Concetti Chiave
- La rivoluzione industriale del XIX secolo ha segnato un enorme sviluppo economico e scientifico, introducendo la macchina come simbolo del progresso.
- Italo Svevo, con una conoscenza diretta della tecnologia, esprimeva nelle sue opere una visione critica e polemica dei pericoli legati al progresso tecnologico.
- Nella letteratura italiana del dopoguerra, la macchina è spesso associata alla vita in fabbrica e alle sue conseguenze negative, come l'alienazione dell'individuo.
- L'alienazione in fabbrica è descritta come una separazione dell'uomo dalla sua essenza creativa, ridotto a strumento della produzione industriale.
- Paolo Volponi affronta il tema dell'alienazione in tre romanzi, scegliendo protagonisti che si relazionano al mondo industriale da una prospettiva di "malati".
Indice
L'impatto della Rivoluzione industriale
La rivoluzione industriale porta nel XIX secolo a un grande sviluppo economico e a un notevole progresso nel campo della scienza e della tecnica. Da questo momento, un nuovo protagonista entra a far parte della vita dell’uomo: la macchina.Un avvenimento di tale portata ha avuto ripercussioni anche in ambito letterario, come testimoniato dalla produzione di quel periodo, in cui la macchina è generalmente vista come simbolo del progresso.
Svevo e la critica alla tecnologia
Di rifiuto è invece la posizione di Svevo, che, per professione, ha una conoscenza diretta delle macchine e della tecnologia. Sono numerosi i riferimenti polemici presenti nelle sue opere, come nel finale aperto della Coscienza di Zeno (1923). Nella figura dell’uomo ammalato che piazza l’ordigno per far esplodere il mondo, è racchiusa la paura di chi intuisce dietro il progresso delle macchine il pericolo di uno scenario in cui la tecnologia prende il sopravvento sull’uomo.Svevo dunque intuisce gli aspetti più inquietanti dell’avvento della tecnologia nella società, anticipando alcuni dei temi chiave che emergeranno nella letteratura successiva, al tempo della società di massa.
La macchina nella letteratura italiana
Il tema della macchina nella letteratura italiana appare quasi esclusivamente nella produzione del secondo dopoguerra, in concomitanza con la ricostruzione e con il boom economico. La nascita e lo sviluppo delle industrie negli anni ’50 e ’60 fanno sì che l’argomento di molti romanzi sia spesso quello della vita in fabbrica, di cui si sottolineano soprattutto gli aspetti negativi, legati al fatto che la vita dell’individuo è dettata dal ritmo dell’industria.
L'alienazione dell'operaio
Una tematica centrale in questo contesto è quella dell’alienazione. In un ambiente come la fabbrica, all’uomo viene impedito sia il contatto fra gli operai sia la comprensione stessa del proprio lavoro, poiché spesso esso consiste nel compimento di una piccola parte all’interno della catena di montaggio, che assume un valore reale solo se osservata da un punto di vista globale, estraneo al singolo operaio.L’alienazione indica una condizione di separazione dell’uomo dalla sua essenza creativa, riducendo il lavoro a una mera attività ripetitiva, che ha la forma di un lavoro forzato. L’operaio diventa uno strumento per fini estranei, e il suo prodotto non gli appartiene più. Si sente come un’appendice della macchina stessa, perdendo il senso del proprio lavoro e di se stesso.
Volponi e la denuncia sociale
Il tema dell’alienazione è affrontato da molti autori, tra cui Paolo Volponi, che lo esplora in tre romanzi: Memoriale (1962), La macchina mondiale (1965) e Corporale (1974). In questi romanzi, Volponi affronta il tema da una prospettiva differente. Il suo scopo non è più semplicemente descrivere la vita in fabbrica, ma denunciare le ingiustizie sociali, scegliendo protagonisti che entrano in contatto con il mondo industriale da una prospettiva di "malati", piuttosto che da individui sani e produttivi.Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto della rivoluzione industriale sulla letteratura?
- Come viene rappresentata la tecnologia nelle opere di Svevo?
- Qual è il ruolo della macchina nella letteratura italiana del dopoguerra?
- Cosa si intende per alienazione dell'operaio?
- Come affronta Paolo Volponi la tematica della denuncia sociale nei suoi romanzi?
La rivoluzione industriale ha portato a un grande sviluppo economico e progresso tecnologico, influenzando la letteratura del periodo, dove la macchina è spesso vista come simbolo del progresso.
Svevo critica la tecnologia, evidenziando i pericoli del suo dominio sull'uomo, come illustrato nel finale della "Coscienza di Zeno", dove la tecnologia è vista come una minaccia.
Nel dopoguerra, la macchina diventa un tema centrale, con la letteratura che spesso sottolinea gli aspetti negativi della vita in fabbrica e l'impatto dell'industria sull'individuo.
L'alienazione dell'operaio si riferisce alla perdita di contatto con il proprio lavoro e la propria essenza umana, poiché il lavoro in fabbrica diventa ripetitivo e l'operaio si sente un'appendice della macchina.
Volponi esplora la denuncia sociale attraverso protagonisti che entrano in contatto con il mondo industriale da "malati", offrendo una prospettiva critica sulla vita in fabbrica nei suoi romanzi "Memoriale", "La macchina mondiale" e "Corporale".