Concetti Chiave
- Il romanzo "Il giardino Finzi Contini" di Giorgio Bassani è un ricordo nostalgico della sua adolescenza a Ferrara, incentrato sulle famiglie ebree distrutte dalla storia.
- Micol Finzi-Contini è presentata come una giovane matura e sicura di sé, caratterizzata da una connessione speciale con l'io narrante Giorgio, timido e introverso.
- Il primo incontro tra Giorgio e Micol è un momento cruciale del romanzo, descritto con vividezza nonostante siano trascorsi trent'anni.
- La narrazione si distingue per un uso complesso dei tempi verbali, riflettendo un caos stilistico tra passato e presente.
- Micol, nonostante la sua sicurezza sociale, mostra un lato più vulnerabile e pudico in momenti chiave del racconto.
Il Giardino Finzi Contini e Ferrara
Uno dei capolavori dell’autore emiliano Giorgio Bassani è sicuramente il romanzo del 1962 “Il giardino Finzi Contini”, improntato essenzialmente sul ricordo da parte dell’autore stesso della sua adolescenza, trascorsa nella città di Ferrara a contatto con diverse famiglie di origine ebraiche, poi distrutte per il terribile destino a cui sono stati condannati. Una di queste famiglie sono i Finzi – Contini, a cui Bassani era particolarmente affezionato, in quanto amico del figlio Alberto e innamorato della figlia Micol, lei viene prestata al lettore come una giovane ragazza matura e tra lei e l’io narrante si nota immediatamente una connessione che viene dipinta come una simpatia che vede contrapposta l’intraprendenza di Micol con la timidezza di Giorgio. Uno dei passi fondamentali del romanzo è dunque il ricordo del loro primo incontro, che l’autore introduce affermando “Quanti anni sono passati da quel remoto giugno? Eppure, se chiudo gli occhi, Micol Finzi – Contini sta ancora là”. Sono dunque passati ormai trent’anni ma il ricordo appare in lui tanto vivido e fresco come se fosse accaduto da poco tempo, come in tutta l’opera si verifica però una sorta di sdoppiamento tra Bassani narratore che ricorda e Bassani protagonista del ricordo e questo implica un caos narrativo e stilistico che si nota ad esempio nella decisione dei tempi verbali, in quanto lo scrittore passa rapidamente dal presente utilizzato come tempo della memoria, al passato utilizzato come tempo storico.
Micol e la sua influenza
Micol viene descritta come una ragazza caparbia, dal carattere opposto rispetto a Giorgio e forse per questo lui ne rimane affascinato e questa sua sicurezza, opposta alla goffaggine del ragazzo, è probabilmente anche dettata dalla sicurezza sociale che ricopriva nella sua famiglia, i FInzi – Contini erano infatti una delle famiglie ebraiche più abbienti ed influenti. La sua sicurezza passa però in secondo piano lasciando spazio al pudore femminile in un episodio in particolare, ovvero quando esorta Giorgio a nascondere la bicicletta ma si rifiuta di seguirlo nel vano sotterraneo per aspettarlo invece fuori, come se si vergognasse di rimanere da sola con un ragazzo. Si allinea quindi a quello che è l’atteggiamento di Giorgio, decisamente introverso e pauroso, e vive con ansia i suoi sentimenti nei confronti di Micol, arrivando ad esempio a temere le possibili conseguenze di un fatidico bacio che avrebbe potuto dare alla ragazza.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del romanzo "Il giardino Finzi Contini"?
- Come viene descritta la relazione tra Micol e l'io narrante?
- In che modo Micol influenza Giorgio nel romanzo?
- Quali sono le sfide narrative e stilistiche presenti nel romanzo?
Il tema centrale del romanzo è il ricordo dell'adolescenza dell'autore Giorgio Bassani a Ferrara, in particolare il suo legame con la famiglia ebrea Finzi-Contini, distrutta dal destino tragico dell'epoca.
La relazione tra Micol e l'io narrante è caratterizzata da una connessione immediata, con l'intraprendenza di Micol che contrasta con la timidezza di Giorgio, creando una dinamica di attrazione e fascino.
Micol influenza Giorgio con la sua sicurezza e caparbietà, che affascinano il protagonista, ma mostra anche pudore femminile in situazioni intime, riflettendo la complessità del suo carattere.
Il romanzo presenta sfide narrative e stilistiche attraverso il sdoppiamento tra Bassani narratore e protagonista, con un uso complesso dei tempi verbali che alternano tra presente e passato.