Concetti Chiave
- Il Crepuscolarismo rappresenta un rifiuto della retorica ottocentesca, caratterizzato da un malessere esistenziale e uno sguardo distaccato e ironico.
- Il Futurismo, fondato da Marinetti nel 1909, rifiuta la tradizione a favore del progresso, utilizzando un linguaggio innovativo con assenza di metrica e "parole in libertà".
- Il Decadentismo si oppone al Positivismo, esplorando temi di isolamento sociale e individualismo, collegato a Ermetismo ed Estetismo.
- Pirandello esplora il relativismo e la complessità della realtà in opere come "Il Fu Mattia Pascal", introducendo concetti come la maschera sociale e la relatività della verità.
- Italo Svevo, attraverso "La Coscienza di Zeno", analizza la coscienza moderna e l'incapacità dell'individuo di prendere decisioni cruciali nella sua vita.

Indice
Correnti letterarie del Novecento: Crepuscolarismo, Futurismo, Decadentismo
Il Crepuscolarismo, come scrive il critico Borgese, si identifica come una tendenza letteraria che costituiva il tramonto della tradizione poetica dell’Ottocento in cui si riconoscevano alcuni poeti come Gozzano, Corazzini, Moretti e Govoni. Questi poeti non costituivano una scuola vera e propria, ma erano legati dal rifiuto della retorica di Carducci e dell’estetismo di D’Annunzio. Tutti gli elementi di questa corrente si identificano in un malessere di vivere che scaturisce dalla crisi di ogni certezza. Uno sguardo distaccato e ironico, invece, riesce a proteggere da ogni coinvolgimento di tipo emotivo.
Il Futurismo è un movimento di avanguardia, molto importante in questo secolo, perché si fonda sul rifiuto di tutto ciò che appartiene alla tradizione, cercando, invece, di trovare un linguaggio adeguato all’idea di progresso e modernità. Nel 1909, Marinetti pubblica su “Le Figaro” il Manifesto Futurista, in cui sancisce la nascita del movimento futurista che interessò diverse forme artistiche. Questo movimento tende verso l’azione, il progresso e la modernità con un netto rifiuto per tutto ciò che appartiene al passato. Anche a livello formale c’è novità e rottura con gli schemi della tradizione:
- assenza di metrica
- assenza di punteggiatura
- “parole in libertà”
- importanza dell’aspetto grafico della poesia
- suoni onomatopeici
Gli esponenti principali sono Marinetti, Palazzeschi, Soffici.
Il Decadentismo è un movimento artistico – letterario diffusosi tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento, che si pone in contrapposizione al Positivismo. Questa corrente è connessa alle tematiche come isolamento sociale, poca fiducia nella ragione, ansia, individualismo. Connessi ad essa, sono le correnti dell’Ermetismo e dell’Estetismo.
Autori e Opere: Pirandello, tra novelle e romanzi
Pirandello, in qualità di narratore si dedica alla produzione di romanzi e di novelle. I più significativi sono:
- “Il Fu Mattia Pascal”: il protagonista scompare e accetta un finto suicidio per ricostruirsi una vita, fallendo però, sul finale del romanzo, nel voler sopravvivere a se stesso.
- “Uno, nessuno, Centomila”: saggio – romanzo, in cui è costante il rapporto tra individualità e collettività. L’individuo vive un’esistenza fatta di convenzioni, ruoli imposti, doveri, giudizi e pregiudizi.
- “Novelle per un anno”: hanno il merito di rappresentare un mondo dominato dal caos e del male di vivere e offrono un concreto ritratto della società italiana del primo Novecento.
Il pensiero pirandelliano può essere riassunto così:
- concezione pessimistica della vita
- relativismo conoscitivo: non esiste un’unica verità, ma tante quante sono i punti di vista. Per questo motivo la realtà e la vita sono difficili da interpretare, la realtà è fatta di mille sfaccettature diverse; dato che la realtà è complessa è difficile anche comunicare e dunque capirsi (contro dunque i movimenti letterari precedenti, naturalismo e verismo, per i quali era possibile un’analisi e uno studio razionale della realtà).
