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Concetti Chiave

  • Italo Svevo, nato Ettore Schmitz, adottò uno pseudonimo per riflettere la sua doppia eredità culturale, italiana ed europea, a Trieste sotto dominazione austriaca.
  • Svevo lavorò per anni in banca a causa delle difficoltà economiche familiari, ma continuò a coltivare la sua passione per la letteratura da autodidatta.
  • I primi due romanzi di Svevo non ebbero successo inizialmente a causa del suo status non convenzionale di intellettuale e del suo stile di scrittura influenzato da più lingue.
  • "La coscienza di Zeno" ottenne successo grazie all'interesse di James Joyce e alla recensione di Eugenio Montale, portando al riconoscimento di Svevo a livello europeo.
  • Svevo fu influenzato dalla narrativa francese e russa, e da filosofi come Schopenhauer e Freud, riflettendo queste influenze nei personaggi insicuri e nei temi di lotta e consapevolezza.

Indice

  1. Le origini e la formazione di Svevo
  2. Il matrimonio e la svolta professionale
  3. Il successo de "La coscienza di Zeno"
  4. Le influenze letterarie e filosofiche
  5. L'evoluzione dell'inetto nei romanzi

Le origini e la formazione di Svevo

Svevo nasce a Trieste nel 1862. Il suo nome reale è Ettore Schmitz ma utilizza lo pseudonimo di “Italo Svevo” perché si rende conto di riflettere da una parte la cultura italiana e dall’altra invece di essere influenzato dalla cultura europea perché Trieste in quell’epoca era sotto la dominazione austriaca.

Svevo è di origine ebraica infatti studia presso le scuole ebraiche. A dodici anni studia in un collegio in Germania per imparare il tedesco. Continua gli studi commerciali per continuare l’attività del padre però allo stesso tempo inizia a manifestare interesse per la letteratura. Quando il padre muore la famiglia ha delle difficoltà economiche di conseguenza Svevo è costretto a lasciare gli studi e a lavorare in banca per diciotto anni non trascurando però il suo interesse per la letteratura infatti continua a frequentare la biblioteca di Trieste per studiare da autodidatta.

Il matrimonio e la svolta professionale

Comincia a pubblicare i suoi romanzi, inizialmente pubblica “Una Vita” e successivamente “Senilità” ma entrambi non ebbero successo. Nel 1896 si sposa e ciò rappresenta una svolta nella sua vita perché il suocero era una ditta di vernici e lui comincia a lavorare come direttore di essa. nel 1910 si interessa della psicoanalisi di Freud. Un cognato di Svevo va in psicoanalisi di Freud e quindi lui si interessa della sua psicoanalisi e legge i suoi testi e tutto questo sarà rielaborato nel terzo romanzo: "La coscienza di Zeno" scritto nel 1923. Questa volta però ebbe successo perché Joyce farà conoscere il suo romanzo agli intellettuali europei in Francia e in Inghilterra e anche Eugenio

Montale scrive una recensione su una rivista positiva sulla coscienza di Zeno quindi per la prima volta un romanzo di Svevo ha successo e scoppia quello che è definito il "caso Svevo".

Il successo de "La coscienza di Zeno"

Il caso Svevo scoppia perché ci si chiede come mai i primi due romanzi non abbiano avuto successo mentre il terzo scritto più di vent'anni dopo abbia avuto successo: i motivi sono diversi: il primo motivo è che Svevo non era considerato un intellettuale professionista (finora abbiamo visto che gli intellettuali sono o dei nobili di rendita oppure dei borghesi che affiancano al lavoro di scrittore quello dell'attività nell'ambito letterario per esempio scrivono articoli sui giornali oppure sono professori quindi l'intellettuale era considerato colui che scriveva testi letterali però che lavorava nell'ambito della formazione umanistica. Svevo invece è stato prima un impiegato di banca e poi un dirigente d'industria quindi per lui è un'attività parallela al suo vero lavoro e la sua formazione non è umanistica, è commerciale). L'altra critica che veniva mossa Svevo e che non ha permesso il suo successo era una critica sul suo modo di scrivere si diceva che scrivesse in una lingua strana. La sua lingua non è una lingua letteraria, è lontana dalla tradizione, è una lingua che ha una contaminazione di più lingue: dialetto triestino, costruzione sintattica tedesca, linguaggio commerciale. Anche la figura del personaggio principale di Svevo chiamato "Inetto" era inadatto alla società, non era accettato nella società. Tutti questi fattori quindi non permettono all'inizio il successo delle opere di Svevo.

