Concetti Chiave
- Luigi Pirandello è noto per il concetto di "maschera", rappresentando l'idea che le persone cambiano comportamento in base al contesto sociale.
- Il romanzo "Il fu Mattia Pascal" e il saggio "L'Umorismo" sono opere fondamentali che riflettono la sua visione letteraria e filosofica.
- La vita di Pirandello fu influenzata da eventi personali e storici, come il matrimonio infelice e le crisi economiche, che plasmarono la sua produzione letteraria.
- Il teatro divenne una parte cruciale della sua carriera, culminando con il successo internazionale di "Sei personaggi in cerca d'autore".
- Pirandello esplorò temi come il relativismo e la dissoluzione dell'io, sottolineando la natura caotica e soggettiva della realtà.

Indice
Luigi Pirandello
Pirandelloè famoso per aver inventato il concetto di maschera, infatti secondo lui tutte le persone vestivano una maschera e la cambiavano a seconda della realtà sociale in cui vivevano.
Lui crede che la realtà sia sempre in movimento e cambia sempre quindi che è un caos.
Pirandello sostiene che le parole che diciamo vengono recepite dagli altri in modo diverso, ovvero l’interpretazione è soggettiva, cambia in base al vissuto di ogni singolo. Per esempio una frase detta in modo scherzoso può essere intesa come un insulto.
Secondo Pirandello ognuno di noi interpreta le persone e le cose in un modo soggettivo, ma che è diverso da quello che loro si sentono quindi da come sono dentro. Le persone hanno una maschera esteriore e dentro un’altra.
Inoltre egli afferma che in base al contesto in cui ci troviamo, mettiamo una maschera diversa a seconda di cosa ci interessa. Quando siamo soli però, non abbiamo nessuna maschera, siamo nessuno perché davanti allo specchio non siamo né quello che si sente lui all'interno né come lo vedono le persone all’esterno perché la sua personalità è vista in 100mila modi diversi, ma nessuna rispecchia come si vede lui. (Uno, nessuna, centomila è l’opera più importante di Pirandello)
La vita di Luigi Pirandello
Luigi Pirandello nasce nel 1867 ad Agrigento, in Sicilia ed a causa di un’epidemia di colera andrà a vivere in campagna, in un paesino chiamato Cavusu, che in dialetto significa caos. Quindi lo vede come un segno del destino perché secondo la sua teoria postuma lui vive nel caos.
Il padre era ricco, aveva miniere di zolfo e quindi gli ha permesso dei buoni studi, infatti ha studiato in molti paesi tra cui Roma dove però Pirandello non si è trovato bene e si laureerà in lettere a Bonn in Germania nel 1891. Il padre era garibaldino quindi ha partecipato direttamente alla missione dei mille e questa opinione politica condizionerà in seguito Pirandello, sarà per molto tempo conservatore di questa idea di libertà legata a Garibaldi e all'unità d’Italia.
Quando andò a Roma, conobbe molti intellettuali tra cui Luigi Capuana, uno scrittore molto famoso, il quale gestiva i circoli letterari e nei quali riuscì ad inserire anche Pirandello, quindi partecipando a questi circoli si fa conoscere e ha degli stimoli intellettuali e letterari in più.
Il padre lo obbliga a sposare una donna che non ama, Antonietta, una figlia del collega di lavoro del padre. Era siciliana e si trasferisce a Roma con Pirandello, avranno 3 figli insieme, ma sarà un matrimonio senza amore. Infatti una delle sue opere si chiama amore senza amore. Lui infatti cercherà di condurre una vita felice e serena come una famiglia borghese, ma non saranno mai felici né lui né lei, perché non si ameranno mai. Antonietta si sente anche un po' esclusa dal marito intellettuale perché lei non è inserita nei circoli letterari quindi le parla di cose di cui lei non comprende e non se ne intende.
Nel 1903 una delle miniere di Zolfo, ereditate dal padre, si allaga, quindi perdono un sacco di soldi perché la dote di Antonietta l’avevano investita in questa miniera. La moglie era abituata a vivere nella ricchezza come una borghese, dopo questa tragedia inizia ad avere dei disturbi psichici, inizia ad avere degli attacchi di pazzia verso i figli ed il marito.
Pirandello per mantenere la famiglia accetta un lavoro in un liceo e da ripetizioni. Questo è il periodo in cui scrive di più, tra romanzi e novelle che pubblica sui giornali.
per ulteriori approfondimenti sulla biografia di Luigi Pirandello vedi anche qua
Il fu Mattia Pascal e l'Umorismo, due dei suo romanzi più importanti
Il romanzo più famoso pubblicato nel 1904 è “Il fu Mattia Pascal". Questo romanzo all’inizio ebbe successo maggiormente all’estero perché avevano una mente un pò più aperta, infatti sia la scrittura che i temi erano molto complessi ed ebbe svariate traduzioni soprattutto in Francia.
Nel 1908 pubblicherà l’Umorismo che sarà alla base della sua poetica, infatti in questo testo spiega che cos’è secondo lui l’Umorismo ed è un punto fondamentale del suo pensiero. Per spiegarlo fa un esempio per spiegare la differenza tra il comico e l’umoristico. Nell'esempio racconta di una signora un po’ anziana, ma vestita e truccata come una giovane ragazza. Questa signora all'inizio ci fa ridere, però riflettendoci la signora magari si veste così per farsi amare di più dal marito e nascondere la vecchiaia. Quindi la morale è che il comico è il primo istinto che abbiamo quindi ridere superficialmente, mentre l’umoristico è la riflessione sul perché ci fa ridere.
