Concetti Chiave
- Italo Calvino, nato a Cuba nel 1923, è cresciuto in Italia, influenzato da genitori anticonformisti che lo spingono verso il libero pensiero e gli interessi scientifici.
- Dopo aver vissuto l'esperienza partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale, Calvino si dedica alla letteratura, pubblicando il suo primo romanzo "I sentieri dei nidi di ragno" nel 1947.
- Calvino esplora il genere fantastico attraverso opere come "Il visconte dimezzato", "Il barone rampante" e "Il cavaliere inesistente", creando storie che sfidano la realtà e spingono il lettore a immergersi in mondi immaginari.
- La critica moderna definisce Calvino lo "scrittore del labirinto", un tema che rappresenta il disorientamento umano e la complessità della vita contemporanea, esplorato attraverso la sua narrativa.
- Le opere di Calvino sono caratterizzate da leggerezza, rapidità, esattezza e vivacità, elementi che rendono il suo stile unico e accessibile, affrontando temi universali con profondità e originalità.
Indice
- Infanzia e formazione di Calvino
- Inizio della carriera letteraria
- Il distacco dal partito comunista
- Il genere fantastico di Calvino
- Opere principali e temi ricorrenti
- Sperimentazione e critica sociale
- Le cosmo comiche e la genesi
- Ritorno in Italia e ultime opere
- Il labirinto come metafora
- Stile e caratteristiche narrative
- Sentiero dei nidi di ragno
- Visconte dimezzato e dualità
- Cavaliere inesistente e onore
- Barone rampante e natura
- Marco Valdo e critica sociale
- Le cosmiche e teorie scientifiche
- T con zero e didattica
- Metanarrativa e riflessione letteraria
- Saggistica e ricerca del senso
- Città invisibili e immaginazione
Infanzia e formazione di Calvino
Italo Calvino è nato a Santiago de Las Vegas nell'anno 1923.
Siamo a Cuba dove i genitori, che erano di origine italiana, dirigevano una stazione sperimentale di agricoltura; una coltivazione che stava utilizzando delle tecniche sperimentale.
Due anni dopo la sua nascita la famiglia ritorna a San Remo e passa la sua adolescenza in Italia.
I suoi genitori anticonformisti lo spingono sempre al libero pensiero e prediligono gli interessi scientifici.
Per seguire le norme della famiglia, nonostante fin da ragazzo avesse interesse letterali, si inscrive alla facoltà di agraria. Nel frattempo continua a auto istruirsi in letteratura e filosofia. Nel 1944 quando ha poco più di 20 anni si unisce ai partigiani sulle pre Alpi. La sua partecipazione alla resistenza partigiana sarà la basa da cui trarrà spunto ed esperienze.
Inizio della carriera letteraria
Alla conclusione della seconda guerra mondiale decide che la strada è quella della letteratura e si scrive a lettere. Si esercita con alcuni racconti e nel ‘47 pubblica “I sentieri dei nidi di ragno”.
Questo cattura l’attenzione del pubblico e riscuote un buon successo. La casa editrice Einaudi lo assume come redattore.
Il distacco dal partito comunista
Le sue riflessioni lo portano ad aderire al partito comunista e nel 1956 quando il partito sostiene l’invasione russa in Ungheria Calvino si stacca dal partito.
Il genere fantastico di Calvino
Se il sentiero dei nidi di ragno è un romanzo di formazione e realistico i successivi appartengono ad un filone a cui Calvino si dedica, il genere fantastico che comprende fantasy ma anche horror e che tratta avvenimenti con personaggi o eventi al di fuori della realtà. Il fantastico di Calvino non prevede spiegazioni ma spinge il lettore a non chiedersi nemmeno come siano accaduti i fatti.
Opere principali e temi ricorrenti
La teologia degli antenati comprende 3 opere:
- “Visconte dimezzato”. Racconta la storia di un visconte che durante una battaglia viene colpito da una palla di battaglia e viene diviso una metà ma viene ricucito e queste dure parti non sanno che vivono è una parte e buona e una cattiva. I due personaggi creeranno guaì fino a quando non si incontreranno.