Il caso Svevo ha successo e finalmente è riconosciuto come scrittore a livello europeo, lascia il suo lavoro da dirigente d'industria e fa solo lo scrittore. la cosa però dura solo tre anni perché quando inizia scrivere il quarto romanzo non riesce a terminarlo perché ha un incidente stradale che lo porterà alla morte nel 1928.

Le influenze letterarie e filosofiche

Il fatto che stessi a Trieste gli ha permesso di ricevere l'influenza letteraria sia dall'italia che dall'Europa. Le influenze letterarie più importanti sono quelle della narrativa francese in modo particolare l'influenza di Flaubeurt (Madame Bovary: personaggio sognatore che filtrava la realtà attraverso i libri) anche tutta la narrativa naturalistica e l'attenzione all'ambiente in modo oggettivo e scientifico: da una parte i personaggi sognatori di Flaubeurt e dall'altra i romanzi naturalistici di Zola. Un'altra influenza letterale importante è quella russa in particolare di Dostoevskij E del suo romanzo "del delitto e castigo" perché anche lui presenta dei personaggi tormentati dal punto di vista psicologico, vuole cogliere le parti segrete nel cervello dell'uomo. Grazie a Joyce conosce i narratori e i prosatori umoristi, tutti quelli che usano ironia per raccontare le storie dei loro romanzi.

Dal punto di vista filosofico le influenze più importanti che lasciano traccia del suo pensiero filosofico sono Schopenauer, Darwin, Spencer e Freud. Per quanto riguarda Schopenauer ha due tipologie umane: il contemplatore che evoca il sognatore dei personaggi della letteratura francese e il lottatore. Di Darwin riprende la lotta per la vita e la selezione naturale, legato al Darwinismo sociale di Spencer. Nel caso dei personaggi di Svevo loro lottano per il successo.

L'evoluzione dell'inetto nei romanzi

Tutte queste influenze confluiscono nei suoi personaggi con la creazione di un personaggio insicuro, non adatto alla vita e alla società, uno sconfitto però vedremo che nei tre romanzi c'è un'evoluzione dell'inetto che all'inizio è un personaggio perdente ma poi con l'ultimo romanzo l'inettitudine diventa una caratteristica tipica del personaggio. Nel terzo romanzo l'inetto Zeno sembra quasi acquisire una conoscenza di sé: all'inetto Svevo contrappone in tutti e tre i romanzi l'antagonista, il lottatore, il forte, il vincente dualismo tra l'inetto che soccombe e l'antagonista vincente. Ci saranno anche due figure femminili in contrapposizione: due giovani donne belle e ambiziose, un po' superficiali che sono quelle che interessano all'inetto ma in contrapposizione abbiamo delle altre figure femminili semplici, pacate che però rappresentano i

valori morali.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il vero nome di Italo Svevo e perché ha scelto questo pseudonimo?
  2. Il vero nome di Italo Svevo è Ettore Schmitz. Ha scelto lo pseudonimo "Italo Svevo" per riflettere la sua doppia cultura, italiana ed europea, essendo Trieste sotto dominazione austriaca al momento della sua nascita nel 1862.

  3. Quali sono state le principali difficoltà incontrate da Svevo nella sua carriera letteraria iniziale?
  4. Svevo ha incontrato difficoltà economiche dopo la morte del padre che lo hanno costretto a lavorare in banca, e i suoi primi due romanzi, "Una Vita" e "Senilità", non hanno avuto successo a causa della percezione del suo status non convenzionale di intellettuale e del suo stile di scrittura considerato strano, con influenze linguistiche miste.

  5. Come ha ottenuto Svevo il successo con "La coscienza di Zeno"?
  6. "La coscienza di Zeno" ha ottenuto successo grazie all'interesse di James Joyce, che ha promosso il romanzo tra gli intellettuali europei, e alla recensione positiva di Eugenio Montale. Questo ha portato al riconoscimento di Svevo come scrittore a livello europeo, definendo il "caso Svevo".

  7. Quali sono state le principali influenze culturali e letterarie su Svevo?
  8. Svevo è stato influenzato dalla narrativa francese, in particolare da Flaubert e Zola, dalla letteratura russa, come Dostoevskij, e da scrittori umoristi come Joyce. Dal punto di vista filosofico, è stato influenzato da Schopenhauer, Darwin, Spencer e Freud, riflettendo queste influenze nei suoi personaggi e temi.

  9. Come si evolve il concetto di "inetto" nei romanzi di Svevo?
  10. Nei suoi romanzi, Svevo presenta un'evoluzione del personaggio dell'inetto, che inizialmente appare come un perdente ma poi, specialmente in "La coscienza di Zeno", acquisisce una maggiore consapevolezza di sé. Questa evoluzione riflette la complessità della lotta per il successo e la sopravvivenza, temi centrali nell'opera di Svevo.

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