Grazie a questi due testi Pirandello ebbe molto successo, anche in Italia.
per ulteriori approfondimenti su Il fu Mattia Pascal vedi anche qua
Il prosieguo della sua carriera letteraria
Egli riuscì ad ottenere una cattedra all'università di Roma ed ad avere una collaborazione stretta con il Corriere della sera, già allora uno dei giornali più famosi d’Italia. Pubblicando le novelle sul corriere della sera divenne sempre più famoso.
Dopo questo evento nel 1915 Pirandello si avvicina al teatro grazie all’amico Nino, per esigenze economiche ed inizia a scrivere delle opere di teatro molto famose ancora adesso. Inoltre i problemi psichici della moglie peggiorano con la prima guerra mondiale, si allontana sempre di più dalla realtà e nel 1919 viene internata in un manicomio da cui non uscirà più fino alla morte nel 1936. Questo evento colpisce particolarmente Pirandello, il quale comprende che la realtà di sua moglie è molto diversa dalla sua.
Questo evento gli diede un impulso per scrivere sempre di più e nel 1921 ebbe grande successo con l’opera teatrale “Sei personaggi in cerca d’autore”, venne recitata per la prima volta al teatro romano e non ebbe successo, non venne capita dal pubblico e Pirandello dovette scappare dal retro perché il pubblico gli lanciava le cose addosso. Dopo due mesi venne compreso il significato di quest'opera e iniziò ad essere recitata anche in altri teatri, anche stranieri.
Nel 1924 Pirandello aderì al fascismo, scrisse una lettera a Mussolini dicendo che era d'accordo con le sue idee(non fece mai azioni fasciste). Decise di aderire al fascismo perché diventa conservatore, critica la società borghese in cui vive ed era un po' anarchico. Un anarchico non crede in un potere di controllo ed è contro qualsiasi organizzazione che limiti le libertà, quindi la polizia, l’esercito, i politici e le società. In questo caso egli vedeva la società borghese come una restrizione, dava delle regole alle persone che non erano vere, infatti anche lui con sua moglie si mostrava una famiglia felice anche se non le era. Quindi voleva uscire dagli schemi che la società borghese impone e vedeva nel fascismo una via di fuga. Inoltre era contro Giolitti, lo considerava una persona troppo progressista, credeva nel futuro e nella democrazia, mentre lui era più conservatore quindi crede in valori antichi e tradizionali.
Altri eventi significativi della vita di Luigi Pirandello
Nello stesso anno crea una sua compagnia teatrale che fece una tournée sia in Italia che in Europa recitando le opere teatrali più famose di Pirandello. In questo periodo conosce Marta Abba, è considerata la donna angelo perché la vede come l’amore profondo che non ebbe con sua moglie. C'è una raccolta di lettere scritte tra i due, Pirandello le scrive più di 540 lettere e lei gli risponde solo a 260, quindi non era proprio un amore corrisposto da parte di Marta.
Questo amore lo segnerà molto perché non lo aveva mai provato.
Nel 1926 l’autore pubblica il suo ultimo romanzo “Uno, nessuno, centomila” che racchiude la sua poetica e il suo pensiero. Nel 1934 gli viene assegnato il Nobel per la letteratura e lo stesso anno muore di polmonite. Alcuni sostengono che sia morto nel 1936.
Il pensiero letterario di Luigi Pirandello
Ci sono tre tematiche principali, tutte collegate tra di loro:
- Le maschere: teoria presa da Gustav Jung, discepolo di Freud quindi era uno psicanalista, egli ha aderito alla psicoanalisi e si stacca da Freud perché guarda più le persone e l’umanità. Sostiene che guidati dal nostro inconscio cambiamo dal contesto in cui siamo. Pirandello inserisce questo pensiero nella letteratura.
Pirandello sostiene che la maggior parte delle persone pensa di vivere liberamente ma in realtà è influenzato, indossano una maschera imposta dalla società. - Il relativismo: la realtà non è lineare ma legata al caos, è relativo (soggettivo) in base al modo in cui viviamo. Concetto molto legato alla teoria delle maschere. Anche noi siamo soggettivi con noi stessi. Le opinioni oltre che soggettive sono mutevoli, quindi per questo che la realtà è un caos. Se cerco di mettere in ordine la mia vita, quindi cerco di essere una persona diversa, rinchiudo la mia soggettività.
- La dissoluzione dell'io: sostiene che l’Io si divide in tantissime persone in base a come ti vedono gli altri.
Il fu Mattia Pascal→ la maschera
L’umorismo→ il relativismo
Uno, Nessuno, Centomila→ dissoluzione dell’Io
Domande da interrogazione
- Perché Luigi Pirandello è famoso?
- Qual è la teoria delle maschere di Pirandello?
- Cosa sostiene Pirandello riguardo all'interpretazione delle parole?
- Qual è la tematica principale legata al pensiero di Pirandello?
- Qual è l'opera più importante di Pirandello?
Luigi Pirandello è famoso per aver inventato il concetto di maschera e per le sue opere teatrali e letterarie.
Secondo Pirandello, tutte le persone indossano una maschera e la cambiano a seconda della realtà sociale in cui vivono.
Pirandello sostiene che le parole che diciamo vengono recepite dagli altri in modo diverso, l'interpretazione è soggettiva e cambia in base al vissuto di ogni individuo.
Le tematiche principali legate al pensiero di Pirandello sono le maschere, il relativismo e la dissoluzione dell'io.
L'opera più importante di Pirandello è "Uno, nessuno, centomila".