Concetti Chiave
- The poem "Due forosette nuove" is a ballad with a complex metric structure, featuring a refrain and six stanzas, each with a mix of hendecasyllables and septenary lines.
- The setting is pastoral, depicted as being in the countryside, away from urban areas, enhancing the theme of introspection and love.
- The narrative starts with the poet encountering two charming peasant girls, who embody the virtues of nobility and kindness, engaging with him on matters of love.
- The poem blends the dramatic expressions of the Stilnovo literary tradition with the lively and somewhat playful dialogue of the two peasant girls.
- The conclusive stanza sees the ballad being sent to Toulouse as a messenger, with a plea for compassion, echoing a medieval literary trope of love encounters in religious settings.
Indice
Incontro con le Contadinelle
Era in penser d’amor quand’i’ trovai
due foresette nove:
l’una cantava; e’ piove
foco d’amore in nui.
Era la vista lor tanto soave
e tanto queta, cortese ed umile
ch’i’ dissi lor: “Vo’ portate la chiave
di ciascuna vertù alta e gentile.
Deh! foresette; no m’abbiate a vile
per lo colpo ch’io porto:
questo cor mi fu morto,
poi che ’n Tolosa fui.”
Dialogo con le Contadinelle
Elle con gli occhi lor si volser tanto,
che vider come ’l cor era ferito
e come un spiritel nato di pianto
era per mezzo de lo colpo uscito.
Poi che mi vider così sbigottito,
disse l’una che rise:
“Guarda come conquise
Forza d’amor costui.”
L’altra pietosa, piena di mercede,
fatta di gioco, in figura d’Amore,
disse: “l tuo colpo che nel cor si vede
fu tratto d’occhi di troppo valore,
che dentro vi lasciaro uno splendore
ch’i’ non posso mirare:
dimmi se ricordare
di quegli occhi ti pui”.
Ricordo di Tolosa
Alla dura questione e paurosa,
la qual mi fece questa foresetta
i’ dissi: “E’ mi ricorda che ’n Tolosa
donna m’apparve accordellata istretta,
la quale Amor chiamava la Mandetta:
giunse sì presta e forte
che ’n fin dentro a la morte
mi colpir gli occhi sui”.
Molto cortesemente mi rispuose
quella che di me prima aveva riso:
disse: “La donna che nel cor ti puose
colla forza d’Amor tutto ’l su’ viso
dentro per li occhi ti mirò si fiso
ch’Amor fece apparire.
Se t’è grave ’l soffrire
raccomandati a lui”.
Messaggio alla Ballata
Vanne a Tolosa, ballatetta mia,
ed entra quetamente a la Dorata:
ed ivi chiama che per cortesia
d’alcuna bella donna sia menata
einanzi a quella, di cui t’ò pregata:
e s’ella ti riceve,
dille con voce lieve:
“Per merzè vegno a vui”.
Si tratta di una ballata. Essa inizia con un ritornello composto da un endecasillabo e tre settenari. A seguire, troviamo sei strofe di otto versi ciascuna. Degli otto versi, cinque sono endecasillabi e tre settenari.
Lo schema metrico è: AB, AB, Bccd. Gli ultimi versi di ogni strofa, compreso il ritornello, hanno la stessa rima ( (nui, fui, costui, pui, sui, lui, vui), come succede, di regola, nelle ballate.
Lo sfondo del componimento non è descritto, ma si avverte che ci troviamo in campagna, fra i campi, lontano dal centro abitato.
Il poeta, assorto nei suoi pensieri amorosi è interrotto due contadinelle (= forosette) di cui una canta “In noi scende come pioggia, la gioia dell’amore”. Il loro aspetto è talmente piacevole, sereno, tranquillo, gentile e umile che il poeta si rivolge a loro, dicendo: Voi possedete la chiave di accesso ad ogni virtù nobile e gentile. Deh! O contadinelle, non mi disprezzate per la ferita d’amore che mi è stata inferta: il mio cuore ne risultò ferito a morte, da quando soggiornai a Tolosa”. [Effettivamente sappiano che il poeta si recò in pellegrinaggio a San Giacomo di Campostela, nel 1292, ma a Nîmes interruppe il viaggio].
