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Concetti Chiave

  • Italo Svevo, nato a Trieste, unì la sua attività imprenditoriale alla passione letteraria, influenzato dalla cultura europea.
  • I suoi primi romanzi, "Una vita" e "Senilità", esplorano figure di inetti, riflettendo i vizi e le nevrosi della società borghese.
  • Con "La coscienza di Zeno", Svevo ottiene successo, innovando la narrativa con introspezione psicanalitica e narrazione in prima persona.
  • Svevo integra teorie darwiniane e schopenhaueriane nei suoi romanzi, esaminando la psiche umana e la lotta per esistere.
  • "La coscienza di Zeno" rompe con la tradizione ottocentesca, presentando un narratore non onnisciente che riflette con ironia sul proprio passato.

Indice

  1. La vita e la formazione di Italo Svevo
  2. I primi romanzi e la delusione
  3. Il ritorno alla letteratura e il successo
  4. Temi e personaggi nei romanzi di Svevo
  5. L'influenza delle teorie psicanalitiche
  6. Influenze filosofiche e narrative

La vita e la formazione di Italo Svevo

Italo Svevo nacque a Triste il 19 dicembre 1961, città di confine vivace e cosmopolita. Egli ebbe una formazione culturale ampia e varia, aperta agli influssi europei.

I primi romanzi e la delusione

Vissuto sempre in ambiente borghese, Svevo conciliava la sua attività imprenditoriale nella ditta del suocero con la passione per la letteratura: scrive i suoi due primi romani (Una vita, Senilità), ma rimane molto deluso dal disinteresse della critica.

Il ritorno alla letteratura e il successo

Dopo un lungo silenzio, durante il quale si avvicina alle teorie psicanalitiche di Freud, volte all’indagine dell’inconscio, Svevo torna alla letteratura con il suo romanzo più innovativo, La coscienza di Zeno, che ottiene grande successo. Svevo morì il 13 settembre 1928.

Temi e personaggi nei romanzi di Svevo

Svevo, nei suoi romanzi riflette la mentalità, i vizi, e soprattutto, le nevrosi della società borghese. Fin dalle sue prime prove, pone al centro della vicenda figure d’inetti, in altre parole uomini insoddisfatti di sé e della propria vita, che per un difetto di volontà, non riescono a cambiare le proprie condizioni e si nascondono nel mondo illusorio della fantasia. Alfonso, protagonista del romanzo Una vita (1892), è un intellettuale che non sa inserirsi nella società e che giunge, infine, al suicidio; Emilio, in Senilità (1898), finisce per rinunciare alla vita e al godimento e si chiude in una passività precocemente senile.

L'influenza delle teorie psicanalitiche

Il protagonista della Coscienza di Zeno ,Zeno Cosini, è anche lui un inetto che si sottopone alla terapia psicanalitica per curare una forma di nevrosi e scrive le proprie memorie. Al termine del percorso volto alla comprensione e alla cura della propria malattia, Zeno scoprirà che non lui, ma la vita stessa è malata. Il romanzo non è altro che l'analisi della psicologia di Zeno, un individuo che si sente "malato" o "inetto" ed è continuamente in cerca di una guarigione dal suo malessere attraverso molteplici tentativi a volte assurdi o che portano a effetti controproducenti.

Influenze filosofiche e narrative

Nel romanzo Una vita si avverte l’influsso della teoria darwiniana (lotta per l’esistenza e sopravvivenza del più forte) della selezione naturale; Senilità si concentra principalmente sullo scavo della psiche, condotto soprattutto alla luce della filosofia di Schopenhauer (sostiene che il mondo è fondamentalmente ciò che ciascun uomo vede). A differenza dei due primi romanzi scritti in terza persona, la Coscienza di Zeno scardina l’impianto narrativo del romanzo ottocentesco:

• Il racconto è scritto in prima persona e la narrazione esprime il punto di vista interno alla coscienza del protagonista;

• Il narratore non è onnisciente, ma segue le vicende nell’evolversi e le scopre insieme al lettore;

• L’io narrante è diverso dall’io narrato : il narratore guarda al proprio passato con ironia e disincanto e svela le vere motivazioni che hanno guidato il suo modo di agire, le sue meschinità e le sue ipocrisie, come se parlasse di un altro;

• C’è una continua mescolanza tra il passato e il presente e si annulla l’ordine cronologico dei fatti. Secondo Svevo, il tempo della coscienza è un tempo misto, dove non esiste un prima e un dopo

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la formazione culturale di Italo Svevo?
  2. Italo Svevo ha avuto una formazione culturale ampia e varia, aperta agli influssi europei, grazie alla sua nascita a Trieste, una città di confine vivace e cosmopolita.

  3. Come ha reagito Svevo al disinteresse della critica verso i suoi primi romanzi?
  4. Svevo è rimasto molto deluso dal disinteresse della critica verso i suoi primi romanzi, "Una vita" e "Senilità", nonostante la sua passione per la letteratura.

  5. Qual è il tema centrale nei romanzi di Svevo?
  6. Nei suoi romanzi, Svevo riflette la mentalità, i vizi e le nevrosi della società borghese, ponendo al centro figure di inetti, uomini insoddisfatti di sé e della propria vita.

  7. In che modo le teorie psicanalitiche influenzano "La coscienza di Zeno"?
  8. "La coscienza di Zeno" è influenzato dalle teorie psicanalitiche di Freud, con il protagonista Zeno Cosini che si sottopone a terapia psicanalitica per curare la sua nevrosi, scoprendo infine che è la vita stessa ad essere malata.

  9. Quali influenze filosofiche e narrative si trovano nei romanzi di Svevo?
  10. Nei romanzi di Svevo si avvertono influenze della teoria darwiniana e della filosofia di Schopenhauer, con una narrazione che scardina l'impianto del romanzo ottocentesco, utilizzando una narrazione in prima persona e un tempo della coscienza misto.

Domande e risposte

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