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Concetti Chiave

  • La Scuola Toscana di Transizione, tra il 1250 e il 1280, rappresenta un ponte tra la scuola siciliana e lo Stilnovo, caratterizzata dalla presenza di poeti in Toscana.
  • Due battaglie chiave, Montaperti nel 1260 e Benevento nel 1266, influenzarono il contesto politico e culturale, segnando il declino dei Ghibellini e l'ascesa degli Angioini.
  • I poeti siculo-toscani, eredi dei siciliani, sviluppano una lirica che unisce temi amorosi a questioni morali e politiche, introducendo forme metriche come la ballata e la canzone politica.
  • Le differenze linguistiche tra i poeti siciliani e siculo-toscani riflettono le diverse radici geografiche, con i toscani che integrano latinismi e arcaismi nel loro lessico.
  • La formazione retorica dei poeti siculo-toscani, attraverso le scuole di retorica, li porta a uno stile complesso e artificioso, influenzato dalla tradizione provenzale del trobar clus.

Indice

  1. Transizione tra Scuola Siciliana e Stilnovo
  2. Battaglie di Montaperti e Benevento
  3. Migrazione della poesia siciliana
  4. Differenze linguistiche e politiche
  5. Eredità e innovazioni dei rimatori
  6. Formazione retorica e stili poetici

Transizione tra Scuola Siciliana e Stilnovo

Tra il 1250 e il 1280 ci sarà una corrente di passaggio che sarà tra il periodo della scuola siciliana e dello stilnovo e sarà caratterizzata dalla presenza di poeti nella zona della Toscana.

Battaglie di Montaperti e Benevento

In questo periodo avvennero due battaglie importanti:

1260: battaglia di Montaperti —> I Guelfi, cioè una coalizione di città toscane, vennero sconfitti dai Ghibellini guidati dalla città di Siena. I Guelfi sono considerati sostenitori del papato e i Ghibellini sono i sostenitori dell’imperatore. Erano continuamente in contrasto tra di loro; all’interno dell’Impero, le città dell’Italia settentrionale erano divise in comuni auto-governati da Guelfi o da Ghibellini (tramite battaglie si decideva chi governava).

1266: battaglia di Benevento —> Il figlio illegittimo di Federico II (Manfredi) che viene riconosciuto come erede viene sconfitto da Carlo d’Angiò (dagli Angioini, francesi alleati con il papa). Da questo momento in poi il partito Ghibellino non avrà più sostenitori e diventerà molto debole (perché i Ghibellini seguivano l’imperatore ma ora governano gli Angioini). Con l’uccisione di Manfredi viene meno il potere della casa di Svevia.

Migrazione della poesia siciliana

La scuola siciliana si esaurisce ma la poesia dei siciliani che era molto apprezzata subisce una migrazione verso le zone settentrionali economicamente più fiorenti e politicamente dinamiche, soprattutto verso l’area toscana e emiliana. L’eredità dei poeti siciliani ispirò la nascita di una nuova esperienza lirica definita siculo-toscana in cui poeti sono anche chiamati rimatori toscani di transizione, in riferimento allo Stilnovo.

Differenze linguistiche e politiche

Tra i siciliani e i poeti siculo-toscani si presenta una grande differenza per la diversità delle scelte linguistiche che ne riflettono la provenienza geografica (Guittone da Arezzo, Bonagiunta Orbicciani da Lucca, Firenze).

Guittone d’Arezzo ha scritto una canzone in cui si lamenta della sconfitta dei Guelfi durante la battaglia di Montaperti e da ciò si capisce che lui era un Guelfo e che considerava questa sconfitta di Firenze come un’enorme disgrazia.

In assenza di un regno centralizzato e unificato, i vari comuni toscani si auto-governavano e si vennero a creare moltissimi contrasti tra le varie città ma anche all’interno dello stesso comune. Anche dopo la fine dei Ghibellini ci saranno ancora degli scontri perché i Guelfi si divideranno in due fazioni a loro volta.

L’orizzonte di questi poeti siculo-toscani è quello della civiltà comunale, perché non operano in una corte dove il potere è centralizzato ma bensì in una zona dove c’è molta più libertà e dove il conflitto politico è molto acceso.

Eredità e innovazioni dei rimatori

I rimatori toscani si ispirano al modello siciliano ma introducono delle novità, ad esempio, il poeta, accanto al tema amoroso, ritrova spazio per gli argomenti morali e politici. Anche nelle scelte metriche i rimatori recuperano elementi di tradizione trobadorica: introducono in Italia la ballata e la canzone di argomento politico. Nei loro versi non scompaiono mai del tutto le caratteristiche comunali dei volgari toscani, nonostante un’attenta e accurata elaborazione formale nel lessico (es: latinismi, arcaismi, sicilianismi…).

Formazione retorica e stili poetici

La formazione letteraria dei rimatori siculo-toscani avviene all’interno delle scuole di retorica (=artes dictandi), dove il ceto politico e amministrativo veniva educato alla pratica della scrittura e del discorso pubblico, in latino e volgare. La formazione retorica spiega lo stile difficile e artificioso dei poeti che rinnova e ricorda la tradizione provenzale del trobar clus. Il trobar clus trattava argomenti di carattere politico e usava molti artefici retorici, mentre, al contrario, il trobar leu, usava poche figure retoriche e viene preferito dagli Stilnovisti dato che si occupano solo d’amore.

I poeti toscani si esercitavano molto nell’arte della retorica, cioè la capacità di parlare e scrivere bene, in maniera persuasiva.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la transizione tra la Scuola Siciliana e lo Stilnovo?
  2. Tra il 1250 e il 1280, c'è stata una corrente di passaggio caratterizzata dalla presenza di poeti nella Toscana, segnando la transizione tra la Scuola Siciliana e lo Stilnovo.

  3. Quali furono le conseguenze delle battaglie di Montaperti e Benevento?
  4. La battaglia di Montaperti nel 1260 vide la sconfitta dei Guelfi da parte dei Ghibellini, mentre la battaglia di Benevento nel 1266 portò alla sconfitta di Manfredi e all'indebolimento del partito Ghibellino.

  5. Come si è evoluta la poesia siciliana dopo la sua migrazione?
  6. La poesia siciliana migrò verso le zone settentrionali, ispirando la nascita della lirica siculo-toscana, con poeti che furono chiamati rimatori toscani di transizione, legati allo Stilnovo.

  7. Quali differenze linguistiche e politiche esistevano tra i poeti siciliani e siculo-toscani?
  8. Le differenze erano dovute alle scelte linguistiche che riflettevano la provenienza geografica, e politicamente, i poeti operavano in un contesto di comuni auto-governati con frequenti conflitti.

  9. Quali innovazioni portarono i rimatori toscani rispetto al modello siciliano?
  10. I rimatori toscani introdussero novità come l'inclusione di temi morali e politici accanto a quelli amorosi, e recuperarono elementi metrici della tradizione trobadorica, come la ballata e la canzone politica.

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