Concetti Chiave
- Il romanzo "Gli occhiali d’oro" di Giorgio Bassani esplora l'isolamento del protagonista Athos Fadigati nella Ferrara fascista, e la sua tragica relazione con un giovane studente.
- Giorgio Bassani, nato a Bologna nel 1916, è stato un importante scrittore e intellettuale italiano, noto per la sua resistenza alle leggi razziali e il suo contributo alla letteratura e al cinema.
- Il film di Giuliano Montaldo, basato sul romanzo, ha vinto il premio David grazie alla colonna sonora di Ennio Morricone e racconta le storie intrecciate di Athos e Davide nel contesto delle ingiustizie fasciste.
- Tra le altre opere di Bassani, "Il giardino dei Finzi Contini" e "Cinque storie ferraresi" trattano temi di isolamento e crescita personale nel contesto storico del fascismo.
- Le opere di Bassani sono ambientate principalmente a Ferrara e riflettono le sue esperienze personali e la storia della comunità ebraica durante il regime fascista.

Indice
Il romanzo di Giorgio Bassani
L’epoca è quella dell’Italia fascista degli anni 30 a Ferrara, in Emilia-Romagna. Il protagonista è un medico, Athos Fadigati e gli occhiali oro sulla copertina del libro sono i suoi.
Durante una giornata qualunque, Athos incontra un giovane studente bellissimo e da quel momento tutto cambierà, come avviene sempre quando due amanti si incontrano. Athos è escluso da anni, da quando, ovviamente non confermandola, le persone altolocate intorno a lui lo isolano per la sua omosessualità. Lo studente capirà bene la situazione e ci giocherà fino alla fine: Athos, ammaliato come dalle sirene, si porrà da parte, isolandosi dal mondo che non lo accettava e dal quale non voleva essere ingabbiato. Il problema sorgerà quando il dottore si renderà conto, troppo tardi, della ancora lunga vita dello studente e, soprattutto, dei suoi piani. Scappando con tutti gli averi e il sapere donatogli dal dottore, il giovane abbandonerà Athos e l’amore che poteva offrirgli, lasciandolo in un inizio di depressione. Sulla cornice di questa ingiustizia c’è Davide, compagno di università di Eraldo che, essendo ebreo e conoscendo quindi alla perfezione l’isolamento, patirà e insieme appoggerà il dottore fino al suo suicidio.
La vita di Giorgio Bassani
Bassani nacque a Bologna nel 1916 da una famiglia ebraica di Ferrara (il libro sembrerebbe avere molto della sua vita). Si appassionò di musica ma soprattutto di letteratura, riuscì infatti a laurearsi presso l’Università di lettere di Bologna, nonostante le leggi razziali del 1938 iniziarono a impedire lo svolgimento delle lezioni per gli ebrei, ma lui apparteneva alla generazione precedente ai quali permisero, le leggi razziali, di finire gli studi e laurearsi a chi si fosse già iscritto. Per questo divenne insegnante nelle scuole pubbliche ebraiche, rischiando sovente e diventando un attivista politico. Nel 1943 venne rinchiuso e, una volta liberato, si rifugiò a Roma, iniziandosi alla vita intellettuale romana: Pasolini, Niccolò Gallo… Con i suoi primi scritti ebbe diversa fama, in particolare Cinque storie ferraresi vinse il Premio Strega. A fine anni 50 diventa direttore editoriale per la Feltrinelli, una fortuna per la casa editrice perché da quel momento usciranno molti capolavori e indimenticabili autori come Il Gattopardo, Fortini, Borges, Ford, Zivago… Importante il suo apporto cinematografico: fu sceneggiatore di Visconti. Le sue opere furono raccolte nella collana I Meridiani di Mondadori, egli morì nel 2000 e oggi si trova sepolto nella sua terra: Ferrare e nel suo cimitero: quello ebraico. Bologna invece, sua terra ospite, nominerà una via col suo nome in suo onore.
Il film di Giuliano Montaldo
Il libro ebbe molto successo, ma il film fece addirittura vincere il premio David ad Ennio Morricone per la sua magnifica colonna sonora. Siamo nel 1939 e il protagonista, Davide, è preda delle ingiustizie fasciste contro la sua comunità ebraica, mentre cerca di resistere alla sofferenza dell’amore non ricambiato da Nora. Intanto, Athos, prestigioso medico ferrarese, subisce un amore incondizionato ma non compreso, né dal destinatario né dalla comunità altolocata cui appartiene. Le due vite si incroceranno in un percorso di crescita, speranza e infine delusione e disperazione, fino al suicidio di Athos che, derubato nel suo animo e nei suoi averi, si lascerà vincere dall'atrocità della vita.