- “Barone rampante”. Ragazzino durante una cena litiga con suo padre perché non ha quello che ha nel piatto e va sul albero e dice che non scenderà se gli darà ordigni e non scenderà mai più .
- “Cavaliere resistente”.
Sperimentazione e critica sociale
Nel 1957 si dedica a un altro tipo di lavoro con la speculazione edilizia, il tema fondamentale e quella del titolo, cioè la costruzione folle di abitazione non sicure e non adatte alla vita umana nel periodo della ricostruzione post bellica. Sempre nello stesso periodo pubblica “la giornata di uno scrutatore”. Lo scrutatore è quella persona che scrutina le schede letterali e in questo caso lo fa in un manicomio. C’è il contatto e la riflessione sul rapporto tra sanità e insanita mentale dagli occhi dello scrutatore.
Le cosmo comiche e la genesi
Negli anni ‘60 abbiamo le cosmo comiche che sono racconti strani. Sono personaggi, teorie e esseri scientifici che parlano e raccontano del bing bang e parlano nel nulla assoluto. Sono racconti che presentano in forma fantastica la genesi dell’universo.
Nel ‘64 si sposa con una traduttrice Argentina e nel ‘67 si trasferiscono a Parigi; nel frattempo hanno avuto una figlia. A Parigi entra in contatto con intellettuali europei e sviluppa interesse per la
Ritorno in Italia e ultime opere
Nel ‘80 ritorna in Italia e va a vivere a Roma, la sua fama é ormai altissima tanto che viene chiamato a tenere conferenze in diverse parti del mondo. In questo periodo stava scrivendo la sua ultima opera che viene intitolata “Il ciclo delle elezioni americane”; elezioni che avrebbe dovuto tenere in America ma muore a causa di un ictus nel 1985 a Siena.
Il labirinto come metafora
La critica moderna ha chiamato Calvino lo scrittore del labirinto.
Il labirinto sta a significare la vita e l’umanità che forse può riprendere l’idea che non ci sia un percorso per l’umanità ma una serie di svolte che non ci portano da nessuna parte.
Il labirinto è la vita dell’uomo che non prevede l’uscita ed è il simbolo giusto dell’età a lui contemporanea. È il disorientamento dell’uomo nel ‘20 secolo ma è anche un recupero classico di un tema che viene dalla letteratura geco Latina e quindi c’è sempre stato nell’uomo.
L’uomo sfida il labirinto o si arrende a esso e accetta la causticità della vita come unica forma che esiste e non cerca di trovare un motivo. L‘unico filo a districarsi nel labirinto è la parola e la scrittura.
Nelle sue opere vi sono due vettori:
- Sfida al labirinto
- Resa al labirinto
Stile e caratteristiche narrative
I caratteri dello stile di Calvino sono:
- La leggerezza: uno stile che deve essere leggero e comprensibile.
- La rapidità: i romanzi e i racconti sono brevi e veloci
- L’esattezza: il linguaggio preciso poco metaforico è più letterale
- La viabilità: le immagini e lo scrittore devono essere vivi.
Sentiero dei nidi di ragno
1. “Sentiero dei nidi di ragno”. È un romanzo generato dalla sua esperienza come partigiano.
Viene raccontato da un bambino, orfano della madre, di nome PINN che vede il mondo con occhi innocenti.
Il fatto che lui non sapeva veramente cos'era la guerra quando si è unito ai partigiani.
Il bambino vive con la sorella che si prostituisce e incontra successivamente una banda di partigiani che lo prende con sé.
Lui non sa quale sia l’ideale partigiano ma gli piace l’idea di vivere nei boschi. Parteciperà alla lotta partigiana senza quasi rendersi conto di quello che fa e si troverà davanti a tantissime vicende.
