Anna___04
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Concetti Chiave

  • Francesco Petrarca ha scritto principalmente in latino, con eccezioni per il Canzoniere e i Trionfi, differenziando le sue opere tra religioso-morali e umanistiche.
  • Il Secretum di Petrarca, diviso in tre libri, esplora il suo dissidio interiore attraverso un dialogo con Sant'Agostino, rappresentando la lotta tra ambizione terrena e spiritualità.
  • Considerato uno dei primi filologi, Petrarca analizza i classici senza assimilarli al presente, perseguendo uno studio comparativo delle opere antiche.
  • Le raccolte epistolari di Petrarca, scritte in prosa latina, includono critiche alla Chiesa e presentano un ideale classico di selezione e trasfigurazione della realtà.
  • L'opera Africa e il poema De viris illustribus di Petrarca glorificano la storia romana, enfatizzando la vanità della gloria terrena e i valori classici.

Indice

  1. Opere e Filosofia di Petrarca
  2. Il Dissidio Interiore di Petrarca
  3. Petrarca e i Classici
  4. Epistole e Classicismo

Opere e Filosofia di Petrarca

Francesco Petrarca (1304-1374) scrive la maggior parte delle sue opere in latino, fatta eccezione per il Canzoniere e i Trionfi.

Le sue opere possono essere divise in: religioso-morali e umanistiche.

Il disprezzo di Petrarca per la filosofia scolastica, che si focalizza sullo studio della realtà, e la predilezione per la filosofia che mette l’uomo al centro della sua ricerca evidenzia un’abissale distanza tra Dante e Petrarca: mentre Dante pone alla base la filosofia scolastica, in cui vede un equilibrio perfetto, Petrarca non nutre la stessa fiducia nella presenza di schemi concettuali e vede come suo spirito guida l’animo inquieto di Sant’Agostino.

Il Dissidio Interiore di Petrarca

Il Il dissidio interiore che anima l’animo di Francesco Petrarca è inserito nelle opere di meditazione religiosa e morale: il Secretum è una di queste.

Diviso in tre libri, presenta un dialogo tra Sant’Agostino e Francesco in cui è presente la Verità. Agostino simboleggia la coscienza e Petrarca incarna il peccatore.

Nel primo libro Agostino ammonisce Francesco in merito alla debolezza della sua volontà. Nel secondo libro è descritta l’accidia, che in chiave cristiana è la negligenza nell’esercizio della virtù per la santificazione. Nel terzo libro Agostino indica le due colpe più gravi di Francesco: il desiderio di gloria terrena e l’amore per Laura, che lo allontana da Dio.

In quest’opera, com’è per tutta la vita del poeta, il dissidio interiore resta sempre aperto e il poeta non giunge mai a spegnere il suo desiderio di gloria terrena.

Questo dissidio tra l’ambizione alla religiosità e il richiamo della mondanità è simbolo che una civiltà nuova e di conseguenza una nuova concezione del mondo si sta delineando. Si tratta della civiltà rinascimentale.

Petrarca e i Classici

Il rapporto di Petrarca con i classici è diverso da quello di Dante, che non conoscendo il distacco tra la sua cultura e quella classica, proietta i costumi classici nel suo contesto storico. Petrarca, invece, si limita ad analizzare i classici senza assimilarli al suo presente, ed è per questo considerato uno dei primi filologi. Data la sua smania di conoscere, accompagna al lavoro di ricostruzione anche un lavoro di confronto tra i diversi classici, a cui sente il bisogno di ispirarsi attraverso l’uso di lingua e modelli stilistici classici.

Epistole e Classicismo

Le raccolte epistolari di Petrarca sono scritte in prosa Latina e sono destinate ad altri intellettuali (Familiari, Senili). L'unica eccezione è fatta per le epistole Sine Nomine, in cui non viene indicato il nome del destinatario e che presentano una critica alla Chiesa.

Altre epistole, le Varie, non sono state raccolte dal poeta e costituiscono dei veri e propri componimenti letterari. Anche nelle raccolte epistolari sono presenti elementi classici come la selezione e idealizzazione (il poeta offre la visione di una realtà trasfigurata in chiave letteraria).

Il classicismo romano è palpabile anche ne l’Africa, un poema epico in esametri latini che narra della seconda guerra punica. Si tratta di un poema che mira a glorificare i Romani e le loro imprese e tratta di temi molto cari e sentiti dal poeta come la vanità delle cose materiali.

La compresenza di queste due componenti è presente anche nel poema De viris illustribus, una raccolta di dotti romani, in cui prevale il pessimismo di Petrarca che mette in evidenza la vanità della gloria terrena.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali opere di Francesco Petrarca e in quale lingua sono scritte?
  2. Francesco Petrarca scrive principalmente in latino, con eccezioni come il Canzoniere e i Trionfi. Le sue opere si dividono in categorie religioso-morali e umanistiche.

  3. Come si manifesta il dissidio interiore di Petrarca nelle sue opere?
  4. Il dissidio interiore di Petrarca è evidente nelle sue opere di meditazione religiosa e morale, come il Secretum, dove dialoga con Sant'Agostino sulla debolezza della volontà e il desiderio di gloria terrena.

  5. In che modo Petrarca si rapporta ai classici rispetto a Dante?
  6. A differenza di Dante, Petrarca analizza i classici senza assimilarli al suo presente, diventando uno dei primi filologi e ispirandosi ai modelli stilistici classici.

  7. Qual è il contenuto delle epistole di Petrarca e a chi sono destinate?
  8. Le epistole di Petrarca, scritte in prosa latina, sono destinate ad altri intellettuali e contengono elementi classici. Le Sine Nomine criticano la Chiesa, mentre le Varie sono componimenti letterari.

  9. Quali temi emergono nel poema epico "Africa" di Petrarca?
  10. Nel poema "Africa", Petrarca glorifica i Romani e le loro imprese, trattando temi come la vanità delle cose materiali, riflettendo il suo classicismo e pessimismo sulla gloria terrena.

Domande e risposte

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