1124
di 1124
Ominide
8 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Niccolò Machiavelli, nato nel 1469, fu una figura chiave del Rinascimento italiano, noto per il suo approccio realistico alla politica.
  • Prima di "Il Principe", Machiavelli scrisse diverse opere minori, tra cui commedie, satire e opuscoli storici, riflettendo su vari aspetti sociali e politici.
  • "Il Principe" è riconosciuto per aver fondato la scienza politica moderna, analizzando la politica in base alla realtà piuttosto che a ideali utopici.
  • Il trattato esorta i leader a usare la virtù e l'intelligenza per affrontare le sfide politiche, sottolineando la necessità di un'azione decisa e pragmatica.
  • Machiavelli critica la mancanza di una classe dirigente forte in Italia e propone l'unità nazionale e la creazione di un esercito nazionale come soluzione ai problemi del paese.

Indice

  1. La Vita di Machiavelli
  2. Opere Minori di Machiavelli
  3. Influenza de "Il Principe"
  4. Divisione de "Il Principe"
  5. Aspetti Principali de "Il Principe"
  6. Machiavellismo e Metodo

La Vita di Machiavelli

Niccolò Machiavelli nasce nel 1469 a Firenze, dal padre Bernardo (avvocato) e dalla madre Bartolomea (scrittrice di testi sacri). Ha un’educazione umanistica (basata sui classici latini). Durante il governo di Savonarola si schiera con gli oppositori e nel 1498 va a Pisa per riconquistare la città. Nel 1500 va in Francia, dove conosce la monarchia francese e nel mentre assiste all’ascesa di Cesare Borgia. Il 1° settembre 1512 Firenze crolla e nel 1513 arrivano i Medici. In questo acceso clima politico nasce “Il Principe” e il trattato che Machiavelli scrive per entrare in grazia dei Medici che lo avevano in precedenza cacciato. All’età di 58 anni, muore a Firenze nel 1527.

Opere Minori di Machiavelli

Le opere minori di Machiavelli sono: “L’asino d’oro” (in versi, 1515-1517, è una satira allegorica), “Capitoli” (in versi, 1506, varie riflessioni morali), “Belfagor Arcidiavolo” (novellistica, 1518-1520, satira in cui il diavolo prende moglie), “La Mandragola” (commedia, 1518, beffa politica), “Clizia” (commedia, 1525, rifacimento ad un soggetto di Paluto), “Discorso o dialogo intorno alla nostra lingua” (riflessione linguistica, 1524-1525, invito ad usare la lingua parlata anche nelle opere letterarie), “Del modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati” (opuscolo storico, 1503, scritti politici legati a circostanze specifiche con giudizi personali), “Descrizione del modo tenuto dal Duca Valentino nello ammazzare Vitellozzo Vitelli” (opuscolo storico, 1503), “Oliverotto da Fermo” (opuscolo storico, 1503), “Il signor Pagolo e il Duca di Gravina Orsini” (opuscolo storico, 1503), “Rapporto delle cose della Magna” (opuscolo storico, 1508-1509, analisi della situazione politica in due stati europei), “Ritratto delle cose di Francia” (opuscolo storico, 1510), “Vita di Castruccio Castracani” (opera storica, 1520, biografia di un signorotto lucchese vissuto tra il XIII e il XIV sec), “Istorie fiorentine” (opera storica, 1520-1525, storia di Firenze incentrata sugli eventi del XV sec), “Il Principe” (opera politica, 1513, analisi dei meccanismi del potere per governare uno stato assolutistico), “Discorsi sopra alla prima deca di Tito Livio” (opera politica, 1513-1521, commento alla storia dell’antica repubblica narrata da Tito Livio), “L’arte della guerra” (opera politica, 1519-1520, condanna delle armi mercenarie e con l’auspicio di un ritorno dell’antica virtù civica dei romani).

Influenza de "Il Principe"

L’opera esercita un’enorme influenza sugli sviluppi del pensiero moderno: fonda la nuova scienza della politica. Machiavelli considera l’andamento della società e le leggi del potere non in base a come dovrebbero essere, ma in base a come sono. All’inizio del capitolo XV, lo scrittore esplicita il proprio metodo sostenendo, analizzando e perseguendo la verità effettiva, realistica: contano i fatti e non il loro dover essere. Criticando autori presenti e passati, Machiavelli li rimprovera di aver immaginato le repubbliche e i principati mai esistiti, coinvolgendo Platone, Tommaso d’Aquino e gli umanisti del Quattrocento. L’uomo politico non deve applicare schemi di comportamento alla realtà, ma si deve semplicemente chiedere quali siano le scelte giuste e necessarie per realizzare il proprio scopo (il fine giustifica i mezzi). Il principe si deve chiedere quale condotta lo potrà portare al successo in quella determinata situazione. La politica è una scienza per il realismo della sua trattazione tecnica e il rigore con cui analizza il funzionamento interno dello stato e i meccanismi del governo. Machiavelli vuole spiegare la politica “iuxta propria principia” (attraverso i propri princìpi e i suoi criteri, semplificandola). Fondando la politica come attività umana autonoma, “Il Principe” metteva in pratica il criterio scientifico di indagine per la risoluzione dei problemi umani, tipico del Rinascimento. Machiavelli esaminando le qualità necessarie ad un principe per acquisire o conservare un principato, lamenta l’assenza della necessaria virtù politica negli stati e nei principi, infatti il suo obiettivo è la costruzione di uno stato moderno. “Il Principe” è un’esortazione ad agire cogliendo l’occasione. L’ultimo capitolo lancia un appello ai Medici affinché si mettano a capo di un’impresa comune, per liberare l’Italia dai barbari: se Lorenzo il Giovane a riorganizzare l’esercito, dare nuove leggi e ordinamenti, l’Italia avrebbe trovato il monarca giusto per poter sconfiggere i nemici stranieri. La conclusione di Machiavelli è una sfida lanciata al presente per trasformare l’utopia in azione concreta.