Causerà la morte della sorella (giaceva con un soldato tedesco a cui pinn ruba la pistola). Quando i partigiani gli chiedono dove l’ha presa lui dice di averla presa dal marito della sorella che per questi viene uccisa.
Il nome del romanzo rappresenta un luogo del bosco dove veniva nascosta la pistola.
Lui alla fine rimarrà con loro senza sapere che avevano ucciso la sorella e senza sapore cosa facevano.
Può essere un romanzo di formazione ma Pinn rimane smarrito e non comprende le dinamiche attorno a lui e viene deluso da tutti.
Con quest'opera calvino ci dà la sua idea di guerra:
- Non esiste una parte buona e una cattiva, chi combatte una guerra non può rimanere buono.
Dopo quest’opera passa allo stile fantastico che rappresenta un modo per fuggire ,anche per entrare ancora di più nel labirinto.
Visconte dimezzato e dualità
2. “Visconte dimezzato”. È un romanzo raccontato dal nipote (personaggio secondario).
Il visconte viene colpito in guerra e spezzato in due. Le parti vengono poi ricucite:
- La parte cattiva gira il mondo e uccide tutti.
- La parte buona non si rende conto che comunque uccide delle persone tentando di salvare alcune persone. Alla fine non riesce a salvare nessuno e a fare qualcosa di buono.
Vi sono due parti che devono essere armonizzate ed equilibrate tra loro.
Cavaliere inesistente e onore
3. “Cavaliere inesistente”. È un romanzo ispirato alle opere della letteratura cavalleresca dov’è fondamentale il tema del labirinto.
Parla di Agilulfo, un cavaliere che adempiva ai suoi doveri.
Nella prima scena c'è una rassegna delle milizie davanti a Carlo Magno, lui parla con l’elmo sopra perché in realtà non ha una faccia.
Agilulfo è aiutato dal suo scudiero che è il suo opposto. Nel Romanzo vi è Bradamante che è innamorata di lui ma non esiste. Per una serie di eventi lui viene accusato di aver disonorato il proprio titolo di cavaliere perché salva una fanciulla da alcune violenza ma lei era una poveraccia e non una nobildonna.
Cessa di adeguarsi al codice di onore cavalleresco e per questo perde l’onore e allora cessa di esistere e lascia la sua armatura.
Lui esiste in virtù dei suoi ideali.
Barone rampante e natura
4. “Barone rampante”. È il più veloce dei romanzi e difficile perché affronta eventi storici. Partiamo da un’ideale che viene portato all’estremo.
Vi è un ragazzino che non vuole mangiare quello che c’è per cena, e quindi si parte da un capriccio.
Sale su un albero da cui vede le cose da un’altra prospettiva. Inizia a vivere a contatto con la natura con pochissimo e riesce a trovare una serenità ed equilibrio che nessuno ha nelle opere di Calvino.
Questo personaggio avrà una grande influenza sulla storia.
L’opera è raccontata dal fratello del Barone di nome Biagio che scrive le sue avventure per raccontarle ai posteri. Il tema è l’ambiente e l’uomo che stabilisce un’armonia con esso.
Marco Valdo e critica sociale
5. “Marco Valdo”. Raccolta che comprende racconti di tipo realistico e quasi comici che prendono il nome dal titolo. Sono 16 racconti e fanno parte della raccolta: “Favole moderne” che sono rivolte ai giovani.
Marco Valdo è un manovale, si pensa abiti a Torino e guarda la città dal punto di vista di un cittadino incapace di comprendere civiltà di massa. Lui cerca nella civiltà di massa i segni della natura.
Nei racconti lui cerca di vivere la noia, sente nella sua vita questa noia dovuta al lavoro monotono e alle giornate sempre uguali.
Cerca piccoli momenti semplici di fuga e questi momenti non finiscono mai bene e viene deluso o finisce in un pasticcio.
È la raccolta che esprime il disappunto e la critica di Calvino verso l’industrializzazione, città di massa, consumismo e verso la città stessa. Le città a Calvino non piacciono.
