Concetti Chiave
- Mangiafuoco, personaggio del romanzo "Pinocchio" di Carlo Collodi, è rappresentato in modo ambiguo: inizialmente burbero, ma alla fine generoso.
- Nel "Gran Teatro dei Burattinai", Mangiafuoco appare come un omone spaventoso, ma mostra un lato sensibile e generoso verso Pinocchio e Arlecchino.
- Nonostante minacci di usare Pinocchio come legna per il fuoco, si commuove e risparmia sia lui che Arlecchino, dimostrando un cambiamento significativo.
- Alla fine, Mangiafuoco dona a Pinocchio cinque zecchini d'oro per aiutare il padre Geppetto, sottolineando il suo carattere generoso.
- Il romanzo "Pinocchio" presenta molti personaggi significativi, tra cui Geppetto, la Fata Turchina, il Grillo Parlante, il Gatto e la Volpe, e Lucignolo.
Indice
Informazioni generali su Mangiafuoco
Mangiafuoco, anche chiamato Mangiafoco, è un personaggio del noto romanzo “Pinocchio” di Carlo Collodi.
per ulteriori approfondimenti sul libro di Pinocchio vedi anche qua
Descrizione del personaggio
Nel libro di Collodi, non si hanno molte informazioni riguardo la storia di questo personaggio. Mangiafuoco viene presentato come il burattinaio del “Gran Teatro dei Burattini”, e viene descritto dalle parole dell’autore come «un omone così brutto, che metteva paura soltanto a guardarlo. Aveva una barbaccia nera come uno scarabocchio d'inchiostro, e tanto lunga che gli scendeva dal mento fino a terra: basta dire che, quando camminava, se la pestava coi piedi. La sua bocca era larga come un forno, i suoi occhi parevano due lanterne di vetro rosso, col lume acceso di dietro; e con le mani schioccava una grossa frusta, fatta di serpenti e di code di volpe attorcigliate insieme».Storia di Mangiafuoco
Mangiafuoco fa la sua comparsa nel libro nel capitolo decimo, dove Pinocchio rovina, distraendo gli spettatori, uno dei suoi spettacoli. Il burattinaio viene immediatamente raffigurato come un personaggio suscettibile, poiché, furioso con il burattino, minaccia di usarlo come legname per alimentare il fuoco, poiché deve finire di cuocere un montone ma ha finito la legna. Nella stessa circostanza rivela però anche un animo sensibile, poiché di fronte ai pianti e alle urla di Pinocchio si commuove (sentimento che il personaggio manifesta attraverso una serie di violenti starnuti) e decide di risparmiarlo, decidendo di alimentare il fuoco usando il burattino Arlecchino. Ma anche in questa occasione, Pinocchio prega il burattinaio, chiamandolo “Eccellenza”, di risparmiare Arlecchino, e offre di essere buttato nel fuoco al suo posto. Davanti ad un atto così nobile però, Mangiafuoco non può fare a meno di commuoversi (e starnutire) nuovamente, risparmiando entrambi i burattini e rassegnandosi a mangiare il montone mezzo crudo. Il giorno dopo, pinocchio racconta al burattinaio della sua storia e della povertà di Geppetto, suo padre. Mangiafuoco, commuovendosi nuovamente davanti alla triste vicenda del burattino, gli regala cinque zecchini d’oro, in modo che questi potesse portarli al padre. Con questa azione, Mangiafuoco rivela il suo animo generoso, rendendo la caratterizzazione del personaggio completa e trasformandolo da personaggio antagonista ad aiutante. Questa è l’ultima apparizione del burattinaio all’interno della storia.Frasi di Mangiafuoco
Ecco una raccolta di frasi celebri dette da Mangiafuoco all’interno del romanzo Pinocchio di Carlo Collodi.“E bada Pinocchio, non fidarti mai troppo di chi sembra buono e ricordati che c'è sempre qualcosa di buono in chi ti sembra cattivo.”
