Concetti Chiave
- Il Decadentismo è un movimento artistico e letterario sviluppatosi in Europa nel 1800, caratterizzato da un contrasto con la società di massa e un'indagine interiore degli artisti.
- Charles Baudelaire, un esponente chiave del Decadentismo, ha influenzato il Simbolismo con la sua opera "I fiori del male", enfatizzando la sensibilità, l'irrazionalità e il mistero.
- Arthur Rimbaud, noto come "Poeta maledetto", nella "Lettera del veggente" sostiene il disordine dei sensi per esplorare l'ignoto e creare un nuovo linguaggio poetico.
- La crisi del personaggio nella letteratura post-Verismo/Realismo riflette una vera interiorità e la crisi dei valori, influenzando il teatro borghese e autori come Ibsen e Ionesco.
- Il modello della donna fatale, rappresentato da opere di autori come Flaubert e Dostoevskij, vede donne seducenti e distruttive, un archetipo che cambia con la Prima Guerra Mondiale.
Indice
Il Decadentismo e il Simbolismo
Il Decadentismo è un movimento artistico e letterario che si è sviluppato in Europa nella seconda metà del 1800. La sua manifestazione nella poesia è il simbolismo.
Nel periodo decadente l'uomo si sente in contrasto con la società che lo circonda, insensibile di fronte alle sue esigenze (società di massa). Gli artisti decadenti privilegiano l'indagine interiore arrivando anche a vivere in modo irregolare e anticonformista (poeti maledetti). Tendono a una descrizione soggettiva (lato misterioso, istintivo, predilige le sensazioni e le corrispondenze segrete tra tutte le cose). Si contrappone alla mentalità del Positivismo. La crisi della cultura positivista era avvenuta perchè la scienza non era più certa in quanto si era rivelata incapace di dare risposte soddisfacenti alle esigenze dell'uomo. L'uomo inizierà quindi a interrogarsi su di sé, sui suoi bisogni e sui suoi desideri. La scienza ammette quindi i suoi limiti. Questo determina un ritorno allo spiritualismo, all'animo, all'intuizione e al mistero. Si pensa che anche gli artisti siano in grado di trovare la verità nella poesia attraverso i simboli (da cui Simbolismo).
Baudelaire e la poesia simbolista
Nasce a Parigi, farà un lungo viaggio in oriente dopo il quale si trasferirà definitivamente nella città natale. Avrà una vita molto sregolata (poeti maledetti).
“I fiori del male” sono la sua opera più importante, pubblicata nel 1857 (molto prima dell'inizio del Decadentismo).
È la sua poesia ad aprire la strada al Simbolismo. La sua poesia però deriva dal Romanticismo, ma i sentimenti sono espressi in una forma nuova, attraverso simboli che riflettono le sensazioni del mondo inconscio.
Baudelaire mette in evidenza la sensibilità, l'irrazionalità, la malinconia, la verità umana al centro dell'universo e l'esaltazione di un mondo ideale.
Opera: “CORRISPONDENZE” “I fiori del male” 1857
Per Baudelaire il poeta è come un sacerdote che sa scorgere nel mondo naturale misteriose analogie, corrispondenze nascoste. Il poeta non deve più descrivere la realtà, ma cogliere e trasmettere le impressioni più vaghe e indefinite, suggerire emozioni e stati d'animo, penetrare l'intima essenza delle cose. La nature è una foresta di simboli. I sensi diventano il luogo della verità.
Baudelaire nel testo abbandona i modelli della poesie romantica classica: non c'è l'io lirico, la poesia si trova in una dimensione astratta e assoluta.
La natura e il mondo gli appaiono una fitta rete di rapporti segreti che sono fusi in una profonda unità piena di mistero, non è una somma di fenomeni. La natura è un tempio che parla con l'uomo che la attraversa (sacro). I sensi diventano il luogo della verità, le cose sono simboli di qualcosa che è mistero e che il poeta coglie.
I segni della natura non si possono interpretare del tutto, per questo si usano i simboli. La poesia non descrive più ciò che vede ma trasforma tutto in mistero.
Baudelaire nella poesia usa la “Sinestesia” (→ associazione di due termini che riguardano diverse sfere sensoriali) come strumento conoscitivo che gli permette di accedere al mistero delle cose : “ Profumi freschi come la carne d'un bambino, dolci come l'oboe, verdi come i prati”.
Attraverso questi simboli l'uomo capisce che c'è qualcosa di profondo e oscuro, un rapporto tra luce e ombra, visibile e invisibile).
Rimbaud e il poeta veggente
è stato l'incarnazione del “Poeta maledetto”. Nel 1871 (16-17 anni) scrive la “Lettera del veggente”. Manderà alcuni suoi scritti al poeta Paul Verlaine che, colpito, lo inviterà a Parigi e fuggiranno insieme. Smetterà di scrivere molto giovane.
Opera → “LA LETTERA DEL VEGGENTE” o del “15 MAGGIO 1871”
Rimbaud teorizza il linguaggio del poeta veggente:
-il poeta deve farsi veggente, esplorare l'ignoto
-il poeta si fa tale mediante un lungo immenso disordine di tutti i sensi.
