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Concetti Chiave

  • Machiavelli unisce rigore dimostrativo e approccio pragmatico, offrendo soluzioni innovative che restano spesso utopiche.
  • Il suo metodo oscilla tra induttivo e deduttivo, con l'esperienza e l'esempio al centro delle sue analisi politiche.
  • Lo stile di Machiavelli è caratterizzato da un'argomentazione serrata e paratattica, trasmettendo verità perentorie e incontrovertibili.
  • Utilizza uno "stile dilemmatico" per organizzare la realtà in serie binarie, riducendo le varianti a opzioni logiche.
  • Machiavelli mescola il linguaggio cancelleresco e scientifico con elementi popolari, arricchendo l'espressione con similitudini concrete.

Indice

  1. La proposta di Machiavelli
  2. Il metodo di Machiavelli
  3. Stile e linguaggio di Machiavelli
  4. Stile dilemmatico e precisione
  5. Linguaggio e similitudini

La proposta di Machiavelli

Nel Principe, e in generale nell’intera sua opera, Machiavelli elabora una proposta appassionata e concreta a un tempo, che per sua stessa natura oscilla tra i due poli del rigore dimostrativo e dell’approccio pragmatico. Egli non è un asettico osservatore, autore di calcolate “geometrie” politiche, ma inserisce gli esiti del suo lavoro intellettuale nell’orizzonte contemporaneo, con l’ambizione di offrire prospettive e soluzioni innovative, destinate peraltro a restare per diversi secoli relegate entro i confini dell’utopia.

Il metodo di Machiavelli

Anche nell’impostare il metodo che è alla base del suo ragionamento Machiavelli non adotta un modello univoco. La valorizzazione dell’esperienza implicherebbe l’adozione del metodo induttivo, che muovendo da un insieme di casi particolari e definiti perviene a conclusioni di carattere generale; in varie circostanze, però, la tensione alla teorizzazione generale sembra precedere il piano empirico dei fatti, secondo una modalità prossima a quella del metodo deduttivo (dal generale al particolare). Centrale, in ogni caso, resta nel suo metodo il valore dell’esempio, che consente di calare anche le regole generali, costanti nella storia e nella politica in ragione dell’immutabilità della natura umana, all’interno di situazioni reali e “sperimentate”.

Stile e linguaggio di Machiavelli

Questa continua tensione fra intento teorico e sfida pragmatica si traduce, sul piano dello stile e del linguaggio, in un’argomentazione serrata, svolta seguendo un rigido procedere logico e scandita dai connettivi che sottolineano i rapporti di causa-effetto (pertanto, adunque ecc.). Il ritmo della sintassi, che privilegia la paratassi, risponde al cosiddetto “stile della necessità”, in quanto non sembra ammettere dubbi né sfumature, fondato com’è sulla convinzione che sia la stessa concatenazione dei rapporti a condurre alla verità, asserita in modo perentorio e data per incontrovertibile. Ad analogo effetto contribuiscono le frequenti massime che Machiavelli inserisce all’interno della sua argomentazione, che acquista così un andamento sentenzioso.

Stile dilemmatico e precisione

Anche il cosiddetto “stile dilemmatico”, che procede per dilemmi, per alternative (o ... o; aut ... aut), tradisce la volontà di Machiavelli di ridurre entro le maglie di una stringente organizzazione logico-razionale tutte le possibili varianti della realtà. I fenomeni, sempre perfettamente controllati dalla mente ordinatrice dell’autore, sono pertanto classificabili e ordinabili in serie binarie (“o è A o è B”), che si espandono per ramificazioni progressive, in cui una esclude l’altra senza possibilità intermedie.

Linguaggio e similitudini

La precisione dell’analisi è garantita anche dall’esattezza del linguaggio: alla pratica diplomatica risale l’assimilazione, da parte di Machiavelli, di quelle caratteristiche tipiche del linguaggio cancelleresco che plasmano in modo significativo il suo stile. Ricorrono spesso, inoltre, termini attinti dall’ambito scientifico, talvolta utilizzati in senso figurato, e non mancano, al tempo stesso, scelte di tipo “popolare”, che rispondono alla ricerca di un pubblico nuovo, diverso da quello accademico-professionale. A dare tensione espressiva e concretezza al pensiero concorre poi un ricco campionario di similitudini tratte dal mondo della botanica, dell’architettura e della scienza delle costruzioni, ma anche dall’esperienza quotidiana, che traduce i concetti astratti in forme visibili e concrete.


Domande da interrogazione

  1. Qual è la proposta centrale di Machiavelli nel "Principe"?
  2. Machiavelli elabora una proposta appassionata e concreta che oscilla tra rigore dimostrativo e approccio pragmatico, offrendo prospettive innovative destinate a rimanere utopiche per secoli.

  3. Quale metodo utilizza Machiavelli nel suo ragionamento?
  4. Machiavelli non adotta un modello univoco; valorizza l'esperienza con un metodo induttivo, ma spesso la teorizzazione generale precede i fatti, avvicinandosi al metodo deduttivo, con l'esempio come elemento centrale.

  5. Come si caratterizza lo stile e il linguaggio di Machiavelli?
  6. Lo stile di Machiavelli è caratterizzato da un'argomentazione serrata e logica, con un ritmo sintattico paratattico e massime sentenziose, fondato sulla convinzione della verità incontrovertibile.

  7. Cosa si intende per "stile dilemmatico" di Machiavelli?
  8. Lo "stile dilemmatico" di Machiavelli riduce la realtà a una logica binaria di alternative, classificando i fenomeni in serie binarie senza possibilità intermedie.

  9. Quali elementi contribuiscono alla precisione del linguaggio di Machiavelli?
  10. La precisione del linguaggio di Machiavelli deriva dall'assimilazione del linguaggio cancelleresco, dall'uso di termini scientifici e popolari, e da similitudini tratte da vari ambiti per concretizzare i concetti astratti.

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