Concetti Chiave
- Il Cantico di Frate Sole esalta la bellezza interiore dell'uomo, fondata sull'amore e il perdono, in contrasto con l'ideale classico di bellezza fisica.
- Nel Medioevo, il dolore è visto come un mezzo per esprimere l'amore più puro, con la morte considerata un passaggio verso la felicità eterna.
- Francesco d'Assisi promuove il "servire" come un atto di umiltà verso Dio, rivolto anche ai più malvagi come espressione dell'amore divino.
- I movimenti francescani si dividono in conventuali, più moderati, e spirituali, fedeli alla povertà assoluta, con tensioni interne e persecuzioni.
- Nel Medioevo si sviluppano ascetismo, rifiuto dei beni materiali, e misticismo, ricerca di Dio attraverso l'estasi, con San Bonaventura e San Tommaso d'Aquino come esponenti chiave.
Cantico di Frate Sole : secondo un’altra interpretazione II e III parte sono strettamente collegate con la prima in quanto viene esaltata la bellezza dell’uomo secondo il punto di vista di Francesco. Questa bellezza non consiste nella bellezza fisica, ma nella capacità di saper amare nel perdono ( = dono d’amore), raggiungendo così la perfezione interiore.
La capacità di amare si può raggiungere con l’aiuto di Dio.
Nota bene : si coglie profondamente la differenza tra Medioevo ed età classica:
- I classici intendono la bellezza come simmetria, armonia di tutte le parti fisiche. L’armonia corpo-anima è frutto di un’intelligenza sana; se una persona è sana è anche buona.
Secondo i classici la morte priva della bellezza della vita (es. Enea nell’aldilà trova tutte ombre, anche Didone perde la sua bellezza).
- Il Medioevo ha raccolto il lebbroso che è in noi. Il dolore rende ugualmente bella la vita perché è proprio nel dolore che si può manifestare l’amore nelle sue forme più alte.
L’uomo ideale sopporta grandi tribolazioni per amore di Dio e riceverà felicità eterna.
Inno alla morte e avvertimento
Nelle strofe del Cantico si riscontra un inno alla morte intesa come sorella che ci permette di passare alla vita felice per sempre, al premio.
Chi invece muore nel peccato, è dannato per sempre e subisce un passaggio pieno di pericoli.
Francesco non vuole fare una minaccia, ma solo un avvertimento a cambiare modo di vivere.
Il Cantico rappresenta una lezione del Vangelo destinata a tutti i fedeli, anche agli incolti; c’è un invito a lodare e a seguire il Signore.
Francesco riutilizza la parola “servire”, un verbo tipico della società feudale.
Ma il servire è rivolto a Dio, si fa per un motivo così alto che nessun servizio può essere pesante, è una grande dimostrazione di umiltà; nell’amare gli altri non c’è umiliazione perché si è nell’ottica di amore infinito di Dio; più una persona è cattiva e più è da amare.
Valori comuni dei francescani : povertà, castità, obbedienza a Chiesa e Papa.
I critici nei confronti del Papa sono dichiarati eretici sia per motivi teologici, sia per motivi politico-sociali.
Tra 1200 fino a metà del 1300 -> molte eresie : gruppi di fedeli si distaccano dalla Chiesa e vengono giudicati eretici.
Pataria : esempio di eresia; i patarini partono dal rifiuto delle ricchezze, ma accentuano ribellioni distruttive contro i ricchi, quindi ribellioni politiche e sociali.
I movimenti francescani
Contrasti tra ordini francescani
Tra i frati ci sono contrasti perché molti cercano di limitare il rigore imposto da Francesco, altri lo vogliono seguire.
Nascono due ordini:
- Ordine dei frati conventuali : vogliono mitigare la regola del frate, la povertà deve essere del singolo frate, ma non del convento. Accettano beni ed eredità.
Grazie alle donazioni raccolte hanno fatto costruire la basilica di San Francesco ad Assisi.
- Ordine dei frati spirituali : ritengono offensivo l’atteggiamento dei conventuali, sono mendicanti itineranti, vivono di povertà ed elemosina.
