Concetti Chiave
- Il termine "avanguardia" è utilizzato in ambito letterario per descrivere movimenti artistico-culturali che, tra il 1900 e il 1920, riflettono i cambiamenti tecnologici e sociali dell'epoca.
- I Crepuscolari e i Futuristi, pur con stili diversi, condividono una critica alla borghesia, vista come ostacolo al progresso e al cambiamento sociale.
- Guido Gozzano è un esponente di spicco del movimento Crepuscolare, noto per il suo uso di linguaggio semplice e quotidiano, con una sintassi prosastica vicina alla prosa narrativa.
- Ne "I Colloqui", Gozzano esplora temi autobiografici e provinciali con ironia, rifiutando l'estetismo dannunziano e aspirando a una vita più semplice e genuina.
- "La signora Felicita ovvero la felicità" è un poemetto che critica la mediocrità della vita di provincia attraverso una trama semplice e l'uso di figure retoriche come il chiasmo.
Indice
Significato e Origini del Termine Avanguardia
Il termine “avanguardia” significa “guardare avanti”. Le avanguardie sono i reparti di un esercito che vanno in esplorazione, sono quindi proiettati in avanti. Ad esempio, in epoca antica i Romani, prima di conquistare un territorio ed attaccare i nemici, mandavano reparti in perlustrazione per accertarsi della conformazione del territorio che non conoscevano.
Evoluzione delle Avanguardie nel Novecento
Il termine “avanguardia” è passato dal linguaggio militaresco alla letteratura dove indica, all’inizio del Novecento e fino agli anni ‘20 circa, vari movimenti artistico-culturali che nacquero in Europa.
Caratteristiche delle Avanguardie Letterarie
La avanguardie, prima che in letteratura, si caratterizzano perché descrivono gli aspetti positivi della società che sta cambiando e che, nel giro di circa 15 anni agli inizi del Novecento, subì profonde trasformazioni prima impensabili (es. nei trasporti e nelle comunicazioni viene introdotta l’automobile, come mezzo di trasporto e la gente, da questo momento in poi, è facilitata a muoversi; infatti, solo pochi anni prima le persone spesso non riuscivano a spostarsi agevolmente ed erano costrette a rimanere sempre nei soliti posti). La società diventa più moderna; viene introdotta la luce elettrica nelle case; si diffonde l’uso del telefono nelle famiglie benestanti e migliorano le condizioni di vita.
Correnti Letterarie: Crepuscolari e Futuristi
Tra le correnti letterarie più importanti ricordiamo:
1. Crepuscolari. La poesia crepuscolare nasce e si sviluppa nei primi anni del Novecento (1905-1915) e trova l'origine del proprio nome nella parola “crepuscolo" (= tramonto, fine della giornata) per indicare un periodo che finisce dopo la grande stagione letteraria e poetica di D'Annunzio. La poesia crepuscolare è malinconica; il poeta si chiude in se stesso e nel proprio silenzio personale, rifiuta l’estetismo poetico dannunziano. Il tono delle poesie è dimesso e umile. I poeti crepuscolari avvertono la crisi morale e negano i miti del progresso e dello sviluppo, usando un lessico semplice e minimale ed il verso libero.
2. Futuristi. La parola “futurismo” indica il “divenire”. Infatti, indica il rifiuto del passato e della tradizione, perché i poeti futuristi vogliono cambiare il mondo e vogliono dire basta ad una cultura ormai superata e vecchia; esaltano un’arte nuova e nuovi simboli, come la velocità e la potenza della macchina, le nuove tecnologie e una nuova forma di cultura rispetto a quella antica.
Sia futuristi che crepuscolari sono accomunati da un sentimento di repulsione e rifiuto verso la borghesia, che essi ritengono il male della società, perché è una classe sociale che non accetta il cambiamento. I borghesi infatti, per conservare i loro privilegi e il loro status quo (= la situazione così com’è), non sono amanti del cambiamento e tendono a difendere i loro interessi economici e il loro prestigio sociale, anche a danno dei ceti sociali inferiori.
Guido Gozzano - La vita, I Colloqui e La signora Felicita
La vita
Era nato a Torino nel 1883 e aveva frequentato il liceo e poi si era iscritto alla facoltà di giurisprudenza senza laurearsi. Visse nelle Langhe in Piemonte, dove aveva una seconda casa. Qui si trovava bene, ma gli mancava la vivacità culturale della sua città d’origine. Contrasse la tubercolosi e per questo motivo gli fu consigliato di cambiare aria e Paese. Pertanto si trasferì in India. Morì giovane nel 1916, aveva 32 anni.
L’opera
Stile e Temi di Gozzano
Gozzano è il massimo esponente del movimento dei Crepuscolari. Lo stile dei crepuscolari si caratterizza per
1. uso di parole comuni, quotidiane e vicine al parlato;
2. sintassi lineare e prosastica (stile prosastico, cioè uno stile di composizione di poesie che si avvicina molto ai racconti in prosa);
3. temi legati alla quotidianità e alle situazioni familiari;
4. uso raro di termini più ricercati e di parole straniere di intonazione dannunziana.