Altre opere di Giorgio Bassani
Si elencano di seguito altre opere di Giorgio Bassani:
- Il giardino dei Finzi Contini fu pubblicato nel 1962. Anche in questo caso l'ambiente è Ferrara negli anni del fascismo e i personaggi ruotano intorno alla tema dell'omosessualità e delle famiglie ebree. Due giovani ebrei si innamorano perdutamente, lei fa parte della famiglia Finzi Contini. Il problema nasce quando la famiglia si trasferisce in un'altra sinagoga, i due non si vedranno per parecchi anni. Finché il protagonista verrà ospitato di nuovo da Micol presso il suo gruppo di amicizie costituito dal fratello Alberto e l'amico operaio il Malnate. I giovani universitari trascorreranno bellissime giornate nel giardino dei Finzi Contini, un luogo intimo e curato, immerso nel verde. I due però sono di nuovo costretti a separarsi quando Micol decide di andare a Venezia. Così il protagonista e Malnate hanno l'opportunità di avvicinarsi e comprendere che esiste un altro mondo al di fuori del giardino, crudo, violento, difficile ma che li porterà alla consapevolezza, alla maturità e al cambiamento, sempre positivo nella vita adulta. Purtroppo, nelle ultime pochissime pagine del libro Bassani fa rientrare la condizione storica in cui ci si trova: il fascismo. Saranno tutti costretti alla guerra e all'isolamento.
- Cinque storie ferraresi invece è una raccolta di racconti di Giorgio Bassani. Il luogo è sempre Ferrara, ma le storie sono decisamente diverse e più complesse. Il primo titolato Lida Mantovani: una giovane che ha appena dato alla luce un bambino ma il marito l’abbandona. Dunque si trasferirà dalla madre e sarà in quel luogo che nascerà l’amicizia e poi l’amore con Oreste, il quale purtroppo morirà e lascerà di nuovo da sola Lida a vivere una difficile esistenza. Il secondo è La passeggiata prima di cena: anche in questo caso la scena, seppure domestica, è svolta a Ferrara e riguarda due giovani sposi, un medico e una ragazza di umile estrazione. Finirà tragicamente questa volta per ragioni ovviamente storiche e fasciste. Il terzo è Lapide in Via Mazzini: non è una scena domestica ma ambientata sempre a Ferrara dove Geo, deportato, fa ritorno. Viene raccontata il suo difficile rapporto con le origini, con gli abitanti e con la sua comunità. Il quarto è Gli anni di Clelia Totti: anche qui siamo di fronte a nomi inventati eppure di un realismo perfetto. L’amore del protagonista Lattes finisce presto per rivelarsi un inganno: lei non è colei che si era immaginato. Su uno sfondo sempre di isolamento e difficoltà interiori portate da quelle esterne, il ragazzo lascerà le sue origini e si trasferisce in America. Il quinto è il più famoso: Una notte del ’43. Un racconto che prese vita anche sullo schermo, ispirato alla storia vera: il 15 dicembre del 1943 vennero massacrate in Corso Roma undici persone, portate alla morte e lasciti i cadaveri sull’asfalto. Il giorno successivo la popolazione non avrà modo di avvicinarsi, verranno abbandonati lì e sorvegliati dai soldati come rappresentazione di vittoria e forza del fascismo.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del romanzo "Gli occhiali d'oro" di Giorgio Bassani?
- Quali sono stati alcuni dei contributi di Giorgio Bassani alla letteratura e alla cultura italiana?
- Come viene rappresentata la vita di Giorgio Bassani nel contesto storico del fascismo?
- Qual è l'importanza del film di Giuliano Montaldo basato sul romanzo di Bassani?
- Quali sono alcune delle altre opere significative di Giorgio Bassani?
Il romanzo si concentra sull'isolamento e l'emarginazione del protagonista, Athos Fadigati, un medico omosessuale nella Ferrara fascista degli anni '30, e il suo rapporto con un giovane studente che lo tradisce.
Giorgio Bassani è stato un importante scrittore e attivista politico, noto per opere come "Cinque storie ferraresi" e "Il giardino dei Finzi Contini". Ha anche contribuito al cinema come sceneggiatore e ha lavorato come direttore editoriale per Feltrinelli.
Bassani, nato in una famiglia ebraica, ha vissuto le restrizioni delle leggi razziali fasciste, ma è riuscito a laurearsi e diventare un insegnante e attivista politico. La sua esperienza personale si riflette nei suoi scritti, che spesso trattano temi di isolamento e ingiustizia.
Il film ha avuto un grande successo, vincendo il premio David per la colonna sonora di Ennio Morricone. Esplora le ingiustizie fasciste e le storie intrecciate di Athos e Davide, culminando nel suicidio di Athos.
Oltre a "Gli occhiali d'oro", Bassani ha scritto "Il giardino dei Finzi Contini" e "Cinque storie ferraresi", che esplorano temi di amore, isolamento e le difficoltà storiche del fascismo a Ferrara.