Divisione de "Il Principe"

Divisione de “Il Principe”:

Ecco come si articola Il Principe di Niccolò Machiavelli:

  • cap. 1-11: Machiavelli descrive quanti e quali sono i principati (ereditario e nuovo), come vanno governati; il vero principe è quello che conquista con la virtù (Cesare Borgia è il principe perfetto)
  • cap. 12-14-> armi che portano al potere se usate in modo giusto
  • cap. 15-25-> come deve essere il principe in una reale situazione politica (il principe viene raffigurato come un uomo-bestia, razionalità-aggressività)
  • cap. 25-26-> la fortuna è l’accumularsi di eventi storici (Cesare Borgia-> figlio del papa)

Aspetti Principali de "Il Principe"

Ecco alcuni aspetti principali de Il Principe:

  • l’Italia, durante il periodo di debolezza, dà la possibilità al principe di dimostrare la propria virtù
  • speranze di redenzione per l’Italia
  • esortazione a Lorenzo De’ Medici (unica speranza di redenzione per l’Italia)
  • debolezza italiana, la mancanza di una classe di diligenza e quella di una guida politica
  • l’Italia ha bisogno di un esercito nazionale che combatta per la patria
  • l’Italia ha bisogno di una nuova fanteria che superi quelle avversarie
  • attesa di un redentore per l’Italia (responsabilità dei De’ Medici)
  • Machiavelli ne “Il Principe” parla spesso di armi e violenza, a volte anche in modo un po’ crudo, ma nella realtà abbandona ogni forma di violenza ed ha una grande stima dell’antica repubblica romana. Nell’opera si rileva importante la virtù e la capacità di fronteggiare i nemici del principe. Il decoro e la dignità risiedono nell’intelligenza e il principe ne deve avere per sé e per lo stato (Machiavelli è il primo autore letterario ad uniformare l’Italia in uno stato moderno, creando il concetto di patria).
  • Machiavellismo e Metodo

  • Machiavellismo: dottrina politica improntata sull’utilitarismo spregiudicato e talvolta violento. Machiavelli ha un metodo “dilemmatico”: per ogni problema si arriva sempre a soluzioni estreme e opposte. L’enjambement è quando due parole vengono spezzate alla fine di un verso e riprese all’inizio del successivo per creare una ritmica e una musicalità più precise. “Il Principe” è un’esortazione ad agire e a prendere in mano la situazione e le responsabilità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza de "Il Principe" di Machiavelli nel contesto del pensiero politico moderno?
  2. "Il Principe" di Machiavelli è fondamentale per lo sviluppo del pensiero politico moderno poiché fonda la nuova scienza della politica basata sulla realtà effettiva e non su ideali astratti. Machiavelli analizza il potere e la politica come sono, non come dovrebbero essere, introducendo un approccio realistico e scientifico.

  3. Quali sono alcune delle opere minori di Machiavelli e i loro temi principali?
  4. Tra le opere minori di Machiavelli ci sono "L’asino d’oro", una satira allegorica, "Belfagor Arcidiavolo", una novella satirica, e "La Mandragola", una commedia politica. Queste opere esplorano temi come la moralità, la politica e la lingua.

  5. Come Machiavelli descrive il ruolo della virtù e della fortuna nel successo di un principe?
  6. Machiavelli sostiene che un principe deve possedere virtù per affrontare le sfide e sfruttare la fortuna, che rappresenta l'accumularsi di eventi storici. La virtù è essenziale per governare efficacemente e superare le avversità.

  7. Quali sono le critiche di Machiavelli agli autori precedenti riguardo alla politica?
  8. Machiavelli critica autori come Platone e Tommaso d’Aquino per aver immaginato repubbliche e principati ideali mai esistiti. Egli enfatizza l'importanza di comprendere la politica attraverso i suoi principi realistici piuttosto che attraverso schemi utopici.

  9. Qual è l'appello finale di Machiavelli ne "Il Principe" e a chi è rivolto?
  10. L'appello finale di Machiavelli è rivolto ai Medici, esortandoli a guidare l'Italia verso la liberazione dai barbari e a riorganizzare l'esercito. Egli vede in Lorenzo De’ Medici la speranza per un'Italia unita e forte.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community