Concetti Chiave
- Italo Calvino's literary work is divided into two main periods: the first from 1945 to 1964, characterized by a transition from neorealism to allegorical fantasy, and the second from 1964 to 1985, marked by postmodernist influences and an interest in science.
- His early works include "Il sentiero dei nidi di ragno," which blends realism with fantasy, and "I nostri antenati," a trilogy exploring human conditions through bizarre characters.
- In the second period, Calvino's works like "Le Cosmicomiche" and "Le città invisibili" explore themes of cosmic evolution and narrative structure, often employing a humorous and allegorical style.
- "Se una notte d'inverno un viaggiatore" is a notable example of combinatory narrative and metafiction, where the structure and essence of storytelling are questioned through an intricate plot involving the Reader as a protagonist.
- Calvino's narrative techniques often involve a blend of philosophical discourse, allegorical tales, and experimental structures, reflecting his engagement with literary and scientific themes.

Indice
Italo Calvino: brevi cenni biografici e produzione letteraria in generale
Italo Calvino nasce il 15 ottobre del 1923 a Santiago de Las Vegas.
Cresce nella città di Sanremo e la famiglia è costituita da genitori da editi, soprattutto al campo delle scienze. Si laurea in lettere con una tesi su Conrad e partecipa alla resistenza militando nel PCI. Muore a Siena il 19 settembre del 1985.
Italo Calvino è un autore che rappresenta nel complesso il secondo 900 con una personalità e delle opere che riflettono spesso atteggiamenti bivalenti:
- Da un lato riflette gli atteggiamenti tipici del periodo tra il 1945 e il 1985
- Dall'altro evidenzia un atteggiamento razionalista tendente all'ironia, all'interesse per le scienze e una particolare cura allo stile
La produzione letteraria si articola in due periodi:
- Primo periodo tra il 1945 e il 1964 = Si assiste ad una progressiva trasformazione dell'autore, che passa da una prima fase neorealistica che coincide il periodo della guerra del dopoguerra, ha una fase di ricerca aperta nella direzione del fantastico allegorico. Durante questo periodo frequenta un gruppo di intellettuali che collabora con la casa editrice Einaudi e con il Politecnico. Insieme a Vittorini, dà vita alla rivista il Menabò.
- Secondo periodo tra il 1964 e il 1985 = È un anno di svolta che corrisponde al matrimonio, all'abbandono di Torino e al trasferimento a Parigi. È un periodo contrassegnato dal vivo interesse per le scienze e dalla prevalenza di tendenze di tipo postmodernista. Dopo il matrimonio si trasferisce a Parigi, dove rimane fino agli anni 80 ed è una città in cui entrerà in contatto con il laboratorio di letteratura potenziale Oulipo e con Queneau. Iniziò a occuparsi di semiotica e narratologia.
Opere del primo periodo: 1945 – 1964
Sono molte le opere di questo periodo:
- il sentiero dei nidi di ragno
- Ultimo viene il Corvo = all’interno ci sono diversi filoni narrativi, come il riferimento diretto alla Resistenza, le storie di personaggi semplici, cenni autobiografici che danno la maggiore ispirazione.
- I nostri antenati = Trilogia composta dal Barone Rampante, il Visconte Dimezzato, il Cavaliere Inesistente.
- La speculazione edilizia
- L'entrata in guerra
- La nuvola di smog
- La giornata di uno scrutatore= Il protagonista, Amerigo Ormea, è lo scrutatore di un seggio elettorale a Cottolengo. Egli viene indotto a riflettere sulla debolezza della ragione e della civiltà rispetto alla natura. È un libro di crisi.
- Marcovaldo, ovvero le stagioni delle città
“Il sentiero dei nidi di ragno” è un romanzo neorealistico del 1947, che unisce aspetti fantastici e realistici. L’autore non vuole dare rilevanza alla propaganda ideologica o alla documentazione di fatti, ma portare sulla scena la figura del partigiano. Il racconto è ambientato a Sanremo, un luogo in cui la lotta partigiana è molto accesa e il protagonista è Pin, un giovane genovese di 10 anni, che vive la propria vita come un’avventura. L’opera presenta un’iniziazione alla vita come percorso per arrivare alla spiegazione di tutte le cose del mondo con un andamento che oscilla tra il meraviglioso, il fiabesco e il realismo.
“I nostri antenati” è stato pubblicato in tre anni diversi il 1957, il 1952 e il 1959. È un insieme di romanzi storico – fantastici, uniti in un’unica raccolta in un momento successivo. Vengono descritte delle creature bizzarre e ideali che rappresentano aspetti della condizione umana.
Negli Anni Cinquanta la produzione subisce un leggero cambiamento, visto che l’autore tende ad avvicinarsi ad un maggiore sperimentalismo, tanto che gli elementi costitutivi del romanzo subiscono una divisione:
- da una parte, il nucleo fantastico - allegorico;
- dall’altra, il nucleo sociale con una particolare attenzione alla realtà e alla storia

Opere del secondo periodo: 1964 -1985
Sono molte le opere di questo periodo:
- Le Cosmicomiche
- Ti con Zero = Il cosmo inizia a presentarsi come una combinazione di elementi possibili. La scienza ha solo il compito di mettere in campo problemi, ma non quello di dare certezze.