Appaiono critici verso la curia, dapprima sono accettati, ma poi sono scomunicati dal papato come eretici.
Per un certo periodo vengono anche perseguitati.
Gioacchino del Fiore : frate spirituale, predica la fine del mondo nel 1960, scomunicato e poi riabilitato.
Divisione della storia in tre periodi:
1° Età del Padre, da Adamo ed Eva fino alla nascita di Gesù
2° Età del Figlio fino al cataclisma del 1260
3° Età dello Spirito Santo dal 1260 : i buoni sono separati dai cattivi, tutti si devono pentire.
I seguaci di Gioacchino, i gioacchinidi, lasciano lavoro, famiglia, impegni per i movimenti penitenziari, gran parte di questi in Umbria.
Movimento da Perugia : Lungo cammino accompagnato da preghiere e canti. I penitenti sono guidati da Raniero Fasani, un ex mercante. Questo è un movimento flagellante, parte da Perugia verso la fine dell’inverno e termina a Bologna alla fine dell’estate (1260).
Laudari = raccolte di poesie in volgare cantate dai movimenti penitenziari.
Quelle scritte..
- A Oriente del Tevere : laude dolorose, incentrate su passione e morte di Gesù.
- A Occidente del Tevere : laude più serene, incentrate sulla natività di Gesù, celebrano la virtù della Vergine Maria
Perché? Secondo Giacomo Benedetti per motivi geografici e politici:
- A Oriente del Tevere: popolazione povera e sottoposta ai feudatari longobardi
- A Occidente del Tevere: rinascita economica dopo il 1000, comuni ricchi con migliore classe mercantile. Molti si mettono in marcia per la predicazione -> la ricchezza porta a maggior bisogno di perdono.
Sul finire del ‘300:
- Matteo da Acquasparta, capo dei conventuali. Appartenente alla famiglia di Bencivenga, cugino del papa Bonifacio Ottavo.
- Umbertino da Casale, capo degli spirituali, tra i due non scorre buon sangue.
Si sviluppano due correnti :
- Ascetismo : Atteggiamento di rifiuto dei beni mondani per avvicinarsi spiritualmente a Dio.
- Misticismo : atteggiamento di chi cerca di raggiungere Dio ed arrivare ad una spiritualità più pura e alta senza la ragione come mezzo. Si basa su intuizione ed estasi.
L’esponente più illustre è San Bonaventura da Bagnoregio. Afferma che la conoscenza di Dio avviene attraverso la pura fede, oltre la ragione. Si distacca anche dalla percezione sensoriale.
Nasce la filosofia scolastica: San Tommaso d’Aquino è l’esponente più illustre. Afferma che la ragione insieme alla fede conduce alla scoperta di Dio.
San Francesco dimostra la sua scelta di vita ascetica spogliandosi dei suoi beni, ma anche mistica, infatti attraverso l’estasi riesce a distaccarsi dal mondo -> Levitazione ( risultato di una vita ascetica e mistica)
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione della bellezza secondo Francesco nel "Cantico di Frate Sole"?
- Come viene vista la morte nel "Cantico di Frate Sole"?
- Quali sono le differenze tra i due ordini francescani menzionati nel testo?
- Chi era Gioacchino del Fiore e quale era la sua visione della storia?
- Quali sono le due correnti spirituali sviluppate nel contesto francescano e chi sono i loro esponenti principali?
La bellezza, secondo Francesco, non è fisica ma risiede nella capacità di amare e perdonare, raggiungendo così la perfezione interiore.
La morte è vista come una sorella che permette il passaggio alla vita eterna e felice, un avvertimento a vivere secondo i precetti del Vangelo.
L'Ordine dei frati conventuali accetta beni ed eredità, mentre l'Ordine dei frati spirituali vive di povertà ed elemosina, criticando l'atteggiamento dei conventuali.
Gioacchino del Fiore era un frate spirituale che predicava la divisione della storia in tre periodi, culminando con l'Età dello Spirito Santo, dove i buoni sarebbero separati dai cattivi.
Le due correnti sono l'ascetismo, rappresentato da San Francesco, e il misticismo, con San Bonaventura da Bagnoregio come esponente principale.