Concetti Chiave
- Cecco Angiolieri, nato a Siena intorno al 1260, visse una vita turbolenta che influenzò la sua poetica comico-realistica.
- Il suo canzoniere, intitolato Rime, contiene settantasei sonetti che trattano temi di amore, denaro e critica alla tradizione cortese.
- Il sonetto "S’i’ fosse fuoco" esplora il desiderio di realizzare l'impossibile, rappresentato attraverso la figura retorica dell'adynaton.
- Angiolieri si immagina come un Dio capovolto, con l'intento di distruggere piuttosto che creare, evidenziando la malinconia e l'ironia.
- La struttura del sonetto presenta un andamento martellante, con l'anafora "S’i fosse" ripetuta più volte, conferendo ritmo e intensità.
La Vita di Cecco Angiolieri
Cecco Angiolieri nacque a Siena da una nobile famiglia guelfa intorno al 1260 e morto tra il 1311 e il 1313. Tramite documenti sappiamo che nel 1281, fu costretto a pagare una multa per essersi allontanato dal campo di battaglia durante l’assedio a Maremma; un anno dopo fu condannato perché sorpreso ad aggirarsi per la città dopo il coprifuoco.
In seguito fu bandito da Siena 2 volte: nel 1300 e nel 1303. Inoltre nel 1313 un documento ci descrive la rinuncia da parte dei figli di Cecco all’eredità paterna, in quanto gravata da consistenti debiti. La vita turbolenta e irrequieta quindi sembra coincidere perfettamente con l’immagine che egli offre di sé attraverso la sua produzione poetica.Produzione Poetica e Temi
Il canzoniere di Cecco Angiolieri, denominato genericamente con il titolo di Rime, comprende settantasei sonetti. Accanto al tema dell’amore, egli sviluppa altri motivi tipici della letteratura comico-realistica: il desiderio di denaro, l’odio per i genitori che glielo negano e l’atteggiamento di irrisione nei confronti della tradizione letteraria “cortese”. Un altro tema tipico della produzione di Angiolieri è quello della malinconia, che letteralmente significa “umore nero”. Cecco in questo sonetto si personifica in tutto ciò che è devastante per distruggere tutto e non risparmiare nessuno.
Struttura del Sonetto
Il sonetto offre un tipico esempio di poesia comico-realistica, in quanto in esso cono presenti tutti i temi tipici di questo filone letterario: la ricerca dei beni materiali, la protesta, il desiderio dello scandalo ecc… Tutto il sonetto si fonda sul desiderio di ottenere cose impossibili: divenire fuoco, acqua, Dio, papa ecc… Emerge inoltre un altro elemento tematico: l’immaginarsi come un Dio capovolto, che invece di creare, distrugge le forze vitali. Il sonetto è caratterizzato da: un’identica struttura nei primi 10 versi; l’articolazione delle frasi mediante la tecnica dell’adynaton, figura retorica per la quale si esprime il desiderio di ottenere un qualcosa di impossibile e infine l’andamento martellante, riscontrato nell’anafora : “S’i fosse”, presente 4 volte nella prima quartina, 2 nella seconda quartina e nella prima terzina e una nella 2 terzina.
Domande da interrogazione
- Chi era Cecco Angiolieri e quale fu il suo stile di vita?
- Quali sono i temi principali della produzione poetica di Cecco Angiolieri?
- Qual è la struttura tipica del sonetto di Cecco Angiolieri?
Cecco Angiolieri era un poeta nato a Siena intorno al 1260, noto per la sua vita turbolenta e irrequieta, che rifletteva nei suoi scritti. Fu multato e bandito da Siena più volte e i suoi figli rinunciarono alla sua eredità a causa dei debiti.
I temi principali includono l'amore, il desiderio di denaro, l'odio verso i genitori, l'ironia verso la tradizione cortese e la malinconia. La sua poesia è caratterizzata da un tono comico-realistico.
Il sonetto di Angiolieri è caratterizzato da una struttura uniforme nei primi 10 versi, l'uso dell'adynaton per esprimere desideri impossibili, e un ritmo martellante con l'anafora "S'i fosse".