“Il giorno dipoi Mangiafoco chiamò in disparte Pinocchio e gli domandò:
– Come si chiama tuo padre?
– Geppetto.
– E che mestiere fa?
– Il povero.
– Guadagna molto?
– Guadagna tanto quanto ci vuole per non aver mai un centesimo in tasca”

“Il burattinaio Mangiafoco (ché questo era il suo nome) pareva un uomo spaventoso, non dico di no, specie con quella sua barbaccia nera che, a uso grembiale, gli copriva tutto il petto e tutte le gambe; ma nel fondo poi non era un cattiv’uomo.”
"Mangiafuoco: Uhm! Tu guadagnerai tanti soldi, PER ME! E quando sarai troppo vecchio, sarai sempre utile per fuoco!"
Pinocchio e analisi dei personaggi
Pinocchio è un personaggio immaginario, assoluto protagonista di una delle storie più amate di Carlo Collodi. La prima pubblicazione sembra essere del 1881 o del 1883. Viene considerato un romanzo fantasy, che racconta le strane vicende di un burattino, intagliato e realizzato da un pezzo di legno con grande amore da parte di Geppetto, un falegname. Verrà cresciuto come fosse un bambino e, grazie alla Fata Turchina, maturerà e verrà trasformato in bambino vero. Il romanzo è ambientato in un’epoca precedente a quella di stesura del romanzo e ha come scenario la città di Firenze. Il romanzo ha suscitato un successo tale, da essere protagonista anche di una canzone, “Il gatto e la volpe” di Edoardo Bennato.“Pinocchio” si dimostra un libro dall’alto valore pedagogico, senza però dimenticare che nei romanzi dell’Ottocento, atteggiamenti di cattiveria e crudeltà erano tipici per introdurre i bambini e i giovani alla vita vera.
I personaggi di questo romanzo sono moltissimi, ma i principali sono:
- Grillo Parlante, un piccolo filosofo con il compito di ammonire Pinocchio per le sue marachelle.
- Il gatto e la volpe, due imbroglioni furbi, che si prendono gioco del protagonista.
- La Fata Turchina, grazie alla quale Pinocchio potrà diventare un bambino vero.
- Geppetto, padre di Pinocchio e colui grazie al quale avrà vita quel pezzo di legno.
- Lucignolo, ragazzo che cercherà di portare Pinocchio sulla cattiva strada, rendendolo addirittura un asino.
Domande da interrogazione
- Chi è Mangiafuoco nel romanzo "Pinocchio" di Carlo Collodi?
- Come viene rappresentato il carattere di Mangiafuoco nel romanzo?
- Qual è il ruolo di Mangiafuoco nella storia di Pinocchio?
- Quali sono alcune delle frasi celebri di Mangiafuoco nel romanzo?
- Qual è l'importanza del romanzo "Pinocchio" di Carlo Collodi?
Mangiafuoco è il burattinaio del Gran Teatro dei Burattini, descritto come un omone dall'aspetto spaventoso ma che si rivela generoso nei confronti di Pinocchio.
Mangiafuoco è inizialmente presentato come un personaggio burbero e suscettibile, ma alla fine si dimostra generoso e positivo, risparmiando Pinocchio e Arlecchino e donando cinque zecchini d'oro a Pinocchio.
Sebbene abbia un ruolo marginale, Mangiafuoco è importante per lo sviluppo del personaggio di Pinocchio, mostrando un lato umano e generoso che contribuisce alla crescita del protagonista.
Tra le frasi celebri di Mangiafuoco ci sono consigli a Pinocchio di non fidarsi troppo di chi sembra buono e di ricordare che c'è sempre qualcosa di buono in chi sembra cattivo.
"Pinocchio" è un romanzo fantasy con un alto valore pedagogico, che introduce i giovani alla vita vera attraverso le avventure di un burattino che desidera diventare un bambino vero.