- Castello dei destini incrociati = La narrazione è affidata alla combinazione dei risultati possibili dati da un mazzo di tarocchi. Un gruppo di viaggiatori arriva ad un castello e, vista la perdita della parola, affidano le proprie storie a delle carte. Il problema è la possibilità di abbinare le carte in infiniti modi, che possono quindi condurre a infiniti risultati. Non esiste una verità universale nel racconto, ma una sovrapposizione continua di storie che si mescolano e confondono.
- Le città invisibili
- Se una notte d’inverno un viaggiatore…
- Palomar
- Sotto il sole del giaguaro
“Le Cosmicomiche” vengono pubblicate nel 1965 e sono una serie di racconti che oscillano tra il genere della fantascienza umoristica e il genere fantastico. Sono storie umoristiche legate all’universo, all’evoluzione del tempo e dello spazio. Sono state tradotte in molte lingue e sono racconti preceduti da un paratesto in corsivo che fornisce elementi scientifici al lettore. Il racconto vero e proprio, però, è in forma di monologo. Sono in tutto 12 racconti.
“Le città invisibili”, invece, sono un romanzo del 1972, inquadrabile nella narrativa combinatoria, che unisce il racconto filosofico, la favola allegorica, il trattato e il romanzo. La cornice in corsivo, riporta un dialogo, seguito poi dalla narrazione con la descrizione di 55 città, designate con nomi di donna. Le città sono suddivise in tematiche, conferendo al libro una struttura aperta. L’ispirazione principale è il “Milione” di Marco Polo.
“Se una notte d’inverno un viaggiatore…” è stato pubblicato nel 1979 ed è considerato un altro esempio di narrativa combinatoria, inquadrabile come metaromanzo, ossia un racconto che mette in discussione la struttura e i caratteri della narrazione. È composto da 11 brani, dieci dei quali sono inclusi in una cornice ed è costituita da un incipit. La fine ha una vena ironica, seppure sia presente il lieto fine. Protagonista del romanzo è il Lettore, che in una libreria acquista l’ultimo romanzo di Calvino e comincia a leggerlo. Non riuscendo - a causa di un errore di impaginazione - a leggere la continuazione, decide di recarsi in libreria per farsi sostituire il libro. Qui incontra Ludmilla, anch’essa in procinto di farsi sostituire il libro difettato. La storia dei due protagonisti continua ad intrecciarsi fino a che scoppia l’amore tra i due, che sfocierà alla fine del libro in un matrimonio, dopo che essi si arrendono all’idea dell’impossibilità di decifrare la trama del libro.La narrativa combinatoria consente al racconto di essere l’oggetto di se stesso, introducendo il lettore in un percorso formato da una successione di scatole cinesi.
Per ulteriori approfondimenti su Italo Calvino, vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Chi era Italo Calvino e quale fu il suo contributo alla letteratura italiana?
- Quali sono le caratteristiche principali delle opere del primo periodo di Calvino (1945-1964)?
- Come si caratterizza il secondo periodo della produzione di Calvino (1964-1985)?
- Quali sono le tematiche principali de "Le Cosmicomiche" e "Le città invisibili"?
- In che modo "Se una notte d'inverno un viaggiatore…" rappresenta la narrativa combinatoria di Calvino?
Italo Calvino, nato il 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas e morto il 19 settembre 1985 a Siena, è stato un autore di spicco del secondo Novecento italiano. La sua produzione letteraria riflette atteggiamenti bivalenti, combinando elementi razionalisti e ironici con un interesse per le scienze e una cura particolare per lo stile.
Le opere del primo periodo di Calvino mostrano una trasformazione dall'iniziale fase neorealistica verso una ricerca nel fantastico allegorico. Durante questo periodo, Calvino collabora con intellettuali e partecipa alla creazione della rivista "il Menabò". Opere come "Il sentiero dei nidi di ragno" e "I nostri antenati" riflettono questa evoluzione.
Il secondo periodo di Calvino è segnato da un interesse per le scienze e tendenze postmoderniste. Dopo il trasferimento a Parigi, Calvino entra in contatto con il gruppo Oulipo e si dedica a temi di semiotica e narratologia. Opere come "Le Cosmicomiche" e "Le città invisibili" esplorano la narrativa combinatoria e il rapporto tra scienza e letteratura.
"Le Cosmicomiche" sono racconti che oscillano tra fantascienza umoristica e genere fantastico, esplorando l'universo e l'evoluzione del tempo e dello spazio. "Le città invisibili" è un romanzo che unisce racconto filosofico, favola allegorica e trattato, descrivendo 55 città immaginarie e riflettendo sulla condizione umana.
"Se una notte d'inverno un viaggiatore…" è un metaromanzo che mette in discussione la struttura narrativa. Composto da 11 brani, il romanzo coinvolge il Lettore in un percorso di scatole cinesi, esplorando l'impossibilità di decifrare completamente una trama e culminando in una storia d'amore tra i protagonisti.