Le cosmiche e teorie scientifiche
6. “Le cosmiche”. È un’altra sperimentazione composta da 12 racconti che racconta di teorie sulla genesi del cosmo.
Il narratore è “Qfwfq” un essere dal nome speculare e impronunciabile. É un osservatore sin dall’alba dei tempi. Attraverso dialoghi con gli altri personaggi spiega in maniera facile e divertente le teorie ad un pubblico che potrebbero comprendere anche i bambini.
T con zero e didattica
7. “T con zero”. In questo romanzo torna io narratore. Anche qui ci sono teorie scientifiche in una forma didattica, insegna divertendo e sperimentando.
Metanarrativa e riflessione letteraria
8. Da una svolta alla sua opera tramite le opere “Metanarrative”. Qui viene raffigurata la letteratura che parla di sé stessa.
“Castello dei destini incrociati”. Quest’opera prende spunto dallo strutturalismo e dalle teorie di Vladimir Propp. Calvino crede che vi siano delle funzioni di base in tutte le storie.
Racconta di personaggi che entrano nel castello e perdono la voce ma devono riuscire a raccontare la loro storia per uscire da lì.
Hanno a disposizione solo un mazzo di tarocchi che distribuiscono sul tavolo in silenzio per raccontare la loro storia. A seconda della posizione e della durata con cui permangono sul tavolo raccontiamo storie particolari e diverse.
“Se una d’inverno un viaggiatore”. É un romanzo sul leggere i romanzi. I personaggi sono un lettore e una lettrice che leggono volumi mancanti e incompleti di cui cercano di trovare la fine e quindi vivono molte avventure.
La loro ricerca di una fine li fa riflettere sui modi in cui si può leggere, è un saggio sulla lettura e anche una risposta ad un argomento dibattuto dalla critica letteraria ossia la morte del Romanzo. Si pensava non riuscisse più a trasmettere le storie da descrivere la società.
Secondo Calvino in parte è vero, crede nell’impossibilità di concludere un romanzo che descriva veramente la società ma l’incapacità di concludere diventa il tema di un romanzo concluso. Tutto ciò rappresenta l’incapacità della società di portare a termine le cose.
Saggistica e ricerca del senso
9. “Saggistica". Questo romanzo rappresenta l’ultima parte della sua raccolta letteraria.
Raccolta “Palomar”. È divisa in 3 storie.
Il tema è la ricerca di un senso e una spiegazione del mondo.
Il personaggio prende il nome da un osservatorio perché osserva e cerca di capire la realtà ma non riesce mai a razionalizzare veramente.
Città invisibili e immaginazione
10. “Città invisibili”. È un’opera particolare che racconta di città inventate invisibili perché sono solo immaginate e frutto della fantasia dell'autore che cerca di immaginare una città migliore di quella in cui vive.
Sono città fatte di memoria, desiderio, elementi non materiali e vengono descritte da Marco Polo e Kublai Khan. Qui riprendiamo i due personaggi a cui opponiamo una descrizione irreale e fantasiosa.
Abbiamo una creazione di città invisibili che Marco Polo presenta a kublai khan per dargli speranza. Alcune città sono utopistiche, altre negative, altre sono un esempio positivo.
Domande da interrogazione
- Dove è nato Italo Calvino?
- Quali sono i genitori di Italo Calvino?
- In quale facoltà si è iscritto Italo Calvino nonostante il suo interesse per la letteratura?
- Qual è il tema principale delle opere di Calvino?
- Qual è l'opera più famosa di Italo Calvino?
Italo Calvino è nato a Santiago de Las Vegas.
I genitori di Italo Calvino erano di origine italiana.
Italo Calvino si è iscritto alla facoltà di agraria.
Il tema principale delle opere di Calvino è il labirinto e la ricerca di un senso nella vita.
L'opera più famosa di Italo Calvino è "Le città invisibili".