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Concetti Chiave

  • Il romanzo decadente emerge alla fine dell'Ottocento, caratterizzato da estetismo, soggettivismo e disprezzo per le masse.
  • L'estetismo promuove il motto "fare della propria vita un'opera d'arte", privilegiando bellezza e sensazioni raffinate.
  • Oscar Wilde, con "Il ritratto di Dorian Gray", teorizza l'arte come autonoma, accessibile a pochi, e superiore alla morale.
  • Il dandy, figura centrale del decadentismo, vive per l'eleganza e disprezza la mediocrità, ma è destinato alla sconfitta nel confronto tra arte e vita.
  • Il dandismo, da Baudelaire a Wilde e D'Annunzio, varia da filosofico e polemico a ricerca di fama e autocompiacimento.

Indice

  1. Transizione al Romanzo Decadente
  2. Principi dell'Estetismo Decadente
  3. Il Dandy nella Letteratura
  4. Origini e Filosofia del Dandismo

Transizione al Romanzo Decadente

Sul finire dell’Ottocento, al romanzo naturalista subentrò il romanzo decadente, contraddistinto da un marcato estetismo, dal bisogno di evasione dalla realtà e dal disprezzo per le masse, un ritorno al soggettivismo. Figura tipica della narrativa estetizzante è il dandy.

L’estetismo è stato uno stile di vita prima che un movimento letterario: “fare della propria vita un’opera d’arte” era il motto che accumunava gli artisti decadenti, per i quali contavano prioritariamente la bellezza e le sensazioni rare e raffinate.

Il piacere di D’Annunzio diffuse in Italia le mode estetizzanti e l’ideale di fusione tra vita e arte.

Principi dell'Estetismo Decadente

Il romanzo Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, mitizzava la giovinezza e la bellezza; Nella prefazione, Wilde teorizzò i principi dell’estetismo decadente:

- L’arte è accessibile solo a pochi eletti;

- L’arte è volta alla conquista della bellezza;

- L’arte è autonoma e non ha scopi morali.

L’arte, è la suprema attività dell’uomo e il valore attribuito alla bellezza e giustifica anche le violazioni della morale; le azioni non vanno giudicate secondo i consueti schemi di giusto o ingiusto, ma in base al piacere che producono.

Il Dandy nella Letteratura

Andrea Sperelli, Oscar Wilde, sono i protagonisti dei romanzi di D’Annunzio e Wilde.

Incarnano il dandy, un tipo di umano cinico e dissoluto che, animato dall’aspirazione della bellezza, si propone l’eleganza e l’esteriorità come fine della vita, disprezzando ciò che è mediocre e banale.

Sono però destinati alla sconfitta perché nel dualismo tra arte e vita è sempre la vita a imporsi.

Origini e Filosofia del Dandismo

Il termine dandy risale alle truppe inglesi in America durante la rivoluzione del 1776 ed indicava in modo negativo un individuo abbigliato in modo eccentrico ed elegante.

Baudelaire: per lui il dandismo non era solo un modo raffinato di vivere, ma aveva una natura filosofica e polemica nei confronti dei borghesi. E’ il bisogno di crearsi un’originalità, una specie di culto di se stesso.

Wilde: Il suo dandismo fu diverso da quello di Baudelaire poiché non aveva il contenuto ideologico; il suo dandismo celava il desiderio di fama mondana e di successo letterario.

D’Annunzio: Al dandismo di Wilde è molto vicino quello di D’Annunzio. In lui il dandy si mescola al poeta vate che disprezza le masse ma se ne serve per autocompiacersi. E’ alla ricerca continua di tornaconto economico, del piacere e della gratificazione. Esibì anche la sua propria vita “inimitabile”: scelse pittori e incisori per decorare le sue opere, si autopromosse con gesti plateali.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali del romanzo decadente?
  2. Il romanzo decadente è caratterizzato da un marcato estetismo, un bisogno di evasione dalla realtà, disprezzo per le masse e un ritorno al soggettivismo, con il dandy come figura tipica.

  3. Quali sono i principi dell'estetismo decadente secondo Oscar Wilde?
  4. Secondo Oscar Wilde, i principi dell'estetismo decadente includono l'accessibilità dell'arte solo a pochi eletti, la conquista della bellezza come fine dell'arte, e l'autonomia dell'arte senza scopi morali.

  5. Come viene rappresentato il dandy nella letteratura?
  6. Nella letteratura, il dandy è rappresentato come un individuo cinico e dissoluto, che aspira alla bellezza e all'eleganza come fine della vita, disprezzando la mediocrità, ma destinato alla sconfitta nel dualismo tra arte e vita.

  7. Quali sono le differenze tra il dandismo di Baudelaire e quello di Wilde?
  8. Il dandismo di Baudelaire aveva una natura filosofica e polemica contro i borghesi, mentre quello di Wilde era privo di contenuto ideologico, celando un desiderio di fama mondana e successo letterario.

Domande e risposte

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