Concetti Chiave
- L'ermetismo, inizialmente usato in senso dispregiativo, diventa un termine positivo per indicare una poesia intellettualistica e oscura.
- Gli ermetici vedono la poesia come un'esperienza interiore per esplorare verità spirituali, distaccandosi da impegni politici e storici.
- La poesia ermetica si caratterizza per forme sintetiche e allusive, utilizzando analogie, sinestesie e metafore per un pubblico ristretto.
- Il simbolismo, nato in Francia, rifiuta il Naturalismo e si concentra sul mistero della realtà attraverso un linguaggio ricco di analogie e musicalità.
- I simbolisti, nati dal Parnassianesimo, promuovono l'idea di "arte per arte", con la poesia che esiste per la sua bellezza intrinseca.
Indice
Origini e Critiche dell'Ermetismo
Il termine “Ermetismo” venne usato per la prima volta in senso dispregiativo dal critico Francesco Flora, il quale rimproverava agli autori contemporanei (Ungaretti, Montale e il giovane Quasimodo) di coltivare una poesia oscura e intellettualistica, tale da risultare quasi incomprensibile alla maggior parte dei lettori.
Caratteristiche della Poesia Ermetica
Tale espressione verrà in seguito ripresa con un’accezione positiva dai protagonisti di questa corrente.
Essi considerano la poesia un’esperienza interiore e privata, con cui scandagliare le profonde verità spirituali, nel tentativo di cogliere il senso ultimo dell’esistenza.
Ciò comporta da parte di essi un rifiuto all’impegno politico e a una sostanziale indifferenza per le vicende storiche contemporanee.
La poesia ermetica si esprime in forme sintetiche e allusive, che rinunciando a una comunicazione esplicita si rivolge a un pubblico ristretto. Per fare ciò ricorrono ad analogie, sinestesie e metafore.
Gli ermetici riprendono in un certo senso la poetica della “parola pura” di Ungaretti, concentrandosi su un unico termine, che viene isolato mediante l’uso di spazi grafici o l’abolizione degli articoli.
Il simbolismo
Il Simbolismo e la sua Influenza
Il simbolismo è un movimento poetico che nasce in Francia negli anni Settanta del 1800 che estende la sua influenza dalla letteratura a tutti gli altri campi artistici (pittura, musica, ecc).
Questo movimento, al contrario del Naturalismo che rappresentava la realtà sociale in modo oggettivo e impersonale, esprimeva il disagio dell’artista nei confronti della società borghese. I simbolisti rivolgono il loro interesse al mistero che si cela dietro la realtà, cercando di riprodurne l’essenza attraverso valori soggettivi, e utilizzando un linguaggio pieno di analogie e musicalità.
Evoluzione e Critica del Simbolismo
I simbolisti nacquero da una frattura della corrente del Parnassianesimo, il quale sostiene il ritorno a forme poetiche classiche caratterizzate da un rifiuto del soggettivismo romantico. A loro si deve la formulazione del principio dell’“arte per arte” cioè la poesia non deve avere uno scopo di utilità sociale o morale ma deve imporsi solo per la sua gratuita bellezza.
(In seguito i simbolisti vennero definiti dalla critica con decadenti, in modo negativo, e da qui nasce il decadentismo).
Uno dei primi simbolisti fu Charles Baudelaire al quale si ispirò Giovanni Pascoli, un altro autore simbolista.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del termine "Ermetismo" e come è stato inizialmente percepito?
- Quali sono le caratteristiche principali della poesia ermetica?
- Come si differenzia il Simbolismo dal Naturalismo e quale impatto ha avuto?
Il termine "Ermetismo" è stato usato per la prima volta in senso dispregiativo dal critico Francesco Flora, che criticava la poesia di autori come Ungaretti, Montale e Quasimodo per la sua oscurità e intellettualismo, rendendola quasi incomprensibile ai lettori.
La poesia ermetica è caratterizzata da un'esperienza interiore e privata, con un rifiuto dell'impegno politico e indifferenza per le vicende storiche. Si esprime in forme sintetiche e allusive, utilizzando analogie, sinestesie e metafore, e si concentra sulla "parola pura".
Il Simbolismo, nato in Francia negli anni Settanta del 1800, si differenzia dal Naturalismo per il suo rifiuto della rappresentazione oggettiva della realtà sociale. Esprime il disagio dell'artista verso la società borghese, cercando di riprodurre l'essenza della realtà attraverso valori soggettivi e un linguaggio ricco di analogie e musicalità.