Concetti Chiave
- Emilio Cecchi, nato a Firenze nel 1884, mostrò sin da giovane una predisposizione per la letteratura, frequentando il liceo classico e poi l'università di lettere, che non completò.
- Iniziò la carriera come giornalista per la rivista "Voce" e come critico letterario per "Tribuna", trasferendosi a Roma e sviluppando un interesse per la cultura britannica.
- La sua carriera fu interrotta dalla prima guerra mondiale, durante la quale servì come capitano nell'esercito italiano.
- Dopo la guerra, Cecchi divenne un noto corrispondente e fondatore della rivista "Ronda", scrivendo reportage di viaggio popolari tra la borghesia.
- Negli anni '30, insegnò all'università di Berkeley in California e tornò in Italia per dirigere la produzione della casa cinematografica Cines.
Indice
Gli inizi di Emilio Cecchi
Emilio Cecchi nacque a Firenze nel 1884, sin dalla giovane età dimostrò chiaramente il suo interesse e la sua predisposizione per la letteratura, tanto che frequentò il liceo classico presso l’istituto Francesco Cicognini nella città di Prato per poi proseguire il proprio percorso scolastico iscrivendosi all’università nella facoltà di lettere, ma presto abbandonò l’idea di laurearsi. Nel frattempo comunque fece notare la sua presenza nei salotti toscani, venne poi anche assunto come giornalista per la rivista “Voce”, da cui scaturì poi il gruppo dei vociani, e negli stessi anni, in particolare nel 1910 assunse anche il ruolo di critico letterario per un’altra rivista, ovvero la “Tribuna”.
Carriera interrotta dalla guerra
Questo incarico gli permise anche di trasferirsi a Roma ma la sua carriera letteraria venne temporaneamente interrotta a causa dello scoppio della prima guerra mondiale e dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1915, Cecchi dovette infatti arruolarsi nell’esercito e riuscì anche a diventare capitano.
Ritorno al giornalismo e viaggi
Una volta terminata la grande guerra e ritornati alla normalità, sempre per la rivista “Tribuna” venne mandato come corrispondete nella capitale inglese, ruolo favorito dal suo grande interesse per la cultura e la letteratura britannica, nonché dalla conoscenza conseguente della lingua inglese. In questi anni iniziò la stesura di quella che poi sarebbe stata nota al grande pubblico come il libretto di “Pesci rossi”, a cui seguirono altre opere come “L’osteria del cattivo tempo” oppure anche “La giornata delle belle donne”. Tuttavia non abbandonò il giornalismo, fu infatti tra i fondatori della rivista “Ronda” e diventò corrispondente di diverse testate che finanziavano i suoi reportage giornalistici in giro per tutto il mondo e dai cui poi lui ricavò altre opere letterarie. Non a caso, nel primo dopoguerra furono particolarmente famosi e popolari i reportage di viaggio, in particolare tra la borghesia, in quanto andavano a favorire il generale clima di interesse per l’esotismo e per quindi posti che la maggior parte delle persone non avrebbe mai avuto l’opportunità di visitare.
Riconoscimento internazionale
Questa pluridisciplinarità di Cecchi venne notata anche all’estero, e infatti negli anni trenta venne assunto come docente presso l’università della città di Berkeley, che si trova in California, quindi negli Stati Uniti, lui accolse volentieri questa opportunità ma poi ritornò in Italia qualche anno dopo, diventando direttore di produzione alla casa cinematografica nota come Cines.
Domande da interrogazione
- Quali furono i primi passi di Emilio Cecchi nel mondo della letteratura?
- Come influenzò la prima guerra mondiale la carriera di Emilio Cecchi?
- In che modo Emilio Cecchi riprese la sua carriera dopo la guerra?
- Quale riconoscimento internazionale ricevette Emilio Cecchi negli anni trenta?
Emilio Cecchi mostrò un precoce interesse per la letteratura, frequentò il liceo classico e si iscrisse alla facoltà di lettere, ma abbandonò l'idea di laurearsi. Iniziò la sua carriera come giornalista per la rivista "Voce" e critico letterario per "Tribuna".
La carriera letteraria di Cecchi fu interrotta dalla prima guerra mondiale, durante la quale si arruolò nell'esercito italiano e raggiunse il grado di capitano.
Dopo la guerra, Cecchi tornò al giornalismo, lavorando come corrispondente a Londra per "Tribuna" e fondando la rivista "Ronda". Continuò a scrivere opere letterarie e reportage di viaggio, che divennero popolari nel dopoguerra.
Negli anni trenta, Cecchi fu notato all'estero e divenne docente presso l'università di Berkeley in California. Successivamente, tornò in Italia e divenne direttore di produzione alla casa cinematografica Cines.