-il ritrovamento di cose ignote richiede nuove forme
-il poeta veggente deve trovare una nuova lingua per poterle trasmettere.
Quindi Rimbaud sostiene un “lungo, immenso e ragionato disordine (sregolamento) di tutti i sensi” come condizione indispensabile per diventare poeta e quindi veggente. Il poeta deve esplorare “tutte le forme di amore, di sofferenza, di pazzia” per raggiungere l'ignoto, la verità nascosta dentro le cose. “Egli cerca la sua anima, l'indaga, la tenta, l'impara. Appena la sa deve coltivarla”. L'anima va coltivata come si “coltivano le verruche sul viso” (anima mostruosa). Coltivando l'anima si diventa orribili, ma anche sommo sapiente. Conoscere se stessi è conoscere l'orrore che siamo. Deve conoscersi e arrivare all'ignoto si se stesso. Per coglierlo però, e comunicarlo (veggente) è necessario inventare un linguaggio nuovo che esprima l'ignoto.
La poesia diventa uno strumento per sondare la soggettività, uno strumento per la conoscenza interiore.
Se però il poeta, arrivando all'ignoto impazzisce, non importa, altri “cominceranno dagli orizzonti sui quali l'altro si è abbattuto!”
Crisi della letteratura e nuovi modelli
Dopo il Verismo/Realismo la letteratura e i suoi personaggi vanno in crisi, non sono più degli ideali da seguire, ma mostrano la “vera” interiorità (psicoanalisi, e ipocrisia dell'uomo) e la crisi dei valori che si attua nel Positivismo. Oltre che nel romanzo ciò avviene anche nel Teatro Borghese. Lo spettatore non si vuole riconoscere nel personaggio (→ si arriverà a Pirandello e Svevo).
IBSEN (norvegese): “CASA DI BAMBOLA” o “SPETTRI” (conflitti familiari, non c'è più il modello della famiglia borghese, rapporti di convenienza)
BECKETT
IONESCO: “LA CANTATRICE CALVA” (due coppie di inglesi che dialogano, non accade nulla)
Il modello della donna fatale
Nasce il modello della donna fatale, donna seducente che appare sicura di sé. Attira gli uomini che per lei si distruggono.
FLAUBERT: “MADAME BOVARY” (donna borghese sognatrice e insoddisfatta. Si sposa ma ha l'amante, cerca di continuo la novità e la felicità che non riesce a raggiungere. Non esattamente Femme Fatale)
DOSTOEVSKIJ: “L'IDIOTA” (un uomo si innamora della donna fatale Natasha Filipovna).
EMIL ZOLA: “NANA”
D'ANNUNZIO: “IL PIACERE” (la donna fatale è Elena Muti)
SCAPIGLIATI “FOSCA” pg 165 (malattia)
VERGA: “LA LUPA” pg 289 (le caratteristiche sono un po' diverse. Ma comunauqe è alta, magra, mora, pallida quasi malata, con gli occhi grandi e labbra rosse che mangiano gli uomini).
Questo modello di donna muore con la 1^ Guerra Mondiale e poi, nel Fascismo nasce il modello di donna lavoratrice che da alla luce i figli per la patria.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali del Decadentismo e del Simbolismo?
- Come Baudelaire ha influenzato la poesia simbolista?
- Qual è la visione di Rimbaud sul poeta veggente?
- Quali sono i nuovi modelli letterari emersi dalla crisi della letteratura?
- Come viene rappresentato il modello della donna fatale nella letteratura?
Il Decadentismo è un movimento artistico e letterario sviluppatosi in Europa nella seconda metà del 1800, caratterizzato da un contrasto con la società di massa e un'indagine interiore soggettiva. Il Simbolismo, manifestazione poetica del Decadentismo, utilizza simboli per esprimere sensazioni e corrispondenze segrete, opponendosi al Positivismo.
Baudelaire, con la sua opera "I fiori del male", ha aperto la strada al Simbolismo, esprimendo sentimenti attraverso simboli che riflettono il mondo inconscio. Ha messo in evidenza la sensibilità, l'irrazionalità e la malinconia, utilizzando la sinestesia per accedere al mistero delle cose.
Rimbaud teorizza che il poeta deve diventare veggente esplorando l'ignoto attraverso un disordine dei sensi. Sostiene che il poeta deve trovare una nuova lingua per trasmettere le verità nascoste, esplorando tutte le forme di amore, sofferenza e pazzia per raggiungere l'ignoto.
Dopo il Verismo/Realismo, la letteratura ha mostrato la vera interiorità e la crisi dei valori del Positivismo. Questo si riflette anche nel Teatro Borghese, dove lo spettatore non si riconosce più nei personaggi, portando a nuovi modelli come quelli di Pirandello e Svevo.
Il modello della donna fatale è rappresentato come una figura seducente e sicura di sé che attira e distrugge gli uomini. Esempi includono "Madame Bovary" di Flaubert, "L'idiota" di Dostoevskij, "Nana" di Zola e "Il piacere" di D'Annunzio. Questo modello evolve con la Prima Guerra Mondiale e il Fascismo, che promuovono un modello di donna lavoratrice.