Concetti Chiave
- Italo Svevo, born Ettore Schmitz in Trieste in 1861, aimed to unite Italian and German cultures through his pseudonym.
- After studying in Trieste and Bavaria, Svevo worked in banking and later joined his father-in-law's paint business.
- His early literary works, including "Una vita" and "Senilità," initially failed to gain success, leading him to pause his writing career.
- Svevo's friendship with James Joyce rekindled his writing, and he explored psychoanalysis after his brother-in-law's treatment with Freud.
- Although "La coscienza di Zeno" was initially unsuccessful in Italy, it gained recognition in France and later in Italy, thanks to Joyce and Eugenio Montale.
Indice
Infanzia e formazione di Italo Svevo
Nacque a Trieste il 19 dicembre 1861 da una agiata famiglia di origine ebraica. Lo pseudonimo Italo Svevo fu scelto con l’intento di affratellare la razza italiana a quella germanica.
Dopo una felice infanzia compì i suoi primi studi presso la scuola israelitica di Trieste, dove si insegnava sia l’italiano che il tedesco, poi il padre lo mandò con i due fratelli in Baviera dove rimase per cinque anni e dove, oltre alle materie commerciali, studiò i grandi autori della letteratura tedesca e italiana e la narrativa di Emile Zola (naturalismo) .A diciassette anni frequentò, per volere del padre, l’Istituto superiore per il commercio, dove egli stesso svolgerà ,da adulto, funzioni di docente.
Lavorò in banca fino al 1899, poi fu alle dipendenze del suocero che aveva un’importante ditta di vernici (il suocero aveva inventato le vernici sottomarine).Intanto, nel 1890 aveva già pubblicato i racconti lunghi “Una lotta”, “L’assassino di via Belpoggio” e il romanzo “ Una vita” a proprie spese (1892) titolo originale :” Un inetto”.Carriera letteraria e insuccessi iniziali
Il romanzo “Una vita“ non ebbe molto successo .Intanto nel 1896 aveva sposato Lina Veneziani dalla quale ebbe una figlia, Letizia. Anche il secondo romanzo “Senilità”, apparso a puntate sulla rivista “L’indipendente” nel 1898 si rivelò un insuccesso e ciò lo indusse ad abbandonare del tutto la letteratura per lo studio del violino e per lunghi soggiorni a Londra.
Incontri significativi e riscoperta
Nel 1906 conobbe lo scrittore irlandese James Joyce che insegnava inglese in una scuola di Trieste e riprese, nei ritagli di tempo, l’attività di scrittore. Tra il 1910 e il 1911, in seguito alla cura presso Sigmund Freud di un disturbo mentale del cognato , si avvicinò alla psicoanalisi. Nel 1923 pubblicò “La coscienza di Zeno “ e fu il terzo insuccesso. Tramite Joyce il romanzo venne diffuso in Francia mentre in Italia fu il giovane Eugenio Montale il precoce scopritore di Italo Svevo. A 66 anni Svevo conobbe la notorietà. Mentre stava scrivendo il suo quarto romanzo morì per le conseguenze di un incidente automobilistico.
Riconoscimento postumo e eredità letteraria
Ironico, triste, smemorato e bonario , come lo definì la figlia Letizia, Italo Svevo è stato il massimo interprete, insieme con Luigi Pirandello, della coscienza della crisi dell’uomo contemporaneo, l’inventore del romanzo d’avanguardia, il più europeo degli scrittori italiani.
Domande da interrogazione
- Quali furono le origini e la formazione di Italo Svevo?
- Quali furono i primi insuccessi letterari di Italo Svevo?
- Come avvenne la riscoperta di Italo Svevo?
- Qual è l'eredità letteraria di Italo Svevo?
Italo Svevo nacque a Trieste nel 1861 in una famiglia ebrea agiata. Studiò in una scuola israelitica e poi in Baviera, dove apprese sia l'italiano che il tedesco e si interessò alla letteratura.
I suoi primi romanzi, "Una vita" e "Senilità", non ebbero successo, portandolo ad abbandonare temporaneamente la letteratura per dedicarsi ad altre attività.
La riscoperta avvenne grazie all'incontro con James Joyce e all'interesse di Eugenio Montale, che contribuirono a diffondere il suo lavoro, in particolare "La coscienza di Zeno".
Svevo è considerato un importante interprete della crisi dell'uomo contemporaneo e un pioniere del romanzo d'avanguardia, riconosciuto postumo come uno dei più europei scrittori italiani.