Concetti Chiave
- Henrik Ibsen, noto drammaturgo norvegese, ha iniziato la sua carriera con il dramma Catilina, pubblicato grazie al supporto di un amico nel 1850.
- Casa di bambola, scritto nel 1879, critica i ruoli tradizionali di genere e il matrimonio nell'epoca vittoriana, riflettendo una società borghese soffocante.
- La protagonista Nora rappresenta una sfida alle convenzioni sociali, rifiutando di essere confinata al ruolo di "bambola" e cercando una vita autonoma.
- Al suo debutto, Casa di bambola suscitò scandalo, visto come un manifesto del femminismo, portando Ibsen a modificare il finale originale.
- L'opera è ancora attuale, rappresentando la lotta per l'identità e la libertà individuale, e ha avuto diverse adattamenti teatrali e cinematografici.

Brevi accenni biografici su Henrik Ibsen
Henrik Ibsen nasce a Skien, 20 marzo 1828, è uno scrittore, poeta, drammaturgo e regista teatrale.
Sin da bambino Ibsen era dedito alle arti, si isolava infatti dai suoi coetanei per inventare spettacoli con il suo teatro giocatolo, per leggere e dipingere. Gli studi di Ibsen, che non disdegnava le materie classiche come lo studio del latino e della storia antica, proseguirono verso la medicina e in particolare verso gli studi farmaceutici. Nel 1848 scrive il suo primo drammaCatilina, in tre atti e in versi, quest’opera viene rifiutata dal teatro di Oslo ma un caro amico di Ibsen, fermamente convinto del suo talento, pubblica l’opera a sue spese nel 1850, è in quest’anno che per Ibsen iniziano i primi successi come drammaturgo. Nel 1851 viene chiamato alla direzione del Norske Theater di Bergen, Ibsen però, per ampliare il suo bagaglio culturale, si trasferisce per un breve periodo in Danimarca. Gli anni trascorsi a Bergen non furono particolarmente fortunati per il drammaturgo, le sue opere non decollavano e c’erano malcontenti all’interno dell’ambiente teatrale. Durante gli anni 60 viaggia in Europa, nel 1864 si trova in Italia, a Roma e a Sorrento in cui scrive alcune opere, questi anni sono caratterizzati dalla sua fase romantica. A questa fase si sussegue quella del teatro sociale. Nel 1900 Ibsen viene colpito da una paralisi e muore nel 1906.
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Casa di bambola
Il testo teatrale, in tre atti, Casa di bambola è stato scritto da Henrik Ibsen nel 1879. Il testo è stato scritto dal drammaturgo norvegese durante un suo soggiorno ad Amalfi, viene però rappresentato per la prima volta a dicembre dello sesso anno a Copenaghen. Il tema principale presenta una critica ai ruoli dell’uomo e della donna in epoca vittoriana e nello specifico dei ruoli che questi hanno all’interno del matrimonio. Le vicende rappresentate, pur essendo tragiche, ci fanno pensare ad un dramma borghese perché si adeguano alle caratteristiche della società a cui appartengono gli spettatori: Del resto, tutti i drammi di Ibsen costituiscono una critica nei confronti della società borghese; infatti, con il teatro egli intende impegnarsi in una battaglia culturale contro la falsa morale borghese e le regole sociali che non fanno altro che soffocare l’individualità di ognuno. La protagonista di Casa di bambola è Nora, una giovane donna che si rivolta contro il ruolo di “bambola” che le convenzioni sociali le attribuiscono. Nella stesura dell’opera Ibsen si ispira, per il ruolo della protagonista Nora, a una sua amica scrittrice Laura Kieler.
