Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sonetto di Petrarca si basa su una struttura ripetitiva, con l'inizio delle quartine e terzine che enfatizzano l'uso del termine "invidia".
  • La terra e il cielo sono personificati come oggetti di invidia per il poeta, esprimendo una forma di gelosia malinconica piuttosto che sdegno.
  • Nonostante la consapevolezza della morte di Laura, il sonetto sottolinea la continua contemplazione della sua bellezza da parte del poeta.
  • Il poeta esprime nostalgia e il desiderio di unirsi a Laura, riflettendo un contrasto tra il suo desiderio e una volontà più forte.
  • La morte è rappresentata in modo meno spettrale rispetto alla tradizione medievale, concentrandosi invece sulla bellezza eterna di Laura.

Indice

  1. Invidia verso la Terra e il Cielo
  2. Gelosia e Desiderio di Ricongiungimento
  3. Struttura e Temi del Sonetto
  4. Nostalgia e Contemplazione

Invidia verso la Terra e il Cielo

Quanta invidia io ti porto, avara terra,

ch’abbracci quella cui veder m’è tolto,

e mi contendi l’aria del bel volto

dove pace trovai d’ogni mia guerra!

Quanta ne porto al ciel, che chiude e serra

e sí cupidamente ha in sé raccolto

lo spirto de le belle membra sciolto,

e per altrui sí rado si disserra!

Quanta invidia a quell’anime che ‘n sorte

ànno or sua santa e dolce compagnia

la quale io cercai sempre con tal brama!

Quant’à la dispietata e dura morte,

qu’avendo spento in lei la vita mia,

stassi ne’ suoi begli occhi, e me non chiama!

Quanta invidia provo nei tuoi confronti, o avida terra,

che abbracci colei che non posso più vedere,

e mi impedisci la vista del suo bel volto

che durante i miei affanni, seppe infondermi serenità e calma.

Gelosia e Desiderio di Ricongiungimento

Quanta invidia provo nei confronti del cielo, che abbraccia,

raccolto in sé così cupidamente

lo spirito delle sue belle membra

mentre si apre tanto di rado ad accogliere altre anime

Quanta invidia provo nei confronti di quelle anime beate

che hanno avuto la fortuna di godere della santa e dolce compagnia

che io, invece, ho sempre cercato con tanto desiderio

Quanto è spietata e dura la morte,

che dopo aver spento la mia vita nei suoi occhi sta nei suoi begli occhi

e non pensa a chiamarmi.

Struttura e Temi del Sonetto

Il sonetto si snoda seguendo un’architettura molto efficace che appoggia su di un inizio identico (Quanta…..) delle quartine e delle terzine e sull’alternarsi dello stesso termine “invidia”. La terra è oggetto di un invidia così malinconica che non crea sdegno, ma piuttosto una forma di gelosia. Non percepiamo che Laura sia morta, quanto piuttosto il fatto che Petrarca continua a vederla nella fantasia come una bella creatura terrestre. Infatti, nonostante la coscienza della morte della donna amata, il sonetto si snoda sulla rievocazione della sua bellezza per cui possiamo affermare che prevale l’aspetto contemplativo che incontriamo anche in altri sonetti. Nel verso 3, il verbo “contendi”, lascia sottintendere un contrasto, come se il desiderio del poeta lottasse inutilmente contro una volontà che è più forte della sua. Il verso 8, esprime nostalgia. Scrivendo “altrui”, il poeta pensa a se stesso e prova il desiderio di morire per poter, così, raggiungere Laura.

Nostalgia e Contemplazione

Nei versi 9-11. appare di nuovo il tema della gelosia nei confronti di quelle anime beate in mezzo alle quali è salita Laura. I due aggettivi “santa e dolce” riferiti alla donna amata costituiscono un’eco stilnovista, ma la “brama” del verso 11 è tutta terrena.

La seconda terzina inizia con una sorta di invettiva contro la morte, ma ricorrendo poi ad un tono elegiaco, termina con un atteggiamento contemplativo che costituisce il nucleo fondante del sonetto.

Da notare che la morte perde il suo carattere spettrale tipico della letteratura ascetica medievale: nel sonetto, dominano i begli occhi di Laura che, già vittoriosi nella fantasia del poeta, restano tali anche nella morte. Inoltre il poeta non prova il desiderio di morire quanto piuttosto il desiderio di ricongiungersi a lei.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del sonetto?
  2. Il tema principale del sonetto è l'invidia e il desiderio di ricongiungimento con l'amata Laura, espressi attraverso la contemplazione della sua bellezza e la gelosia verso la terra, il cielo e le anime che la circondano.

  3. Come viene espressa l'invidia nel sonetto?
  4. L'invidia è espressa attraverso il lamento del poeta verso la terra che abbraccia Laura, il cielo che custodisce il suo spirito, e le anime beate che godono della sua compagnia, mentre lui ne è privato.

  5. Qual è il ruolo della morte nel sonetto?
  6. La morte è vista come spietata e dura, avendo separato il poeta dalla sua amata, ma non è descritta in modo spettrale; piuttosto, il poeta esprime un desiderio di ricongiungimento con Laura, mantenendo un tono contemplativo.

  7. In che modo il sonetto riflette la nostalgia del poeta?
  8. La nostalgia del poeta è riflessa nel suo desiderio di vedere Laura e nella rievocazione della sua bellezza, che continua a vivere nella sua fantasia nonostante la consapevolezza della sua morte.

  9. Quali elementi stilistici caratterizzano il sonetto?
  10. Il sonetto è caratterizzato da un'architettura efficace con l'uso ripetuto del termine "invidia" e un tono elegiaco che culmina in un atteggiamento contemplativo, evidenziando la bellezza di Laura e il desiderio del poeta di unirsi a lei.

Domande e risposte

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