- la maschera simbolo della condizione umana: la vita è una grande “pupazzata” nella quale ognuno recita la propria parte; quindi ognuno, per sopravvivere nella società indossa una maschera, alienandosi.
- la follia può essere a questo punto non una debolezza psicologica, ma un modo per liberarsi dalla società e per mettersi al riparo dal rovello della ragione, strappandosi via la maschera.
- crisi dell’uomo moderno: che ha visto crollare i valori della società borghese dell’800 (come la famiglia) e che oggi si percepisce ancora di più; non si trovano nuovi valori, non si ha fiducia nel progresso (Svevo e Pirandello).
Autori e Opere: Svevo, quando la psicanalisi entra nella letteratura
Italo Svevo, pseudonimo di Ettore Schmitz, è uno dei maggiori romanzieri di questo periodo. Ha fondato le sue opere sul presupposto che la letteratura sia un’analisi spietata e ironica della coscienza moderna. Narrare vuol dire trascrivere la casualità delle leggi del mondo e, grazie a ciò, è riuscito a cogliere l’ansia della vita quotidiana.
L’opera principale e di spicco è sicuramente “La Coscienza di Zeno”, in cui emerge in modo prepotente la figura dell’inetto, di quell’uomo che non sa assumere un atteggiamento decisivo in tutte le vicende della propria vita.
La struttura dell’opera è organizzata per nuclei tematici:
- Il fumo
- la morte del padre
- Il matrimonio
- La moglie e l’amante
- L’associazione commerciale
Presente e passato si sovrappongono nelle diverse sfumature della coscienza.
Il Novecento in poesia: Saba e Ungaretti
Saba e Ungaretti si rivelano rivoluzionari senza nemmeno saperlo. Saba si concentra soprattutto su:
- semplicità della parola
- musicalità del verso
- paesaggio reale e quotidiano
Il “Canzoniere” è l’opera che inaugura la sua stagione poetica.
Ungaretti, invece, risulta più evidente il confronto con la tradizione francese; tuttavia, la sua poesia coglie l’innocenza e la verità umana anche in circostanze tragiche come quelle dei conflitti mondiali.
Le opere più conosciute sono:
- “Porto sepolto”
- “Allegria”
- “Sentimento del tempo”
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali del Crepuscolarismo?
- Qual è l'importanza del Futurismo nel Novecento?
- Come si manifesta il pensiero di Pirandello nelle sue opere?
- In che modo Italo Svevo integra la psicanalisi nella sua letteratura?
- Quali sono le caratteristiche distintive della poesia di Saba e Ungaretti?
Il Crepuscolarismo si identifica come una tendenza letteraria che rappresenta il tramonto della tradizione poetica dell’Ottocento, caratterizzata da un malessere di vivere e un rifiuto della retorica e dell’estetismo, con uno sguardo distaccato e ironico.
Il Futurismo è un movimento di avanguardia che rifiuta la tradizione e cerca un linguaggio adeguato al progresso e alla modernità, introducendo novità formali come l'assenza di metrica e punteggiatura, e l'uso di "parole in libertà".
Il pensiero pirandelliano si manifesta attraverso una concezione pessimistica della vita, il relativismo conoscitivo, l'uso della maschera come simbolo della condizione umana, e la follia come mezzo di liberazione dalla società.
Italo Svevo integra la psicanalisi nella sua letteratura attraverso un'analisi spietata e ironica della coscienza moderna, come si vede ne "La Coscienza di Zeno", dove esplora l'ansia della vita quotidiana e la figura dell'inetto.
La poesia di Saba si distingue per la semplicità della parola e la musicalità del verso, mentre Ungaretti si confronta con la tradizione francese, cogliendo l'innocenza e la verità umana anche in circostanze tragiche.