Concetti Chiave
- Cecco Angiolieri è un esponente della poesia comico-parodica, una corrente diversa dal Dolce Stil Novo.
- Le poesie di Angiolieri riflettono la sua vita tra taverne, gioco e amori sensuali, e l'avarizia del padre.
- In "S’i’ fosse fuoco", il poeta esprime rabbia contro le difficoltà del mondo, personificando elementi distruttivi.
- Il componimento presenta un cambiamento di tono, con Angiolieri che preferisce le donne giovani e belle.
- La poesia comico-parodica affronta temi concreti e difficili, a differenza dell'amore angelico del Dolce Stil Novo.
S’i’ fosse fuoco arderei ‘l mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;
s’i’ fosse papa, allor serei giocondo,
ché tutti cristïani imbrigarei
s’i’ fosse ‘mperator, ben lo farei?
A tutti tagliarei lo capo a tondo.
S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre;
s’i’ fosse vita, non starei con lui:
similmente faria da mi’ madre,
S’i’ fosse Cecco, com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le zoppe e vecchie lasserei altrui.
Tre cose solamente m’ènno in grado,
le quali posso non ben ben fornire,
cioè la donna, la taverna e ’l dado:
queste mi fanno ’l cuor lieto sentire.
Ma sì·mme le convene usar di rado,
ché la mie borsa mi mett’ al mentire;
e quando mi sovien, tutto mi sbrado,
ch’i’ perdo per moneta ’l mie disire.
E dico: «Dato li sia d’una lancia!»,
ciò a mi’ padre, che·mmi tien sì magro,
che tornare’ senza logro di Francia.
Ché fora a tôrli un dinar[o] più agro,
la man di Pasqua che·ssi dà la mancia,
che far pigliar la gru ad un bozzagro.
Indice
Spiegazione e analisi
La poesia di Cecco Angiolieri
Cecco Angiolieri è uno dei maggiori esponenti di una corrente poetica che si sviluppa parallelamente al Dolce Stil Novo: La poesia comico-parodica.
Questa corrente poetica presenta aspetti molto diversi rispetto al dolce Stil Novo.Temi e stile di Angiolieri
Nelle sue poesie, Cecco Angiolieri parla della sua vita, spesa nelle taverne, nel gioco e con le donne, e tratta argomenti come l’amore sensuale per una donna plebea e l’avarizia del padre.
Due dei suoi componimenti che ci permettono di capire maggiormente il suo modo di pensare e di vedere la vita sono “S’i’ fosse fuoco” e “Tre cose solamente m’ènno in grado”.
Analisi di 'S’i’ fosse fuoco'
In “S’i’ fosse fuoco”, il poeta si sfoga contro tutte le brutture del mondo che gli hanno reso la vita difficile.
All’inizio del componimento il poeta si dimostra aggressivo e violento, e immagina di personificare diverse cose, vento, acqua, fuoco, che di per sé sono elementi dalle potenzialità distruttive, e immagina anche di personificare Dio e le figure più importanti della società in quel periodo: il Papa e l’imperatore.
Il poeta si accanisce particolarmente nei confronti dei suoi genitori, che reputa i maggiori responsabili delle sue difficoltà. Addirittura nella poesia il poeta immagina di personificare la morte, per togliere la vita proprio a sua madre e a suo padre.
Nell’ultima terzina il poeta cambia completamente il ritratto di se stesso che aveva fornito all’inizio del componimento, affermando che, se fosse Cecco come realmente è, terrebbe le donne giovani e belle per sé e lascerebbe quelle brutte agli altri.
Infatti la poesia comico-parodica tratta solo i valori più superficiali dell’amore, come il piacere fisico e sessuale, ed anche la figura della donna viene modificata, infatti l’immagine della dama cortese e dispensatrice di salvezza è sostituita con una figura più semplice e meno raffinata della donna.
In “Tre cose solamente m’ènno in grado” il poeta afferma che le uniche cose capaci di fargli provare piacere sono la taverna, il gioco e le donne. Egli dice che solo di rado può soddisfare questi piaceri, incolpando di ciò il padre, secondo lui, troppo avaro. Infatti il poeta afferma di essere talmente magro, che se andasse in Francia a piedi non potrebbe nemmeno dimagrire, e che a Pasqua, quando solitamente si regalano dei soldi, lui non riceve niente.
Contrasti tra Dolce Stil Novo e poesia comico-parodica
Una differenza fondamentale tra il Dolce Stil Novo e la poesia comico-parodica è che, mentre gli Stilnovisti scrivevano poesie esclusivamente sul tema dell’amore, in cui la donna è vista come una figura angelica e dispensatrice di salvezza, i poeti comico-parodici, nelle loro poesie, affrontano argomenti più difficili, come le problematiche della società e le difficoltà quotidiane, proprio come emerge in questo componimento di Cecco Angiolieri, in cui il poeta parla in modo realistico della sua vita e di ciò che la rende così complicata.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia "S’i’ fosse fuoco" di Cecco Angiolieri?
- Come si differenzia la poesia comico-parodica dal Dolce Stil Novo?
- Quali sono le tre cose che danno piacere a Cecco Angiolieri secondo "Tre cose solamente m’ènno in grado"?
- Come viene rappresentata la figura della donna nella poesia comico-parodica di Angiolieri?
- Qual è l'atteggiamento di Cecco Angiolieri verso i suoi genitori nella poesia "S’i’ fosse fuoco"?
Il tema principale è lo sfogo del poeta contro le brutture del mondo e le difficoltà della sua vita, immaginando di personificare elementi distruttivi e figure potenti per esprimere la sua frustrazione.
La poesia comico-parodica affronta temi più realistici e difficili, come le problematiche sociali e quotidiane, mentre il Dolce Stil Novo si concentra sull'amore ideale e la figura angelica della donna.
Le tre cose che danno piacere al poeta sono la taverna, il gioco e le donne, anche se raramente può goderne a causa dell'avarizia del padre.
La figura della donna è rappresentata in modo più semplice e meno raffinato rispetto alla dama cortese del Dolce Stil Novo, focalizzandosi su valori superficiali come il piacere fisico.
L'atteggiamento del poeta è particolarmente critico e aggressivo, immaginando di personificare la morte per togliere la vita ai suoi genitori, che considera responsabili delle sue difficoltà.