“Con i loro occhi esse si volsero a guardarmi attentamente e videro manifeste nel mio aspetto le tracce della mia ferita d’amore e come uno spiritello originato dal pianto fosse uscito dalla mia anima a seguito della ferita” [Secondo la teoria creata dallo stilnovo, Cavalcanti parla di uno “spiritello” per cui il sentimento acquista una vita autonoma.] “Dopo che mi ebbero visto così turbato, una delle due disse ridendo: Guarda come la forza dell’amore ha conquistato costui!
L’altra presa da un sentimento di compassione nei miei confronti, tutta gioiosa e nelle sembianze di Amore, replicò: “La ferita del dio Amore è stata inferta attraverso occhi troppo potenti [il termine “fu tratto” fa pensare al lancio di una freccia e fa parte del linguaggio sostenuto che in bocca ad una contadinella acquista un valore ironico e scherzoso. Inoltre nel componimento si alternano le espressioni drammatiche tipiche della scuola dello stilnovo con la vivacità garbata e un po’ maliziosa delle due contadinelli. Da questo intrecciarsi deriva un misto di lacrime e di sorrisi, un succedersi di forme letterarie elaborate che trovano ispirazione nello Stilnovo e di toni ingenui e più spontanei] da lasciarvi dentro uno splendore che mi è impossibile guardare. Dimmi se puoi ricordarti quegli occhi”
Alla dura e paurosa domanda che mi pose questa contadinella, io risposi: “Mi ricordo che a Tolosa, mi apparve una donna, con una cintura in vita molto stretta che Amore chiamava Mandetta: [Nel dolce Stilnovo la donna appare sempre come fosse una visione miracolosa] essa mi comparve così improvvisamente e in modo talmente intenso che la sua visione mi colpì fino nel più intimo del mio essere, in modo mortale.”
Colei che prima aveva riso di me, mi disse molto cortesemente: “La donna che con la forza dell’Amore ti scolpì nel cuore il suo volto, con i suoi occhi ti guardò così attentamente che risvegliò nel tuo cuore il dio Amore. Se soffrire ti è duro, è a lui che ti devi raccomandare.”
[Nell’ultima strofa o congedo, il poeta si rivolge alla ballata chiedendole di fargli da messaggero
O piccola mia ballata, recati a Tolosa ed entra furtivamente nella chiesa di Notre-Dame de la Daurade [probabilmente quella in cui il Cavalcanti vide la Manetta. Nel Medioevo, L’incontro del poeta con la donna che suscita in lui un sentimento amoroso, era un topos letterario: è così che Dante incontra Beatrice nella chiesa di Santa Maria de’Cerchi e Petrarca vede Laura per la prima volta nella chiesa di Santa Chiara ad Avignone] e qui invoca di essere portata, per cortesia, da alcune donne davanti a colei che ho citato prima e se essa ti accetta, dille con voce sommessa: “Mi presento al vostro cospetto per ottenere pietà”
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del componimento "Incontro con le Contadinelle"?
- Come reagiscono le contadinelle alla vista del poeta ferito d'amore?
- Cosa ricorda il poeta riguardo al suo soggiorno a Tolosa?
- Qual è il messaggio che il poeta vuole inviare attraverso la ballata?
- Qual è lo stile letterario utilizzato nel componimento e come si manifesta?
Il tema principale è l'amore e la ferita emotiva che il poeta ha subito a Tolosa, espressa attraverso l'incontro con due contadinelle che rappresentano la chiave di accesso a virtù nobili e gentili.
Una delle contadinelle ride, notando come l'amore abbia conquistato il poeta, mentre l'altra, compassionevole, riconosce la potenza degli occhi che hanno ferito il poeta.
Il poeta ricorda di aver visto una donna chiamata Mandetta, la cui visione lo colpì profondamente, lasciando una ferita d'amore nel suo cuore.
Il poeta chiede alla ballata di recarsi a Tolosa e di presentarsi davanti alla donna amata per ottenere pietà, fungendo da messaggero del suo sentimento amoroso.
Il componimento utilizza lo stile dello Stilnovo, caratterizzato da un linguaggio elevato e drammatico, alternato a toni ingenui e spontanei delle contadinelle, creando un mix di lacrime e sorrisi.