Concetti Chiave
- I poeti crepuscolari reagiscono con malinconia e ironia ai modelli poetici dominanti, come D'Annunzio, Pascoli e Carducci, usando linguaggio semplice e situazioni quotidiane.
- Le opere crepuscolari, come "Desolazione del povero poeta sentimentale" di Corazzini, contestano il superuomo dannunziano con espressioni immediate e l'uso innovativo del verso libero.
- Il futurismo, iniziato da Marinetti nel 1909, è una corrente culturale rivoluzionaria che esalta dinamismo, violenza e tecnologia, rompendo le tradizioni letterarie e sociali.
- Il "Manifesto del futurismo" e il "Manifesto tecnico della letteratura futurista" propongono un linguaggio libero da sintassi e convenzioni, con l'obiettivo di scuotere e scandalizzare il pubblico.
- Opere futuriste come "Correzione di bozze + desideri in velocità" di Marinetti usano uno stile telegrafico e parole in libertà per descrivere impressioni di guerra e viaggio.
Indice
Malinconia e Sfiducia nella Poesia
Malinconia e sfiducia nella poesia.
Predilezione per situa umili e quotidiane, linguaggio dimesso per reagire ironicamente a D’A., Pascoli, Carducci.
Sergio Corazzini, Guido Gozzano, Marino Moretti, marginalmente Aldo Palazzeschi.
Desolazione del Poeta Sentimentale
Desolazione del povero poeta sentimentale – Sergio Corazzini:
- Tono di autocommiserazione, sentimentalismo;
- Contestazione del clima letterario in cui trionfa il tema dannunziano del superuomo;
- Espressione immediata e ingenua, come per rifiutare ogni tradizione letteraria e ripartire da zero;
- Novità: uso del verso libero lungo, forma tra verso e prosa.
La signorina Felicita – Guido Gozzano:
- Poemetto narrativo diviso in 8 capitoli;
- Nel giorno di Santa Felicita il poeta ricorda di aver conosciuto una signora con quel nome, durante una vacanza in una vecchia villa. Provò amore, sogno interrotto dalla sua partenza per un viaggio, dopo il quale non la rivide più, malgrado le promesse;
- Ambiente domestico e provinciale, storia d’amore sognata, elogio delle cose casalinghe, malinconico;
- Sogna una vita semplice, in campagna, lontano dalle complicazioni intellettuali, ma non ha davvero voglia di abbandonare il suo mondo borghese: sentimenti profondi sono banditi;
- Ha nostalgia di quel mondo e allo stesso tempo se ne sente estraneo;
- Vergogna di essere poeta: esplicito rifiuto dei miti carducciani, dannunziani, pascoliani.
Movimento culturale all’avanguardia = non si fermano davanti a nulla. Coinvolge musica, teatro, natura, politica.
Marinetti, 1909 a Parigi, pubblica il Manifesto del futurismo. Dall’Italia si propaga fino in Russia.
Vi aderiscono anche i crepuscolari.
Rompe la tradizione: sostengono un rinnovamento con un atteggiamento dinamico e vitalista, che includeva l’esaltazione della violenza e il disprezzo della donna. Industrie e macchine al centro della narrazione.
Abbraccia il nazionalismo, esalta la guerra come elemento per pulire il mondo.
Obiettivo: scandalizzare: presenta la realtà scomposta ed incita la violenza.
Basi per la poesia di U.: poche parole, no punteggiatura (prima non era pensabile), metafore ardite, si sostituisce la metrica con il verso libero.
Attira coloro che vogliono abbandonare il conformismo.
Manifesto del futurismo:
- Rappresenta i cambiamenti delle città;
- Guerra di Samotracia = culto del bello;
- Intento rivoluzionario, vogliono prendere il controllo = distruggere musei, ecc...
Manifesto Tecnico della Letteratura Futurista
Manifesto tecnico della letteratura futurista:
- Punti da attuare nella letteratura: non vogliono + tranquillità;
- Distruggere la sintassi; usare verbi all’infinito; abolire l’aggettivo; abolire l’avverbio;
- Propone la tecnica delle “parole in libertà”.
Correzione di bozze + desideri in velocità – Filippo Tommaso Marinetti:
- Ottobre 1912, guerra balcanica, Marinetti, entusiasta di ogni guerra, si reca al fronte al seguito dell’esercito bulgaro e scrive questa specie di corrispondenza di guerra con le parole in libertà s’ispira a un viaggio in treno verso la Sicilia, intrecciato all’entusiasmo per il futurismo;
- Annota le sue impressioni come su un taccuino, con uno stile telegrafico, che gli consente di scrivere sensazioni ed emozioni;
- tre filoni tematici:
- Ingenuo entusiasmo per il futurismo e per la propria poesia;
- Rumori del treno in corsa;
- Aspetti del paesaggio marino.
- Abolizione della sintassi; verbi all’infinito per rendere le impressioni in modo immediato; raffiche di aggettivi; uso di simboli matematici; onomatopee; parole deformate.
E lasciatemi divertire (canzonetta) – Aldo Palazzeschi:
- Dichiarazione di poetica scherzosa e provocatoria: idea della poesia come gioco: nello scherzo ci sono affermazioni cariche di consapevolezza storica: poeta alla fine di una tradizione;
- Nella nuova società di massa i poeti sentono di non avere + un ruolo sociale preciso al senso di spaesamento e inutilità, Palazzeschi reagisce affermando il diritto della poesia a esistere come pura gratuità;
- Testo composto di un dialogo tra interlocutori non nominati scene teatrali.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della poesia di Sergio Corazzini?
- Cosa rappresenta "La signorina Felicita" di Guido Gozzano?
- Quali sono gli obiettivi del Manifesto del futurismo?
- Quali tecniche letterarie propone il Manifesto tecnico della letteratura futurista?
- Come reagisce Aldo Palazzeschi al senso di spaesamento nella nuova società di massa?
La poesia di Sergio Corazzini è caratterizzata da un tono di autocommiserazione e sentimentalismo, contestando il clima letterario del superuomo dannunziano e utilizzando un'espressione immediata e ingenua.
"La signorina Felicita" è un poemetto narrativo che racconta una storia d'amore sognata in un ambiente domestico e provinciale, esprimendo nostalgia e un rifiuto dei miti letterari tradizionali.
Il Manifesto del futurismo mira a scandalizzare e rinnovare la tradizione letteraria, esaltando la violenza, il dinamismo, e il disprezzo per la donna, con un focus su industrie e macchine.
Il Manifesto tecnico della letteratura futurista propone di distruggere la sintassi, usare verbi all'infinito, abolire aggettivi e avverbi, e adottare la tecnica delle "parole in libertà".
Aldo Palazzeschi reagisce al senso di spaesamento affermando il diritto della poesia a esistere come pura gratuità, attraverso una poetica scherzosa e provocatoria.