Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il componimento "Fresca rosa novella" è una ballata con una struttura metrica composta da un ritornello iniziale di cinque versi e tre strofe di 13 versi ciascuna.
  • La metrica include un endecasillabo e dodici settenari per strofa, con una "rima al mezzo" che conferisce armonia ai versi.
  • Il poeta celebra la bellezza della donna amata, Vanna, associandola alla primavera e alla natura in fiore, percependola come una rosa appena sbocciata.
  • Nella descrizione della donna, si evidenzia un contrasto tra l'aspetto angelico e la sua umanità, sottolineando una grazia superumana senza divinità celeste.
  • Il tema dell'amore è presentato come una forza impetuosa e travolgente, distinta dalle aspirazioni religiose, evidenziando una passione che non può essere moderata.

Indice

  1. Struttura Metrica della Ballata
  2. Lodi alla Primavera e a Vanna
  3. Descrizione della Donna Angelicata
  4. Amore e Bellezza Superiore

Struttura Metrica della Ballata

Dal punto di vista metrico, il componimento è una ballata. Essa si compone di un ritornello iniziale di cinque versi, a cui si aggiungono tre strofe di 13 versi ciascuna, in cui l’ultimo verso è un endecasillabo e gli altri dodici sono dei settenari. L’endecasillabo del ritornello si spezza in due parti (un settenario + un quaternario o un quinario); il settenario fa rima con il verso precedente, il che crea una “rima al mezzo” molto armoniosa: /mando/cantando, angelicata/pregiata, pensare/contare, forza/sforza).

Anche nell’ultimo verso di ogni strofa si ha una “rima al mezzo”. Infine è da notare anche che tutte le strofe terminano con la stessa rima (verdura/criatura/natura/misura).

Lodi alla Primavera e a Vanna

Nei primi cinque versi la donna amata, Vanna, è chiamata Primavera. Il poeta la va cantando attraverso i prati e lungo i ruscelli, confidando così alla natura verdeggianti le lodi della sua bellezza: su questo sfondo, egli la percepisce come una rosa appena fiorita, dall’aspetto primaverile, collocata anch’essa nel bel mezzo della primavera che la circonda.

Nei versi 6-18, lo sfondo della natura primaverile continua ad avvolgere la vaga immagine della donna. L’amata non è presente come figura fisica, ma come canto e gioia, quasi come una luce rinnovata dal risorgere della primavera. “Dovunque, in ogni strada del mondo si trasformi continuamente, la vostra pura bellezza, in una diffusa gioia, attraverso il canto degli uomini e dei fanciulli. E sui verdi rami degli alberi, gli uccelli cantino con la loro voce le vostri lodi, da mattina a sera. Tutti cantino (poiché è venuta la primavera) così com’è giusto che sia, il vostro grande pregio; poiché siete una creatura angelicata.”

Descrizione della Donna Angelicata

Dal verso 19 al verso 31, abbiamo la descrizione della donna. “In voi dimora, come in propria sede, l’aspetto di un angelo” Va notato che questo angelo ha più dell’umano che del divino. Anche quando il Cavalcanti adopera espressioni religiose del dolcestilnovo, le sue donne rimangono sempre ancorare alla terra: esse vengono ingentilite da una grazia superumana, ma non sono mai sentite tramite il Cielo, un preludio che anticipa il modo con cui Petrarca canterà Laura Dal punto di vista biografico ciò si giustifica dalla miscredenza del poeta. “Oh Dio, quanto piena di avventure fu il mio desiderio! Il vostro volto colmo di gioia che supera di lungo la natura, è un una cosa ammirabile. Parlando fra di loro, le altre donne vi chiamano dèa, come, in realtà, siete: sembrate talmente adornata che io non sono in grado di descrivervi perché superiore al limite a cui, di solito, giunge la natura”.

Amore e Bellezza Superiore

Versi 31-44: “Dio creò la vostra delicata bellezza maggiore della natura e fece ciò con lo scopo di crearvi superiore a tutte; affinché la vostra benevolenza non mi sia scortese, fate in modo che il vostro aspetto non mi stia lontano. E se reca oltraggio, andare oltre i confini entro i quali mi dovrei tenere, vi prego di non rimproverarmi: è soltanto l’amore con la sua forza impetuosa, con cui non vale nessun’altra forza, né la moderazione.” In questi versi compare il concetto dell’amore, ben diverso da quello del Guinizelli: è una forza vigorosa, travolgente, contro la quale non si può opporre resistenza e quindi lontana da ogni aspirazione religiosa e da sentimenti terreni in pace.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura metrica della ballata descritta nel testo?
  2. La ballata è composta da un ritornello iniziale di cinque versi e tre strofe di 13 versi ciascuna, con un endecasillabo e dodici settenari, caratterizzata da una "rima al mezzo".

  3. Come viene descritta la figura di Vanna nei primi versi?
  4. Vanna è chiamata Primavera e viene lodata per la sua bellezza attraverso la natura, percepita come una rosa appena fiorita in un contesto primaverile.

  5. In che modo la donna angelicata viene rappresentata nel testo?
  6. La donna è descritta come un angelo con caratteristiche più umane che divine, adornata da una grazia superumana ma ancorata alla terra.

  7. Qual è il concetto di amore espresso nei versi 31-44?
  8. L'amore è descritto come una forza impetuosa e travolgente, superiore a qualsiasi altra forza e lontana da aspirazioni religiose.

  9. Come si differenzia l'amore descritto da quello di Guinizelli?
  10. L'amore nel testo è vigoroso e irresistibile, in contrasto con l'amore di Guinizelli, che è più legato a sentimenti religiosi e terreni.

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