La protagonista Nora non accetta di essere soltanto un giocattolo o un oggetto di consolazione di fronte all’uomo che, invece, conosce, agisce e dispone di un forte ed autoritario potere decisionale. Essa non vuole restare confinata in questo ruolo di subordine, senza avere mai la possibilità di scegliere e di intervenire nel proprio destino. Da otto anni, essa è sposata con l’avvocato Helmer; il suo matrimonio è felice e la coppia ha avuto tre figli. La vita trascorre serenamente, anche se il marito ha una grave malattia. Per curarlo, essa non ha esitato a falsificare la firma del padre al fine di ottenere il denaro necessario. Nora è convinta di aver agito correttamente perché ha seguito le leggi del bene ed è sicura che il marito, se necessario, non esiterebbe a prendere su se stesso la responsabilità del fatto per salvare la moglie. Ad un certo punto, un ricattatore svela al marito la colpa della donna. Ma le cose non vanno come credeva Nora. L’avvocato si preoccupa soltanto delle conseguenze che il fatto doloso potrebbe avere su di lui e rimprovera duramente la moglie senza tenere conto del fatto che essa ha agito esclusivamente per amore. Il comportamento dell’uomo si dimostra molto meschino, per cui Nora decide di ribellarsi e di lasciare la famiglia per mettersi alla ricerca di una vita diversa in cui essa possa ritrovare la sua identità e la sua responsabilità.
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Commento dell’opera
Il testo originale dell’opera Casa di bambola è conservato nella biblioteca Nazionale Norvegese di Oslo, nel 2001 l'UNESCO l’ha inserito nel Registro della Memoria del mondo. Al momento della sua uscita, il testo teatrale suscitò forti scandali e numerose polemiche poiché i letterati del tempo considerarono Casa di Bambola come un manifesto del femminismo tanto che lo stesso autore fu costretto a cambiarne il finale. Durante l’epoca vittoriana, infatti, un vincolo come il matrimonio era considerato sacro, e l’azione finale di Nora di abbandonare il marito era considerata una vera e propria sciagura, fuori natura. La storia di Nora in realtà risulta essere tutt’ora di grande attualità, lei è infatti una donna che si trova a vivere in una società a cui sente di non appartenere poiché la considera al pari di un oggetto, nello specifico di una bambola. Questo testo quindi assume le caratteristiche di un vero e proprio testo di polemica verso una società che non considera la donna e la sua condizione nel modo in cui dovrebbe, diventando quindi allo stesso tempo un testo di rivalsa, e di ricerca di libertà da parte di Nora. La protagonista non vuole sottostare a leggi inutili che le impediscono di vivere la propria vita nel modo in cui lei desidera, vuole vivere libera e realizzare i proprio sogni così come è concesso agli uomini. Il testo è stato rappresentato più volte, non solo a teatro ma anche al cinema.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali tematiche affrontate in "Casa di bambola" di Henrik Ibsen?
- Chi è la protagonista di "Casa di bambola" e quale ruolo rifiuta di accettare?
- Qual è l'evento scatenante che porta Nora a ribellarsi nel dramma?
- Come è stato accolto "Casa di bambola" al momento della sua uscita e perché ha suscitato scandalo?
- Qual è l'importanza storica e culturale del testo "Casa di bambola"?
"Casa di bambola" affronta principalmente la critica ai ruoli di genere nell'epoca vittoriana, in particolare all'interno del matrimonio, e rappresenta una critica alla società borghese e alla sua falsa morale.
La protagonista è Nora, una giovane donna che rifiuta il ruolo di "bambola" attribuitole dalle convenzioni sociali, cercando invece di affermare la propria identità e responsabilità.
Nora si ribella dopo che il marito, invece di sostenerla, la rimprovera duramente quando scopre che ha falsificato una firma per ottenere denaro necessario a curarlo, dimostrando di preoccuparsi solo delle conseguenze per sé stesso.
Al momento della sua uscita, "Casa di bambola" suscitò scandalo e polemiche perché fu visto come un manifesto del femminismo, con la decisione di Nora di lasciare il marito considerata una sciagura contro le norme sociali dell'epoca.
"Casa di bambola" è considerato un testo di polemica e rivalsa contro una società che non riconosce adeguatamente la condizione della donna, ed è stato inserito nel Registro della Memoria del mondo dell'UNESCO per la sua rilevanza storica e culturale.