanno segnato la produzione di Lorenzo?
  4. Lorenzo è stato influenzato da Dante, Plinio, Platone, Aristotele, il De Amore di Andrea Cappellano, e dalle tendenze culturali di Marsilio Ficino, Angelo Poliziano e del Pulci.

  5. Come si concilia l'attività politica di Lorenzo con la sua produzione poetica?
  6. Lorenzo il Magnifico unisce l'impegno civile come statista con quello di cultore delle humanae litterae, usando la poesia come mezzo di evasione dai suoi impegni politici e dalla realtà quotidiana.

  7. Quali sono le principali opere di Lorenzo e come possono essere classificate?
  8. Le opere di Lorenzo includono poemi burleschi come "La Nencia di Barberino", "l’Uccellagione", "il Simposio", e opere di ispirazione classicistica come "Apollo e Pan", oltre a poemetti mitologici e sacre rappresentazioni.

  9. Qual è l'approccio critico verso la produzione letteraria di Lorenzo?
  10. I critici sottolineano un certo dilettantismo nella produzione di Lorenzo, considerandola un gioco dell'intelligenza con poco spazio per l'emotività, e notano difficoltà nel classificare cronologicamente alcune sue opere.

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