Concetti Chiave
- La poesia comico-parodica ribalta i canoni stilnovisti, rappresentando un amore passionale e volgare invece di uno sublimante.
- Viene enfatizzato il contrasto tra un linguaggio nobile e soggetti degradati, con personaggi e ambienti laidi e corrotti.
- Cecco Angiolieri è il principale esponente, noto per poesie che esagerano la vita sregolata e l'odio verso il padre, in polemica con lo stilnovismo.
- Il genere esalta vizi e donne plebee, sfidando le convenzioni sociali ed evidenziando dissenso ed emarginazione.
- Rustico di Filippo critica polemicamente la società borghese fiorentina, utilizzando un linguaggio caricaturale e sarcastico.
In questo appunto di letteratura italiana viene descritto il genere letterario della poesia comico-parodica, di cui vengono descritti gli aspetti principali, come per esempio il ribaltamento dei canoni stilnovisti, il rivolgersi a donne plebee e non più a donne eleganti, non rappresentare più un amore di tipo sublimante, ma la rappresentazione di un amore passionale. Si riportano anche gli esponenti principali, come per esempio Cecco Angiolieri.
Indice
Caratteristiche della poesia comico-parodica
Con il termine poesia comico-parodica si indica un genere poetico che segue uno stile completamente differente da quello dominante. Questo genere poetico è caratterizzato da uno stile letterario basso e si occupa generalmente di aspetti della vita quotidiana bassi, volgari e degradati. I personaggi presentati sono laidi e deformi e gli ambienti malfamati e corrotti.
Si tratta comunque di un'operazione squisitamente letteraria, che si propone di rovesciare i rischi e le convenzioni della poesia elevata. Il procedimento prevalente è quello della parodia che consiste nel trattare con un linguaggio nobile e sublimato dei soggetti che in realtà sono vivi e spregevoli. Più in generale i valori della cortesia dell'amore vengono capovolti nei loro significati più seri ed ufficiali mostrando un loro risvolto deformato o ridicolo: all’amore sublime si sostituisce il desiderio sessuale, alla dama raffinata la donna plebea, eccetera.
Esponenti principali e temi
il principale esponente di questa corrente letteraria della poesia comico-parodica è Cecco Angiolieri; dalle sue poesie si delinea l'immagine di una vita irregolare e inquieta spesa tra le taverne, il gioco e le donne. La sua poesia è soprattutto un gioco letterario e l'insistenza sui temi della vita sregolata, dell'abiezione, dell'odio verso il padre, della malinconia, degli amori volgari risponde ad un intento di esagerazione parodistica, in aperta polemica con i modi sublimanti bello stilnovismo. Altri esponenti sono Rustico di Filippo e Folgòre da San Gimignano.
I temi trattati sono stati completamente stravolti nell’ambito del genere letterario della poesia comico- parodica e le caratteristiche del genere letterario sono questi:
- il rivolgersi a una donna di estrazione sociale plebea e non ad una donna raffinata appartenente ad una classe sociale elevata;
- l’elogio di tutto ciò che è correlato al vizio e non di ciò che è virtuoso;
- l’amore viene concepito non più in maniera sublimante come avveniva nelle classiche poesie dell’epoca stilnovistica, ma viene concepito in maniera volgare legato all’aspetto della sensualità;
- il preludere a quelli che sono generi letterari di natura parodica, giocosa e bizzarra.
Critica sociale e letteraria
Questo genere letterario serve per dare eco a tutto ciò che è connesso agli elementi dell’emarginazione, del differente e del dissenso. Tutte le caratteristiche suddette sono presenti nell’ambito della poesia di Cecco Angiolieri, il quale nell’ambito dei suoi componimenti poetici rende l’idea di un tipo di vita sregolata, inquieta spesa soprattutto in giro per le taverne, dedita al gioco e caratterizzata dalla passione per le donne. Nelle sue poetiche emerge un amore rivolto ad una donna plebea, il rapporto non idilliaco con il padre che giudica avaro, le considerazioni non molto eleganti circa la sorte a lui avversa, il non essere positivo verso il mondo che vede in un’accezione completamente negativa. Sembra che questo suo utilizzo di elementi stravaganti contrassegnati dalla presenza di elementi volgari, provocatori e tematiche totalmente legate ad uno stile di vita completamente sregolato serva principalmente per criticare lo stile letterario degli stilnovisti che invece presentano nelle loro poesie un amore sublimante. Un altro scrittore che si pone in modo polemico contro la società borghese fiorentina della sua epoca è per esempio Rustico di Filippo, vissuto tra Duecento e Trecento. Egli presenta la società dell’epoca in maniera caricaturale, dispregiativa, inoltre il linguaggio da lui adottato risulta essere aggressivo, sarcastico quasi.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della poesia comico-parodica?
- Chi è il principale esponente della poesia comico-parodica e quali temi tratta?
- Come la poesia comico-parodica critica la società e la letteratura del tempo?
- Quali sono gli altri esponenti della poesia comico-parodica oltre a Cecco Angiolieri?
- In che modo la poesia comico-parodica si differenzia dalla poesia stilnovista?
La poesia comico-parodica si distingue per uno stile letterario basso, trattando aspetti della vita quotidiana volgari e degradati, con personaggi laidi e ambienti corrotti. Utilizza la parodia per capovolgere i valori della poesia elevata, sostituendo l'amore sublime con il desiderio sessuale e la dama raffinata con la donna plebea.
Cecco Angiolieri è il principale esponente della poesia comico-parodica. I suoi temi includono la vita sregolata, l'abiezione, l'odio verso il padre, la malinconia e gli amori volgari, in aperta polemica con lo stilnovismo.
La poesia comico-parodica critica la società e la letteratura del tempo attraverso l'uso di elementi volgari e provocatori, evidenziando l'emarginazione e il dissenso. Cecco Angiolieri, ad esempio, utilizza questi elementi per criticare lo stile sublimante degli stilnovisti.
Oltre a Cecco Angiolieri, altri esponenti della poesia comico-parodica includono Rustico di Filippo e Folgòre da San Gimignano, che utilizzano un linguaggio aggressivo e sarcastico per criticare la società borghese fiorentina.
La poesia comico-parodica si differenzia dalla poesia stilnovista capovolgendo i suoi valori: sostituisce l'amore sublimante con il desiderio sessuale, la dama raffinata con la donna plebea, e loda il vizio anziché la virtù, adottando un tono parodico e giocoso.