L’opera più famosa di Gozzano si intitola I Colloqui, una raccolta di poesie con un verso lungo (prosastico), simile più che una poesia ad un racconto o a una novella.
1. il linguaggio è corretto ma semplice;
2. i temi sono autobiografici, ricordi dell’infanzia, vita di provincia;
3. uso sottile dell’ironia per raccontare situazioni di vita reali (per esempio la vita di provincia nei paesi delle Langhe);
4. rifiuto dello stile dannunziano troppo raffinato, ricercato e colto, tipico della tradizione letteraria;
5. rifiuto del mito del superuomo dannunziano;
6. aspirazione a vivere la vita in provincia, che appare all’autore meno ammalata di egoismo rispetto a quella cittadina.
All’interno della raccolta I Colloqui, Gozzano inserisce un poemetto, scritto nel 1909, che si intitola “La signora Felicita ovvero la felicità”, tipico esempio di una poesia dal verso prosastico, perché è simile ad un racconto.
Trama
Trama e Temi de 'La signora Felicita'
La poesia, che presenta una trama simile ad una novella, racconta la storia di un avvocato di città che trascorre un periodo di riposo in campagna in Piemonte e incontra Felicita. Così decide di trasferirsi là. Felicita non è una bella ragazza e non è neppure colta, però gli piace. Il notaio del paese è geloso, perché vorrebbe sposare la ragazza. Allora, l’avvocato si decide di partire per paesi esotici, lasciando libero il campo al suo rivale e la giovane al suo destino.
I temi de “La signora Felicita ovvero la felicità” sono:
1. la mediocrità della vita di provincia, con il suo cattivo gusto ottocentesco, vita che secondo Gozzano non è proprio così negativa. Felicita è bruttina, è nubile, vive in casa col padre, la sua villa ha stanze che sanno di chiuso (“odore di passato”); l’arredo è “severo e squallido” (“severo” nel senso di antico e “squallido” nel senso di moderno). In questa contrapposizione si nota un incrocio di parole (squallido e severo/antico e nuovo) che è una figura retorica chiamata chiasmo;
2. c’è la metafora del crepuscolo, cioè del tramonto del sole, che rappresenta il tramonto di una società ormai passata, forse però migliore di quella nuova che sta per iniziare;
3. la villa Amarena, dove vive Felicita, è una casa arredata in stile impero (epoca napoleonica) come si vede dal “divano corinzio” (al v. 40), che è sormontato da una pirografia, cioè da un’incisione su legno, raffigurante vascelli antichi e onde del mare, secondo il gusto dell’epoca. Si nota anche la cartolina della “bella Otero” inserita nella grande specchiera in legno. La “bella Otero” era una famosa ballerina che ballava nell’avanspettacolo. Si trattava di un teatro leggero per passare il tempo, uno spettacolo di cabaret che si era diffuso a partire dagli anni ’20 del Novecento e in cui la gente poteva svagarsi trascorrendo qualche ora in modo spensierato. A quell’epoca questo tipo di spettacolo, che si rifaceva alla moda francese parigina del Moulin Rouge e agli spettacoli della Belle Epoque, era considerato un po’ spinto e diverso dalle tradizionali rappresentazioni teatrali;
accanto ad un linguaggio di tipo quotidiano, notiamo anche uno stile un po’ più ricercato con rime e con qualche termine più dannunziano.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del termine "avanguardia" e come si è evoluto nel tempo?
- Quali sono le caratteristiche principali delle avanguardie letterarie del Novecento?
- Chi erano i Crepuscolari e i Futuristi e quali erano le loro idee principali?
- Quali sono le caratteristiche dello stile di Guido Gozzano e della sua opera "I Colloqui"?
- Quali sono i temi principali della poesia "La signora Felicita" di Gozzano?
Il termine "avanguardia" significa "guardare avanti" e originariamente si riferiva a reparti militari in esplorazione. Nel Novecento, il termine è stato adottato in letteratura per descrivere movimenti artistico-culturali innovativi in Europa.
Le avanguardie letterarie del Novecento si caratterizzano per descrivere i cambiamenti positivi della società, come l'introduzione dell'automobile e della luce elettrica, e per il rifiuto delle tradizioni passate, promuovendo una società più moderna.
I Crepuscolari erano poeti che esprimevano malinconia e rifiutavano l'estetismo dannunziano, mentre i Futuristi rifiutavano il passato e la tradizione, esaltando la velocità e le nuove tecnologie. Entrambi rifiutavano la borghesia, vista come un ostacolo al cambiamento.
Guido Gozzano, esponente dei Crepuscolari, utilizzava un linguaggio semplice e quotidiano, con temi autobiografici e ironia sottile. "I Colloqui" è una raccolta di poesie con uno stile prosastico, simile a racconti, che rifiuta lo stile dannunziano.
"La signora Felicita" esplora la mediocrità della vita di provincia, il tramonto di una società passata e l'arredamento in stile impero. Utilizza metafore e un linguaggio quotidiano, con elementi più ricercati e rime, per raccontare la storia di un avvocato e Felicita.