Concetti Chiave
- La poesia "Speranza" di Guido Gozzano descrive un rovere abbattuto che, nonostante la sua condizione, continua a germogliare, simbolo di resilienza e speranza.
- Gozzano utilizza immagini naturali per rappresentare la lotta tra la vita e la morte, sottolineando la forza vitale del rovere contro le avversità.
- La struttura della poesia è un sonetto con due quartine e due terzine, seguendo lo schema metrico ABBA BABA CDE CDE, che conferisce equilibrio e armonia al testo.
- Le figure retoriche come la sineddoche, personificazioni e metafore arricchiscono il significato della poesia, creando immagini potenti e evocative.
- Il contesto storico personale del poeta, diagnosticato con tubercolosi nel 1907, influenza il tema della poesia, riflettendo la sua lotta personale e la speranza di non arrendersi.

Indice
Speranza, lirica di Guido Gozzano
Il gigantesco rovere abbattuto
l’intero inverno giacque sulla zolla,
mostrando, in cerchi, nelle sue midolla
i centonovant’anni che ha vissuto.
Ma poi che Primavera ogni corolla
dischiuse con le mani di velluto,
dai monchi nodi qua e là rampolla
e sogna ancora d’essere fronzuto.
Rampolla e sogna - immemore di scuri -
l’eterna volta cerula e serena
e gli ospiti canori e i frutti e l’ire
aquilonari e i secoli futuri...
Non so perché mi faccia tanta pena
quel moribondo che non vuol morire!
Speranza, Guido Gozzano – Parafrasi
Un enorme albero di rovere in seguito al suo abbattimento è rimasto sul terreno disteso per tutta la stagione invernale e, come dimostra il tronco tagliato, è possibile scorgere dei cerchi che indicano come il rovere abbia all’incirca 190 anni.
Quando è iniziata poi la stagione primaverile, che ha iniziato a far sbocciare dei nuovi fiori in maniera delicata, dall’albero sono iniziati a scorgersi dei nodi della corteccia come se l’albero stesso voglia coprirsi ancora di foglie.
Cercando di dimenticare le accette che hanno determinato il suo abbattimento, ha nuovi germogli e sogna sia di avere in futuro un cielo azzurro e sereno, gli uccellini che cinguettano, i frutti, i venti furiosi che vengono da nord e di avere davanti a sé una vita lunga secoli…
Il poeta sembra non comprende perché gli fa tanta pena quell’albero mezzo moribondo che nonostante vuole vivere, non dandosi per vinto.
Lo schema metrico di Speranza di Guido Gozzano
La poesia Speranza di Guido Gozzano è un sonetto composto da due quartine e da due terzine.
Il verso della lirica è l’endecasillabo e lo schema delle rime segue questa cadenza: ABBA BABA CDE CDE.
Le principali figure retoriche della poesia
Queste sono le principali figure retoriche della lirica Speranza Gozzano:
- Al verso 2 “zolla” è una sineddoche;
- Al verso 5 “Primavera”; ai versi 8-9 “Primavera”; al verso 14 “che non vuol morire” sono delle personificazioni;
- Ai versi 7-8-9 è presente invece “rampolla e sogna” che è una ripetizione”;
- Al verso 10 “l'eterna volta cerula" e al verso 11 “gli ospiti canori” sono due metafore;
- Al verso 6 “con mani di velluto” è una perifrasi;
- Al verso 12 “aquilonari” è un latinismo;
- Ai versi 13 e 14 “non so perché mi faccia tanta pena quel moribondo che non vuol morire” è un’ironia;
- Al verso 14 è presente un poliptoto che è il seguente: “moribondo” “morire”.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia "Speranza" di Guido Gozzano e come viene rappresentato?
- In quale anno è stata scritta la poesia "Speranza" di Guido Gozzano e quale evento significativo ha segnato la vita del poeta in quel periodo?
- Qual è lo schema metrico utilizzato nella poesia "Speranza" e come contribuisce alla sua struttura?
- Quali sono alcune delle principali figure retoriche presenti nella poesia "Speranza" e come arricchiscono il significato del testo?
Il tema principale della poesia "Speranza" è la resilienza e la voglia di vivere nonostante le avversità, rappresentato attraverso l'immagine di un rovere abbattuto che, con l'arrivo della primavera, inizia a germogliare nuovamente, simboleggiando la speranza e il rifiuto di arrendersi.
La poesia "Speranza" è stata scritta nel 1907, anno in cui Guido Gozzano ricevette la diagnosi di tubercolosi, malattia che in seguito lo condusse alla morte. Questo evento ha avuto un impatto significativo sulla sua produzione poetica, come si può notare nella tematica della lotta contro la malattia presente in "Speranza".
"Speranza" è un sonetto composto da due quartine e due terzine, con versi endecasillabi. Lo schema delle rime segue la cadenza ABBA BABA CDE CDE, contribuendo a creare una struttura armonica e bilanciata che riflette la ricerca di equilibrio e speranza nel testo.
Nella poesia "Speranza" si trovano diverse figure retoriche, tra cui la sineddoche, personificazioni, ripetizioni, metafore, perifrasi, latinismi, ironia e poliptoti. Queste figure arricchiscono il testo aggiungendo livelli di significato, enfatizzando la tematica della speranza e della resilienza, e contribuendo a creare immagini vivide che coinvolgono emotivamente il lettore.