Concetti Chiave
- L'amor cortese nasce nel XII secolo tra i trovatori provenzali e si diffonde nella letteratura del nord della Francia, enfatizzando l'amore come principio nobilitante.
- Le corti d'amore, fondate da dame come Eleonora d'Aquitania, promuovono un codice cavalleresco che richiede nobiltà e dedizione assoluta alla dama.
- Il Dolce Stil Novo, sviluppato nel XIII secolo, rappresenta un'evoluzione poetica italiana, enfatizzando l'uso di metafore e simbolismi con un linguaggio aulico.
- Nello Stil Novo, la donna è vista come un angelo mediatrice tra uomo e Dio, capace di elevare l'animo maschile attraverso la sua presenza divina.
- Principali esponenti dello Stil Novo includono Dante e Guido Cavalcanti, con una cerchia di intellettuali che rivendicano una poetica basata su conoscenze scientifiche e teologiche.
Indice
Origini dell'amor cortese
La lirica d’amor cortese apparve per la prima volta, nel corso del XII sec, nelle liriche dei trovatori provenzali, per poi affermarsi con successo nella letteratura in lingua d'oil del nord della Francia.
Quanto più la vita cavalleresco-cortese si viene ingentilendo, tanto più viene maturando il nuovo ideale dell'amore. L'amore è sentito come un superiore principio che educa e affina l'anima, come stimolo alla perfezione dell'uomo, come fonte di ogni bontà e bellezza.Corti d'amore e codici cavallereschi
Nel XII secolo si formano nell'"entourage" di alcuni grandi dame, come Eleonora d'Aquitania o di sua figlia, la contessa Maria di Champagne, dei circoli mondani chiamati "les cours d'amour", cioè le corti d'amore, nelle quali si discutono minuziosamente e in modo raffinato gli argomenti riguardanti i sentimenti e la poesia. E' da queste corti che nasce quel codice dell'amore cavalleresco che impone al giovane nobile di compiere molto imprese per l'onore della sua doma e soprattutto di dedicarle una obbedienza assoluta.
Norme dell'amor cortese
Nel "De honeste amandi" di Andrea Cappellano troviamo le norme e i canoni dell'amor cortese. L'amore di cui Andrea Cappellano parla è quello extra-matrimoniale, potenzialmente adultero, quale può conoscere e svilupparsi in una società ricca di agi, raffinata, colta e dedita ai piaceri.
Il Dolce Stil Novo
è un importante movimento poetico italiano che si è sviluppato nel tredicesimo secolo. Corrente che segna l'inizio del secolo, il Dolce stil novo influenzerà parte della poesia italiana fino a Petrarca: diviene guida infatti di una profonda ricerca verso un'espressione raffinata e nobile dei propri pensieri, staccando la lingua dal volgare, portando la tradizione letteraria italiana verso l'ideale di un gusto ricercato e aulico. A confronto con le tendenze precedenti, come la scuola guittoniana o più in generale la lirica toscana, la poetica stilnovista acquista un carattere qualitativo e intellettuale più elevato: il regolare uso di metafore e simbolismi, così come i duplici significati delle parole.Nasce a Bologna e completa il suo sviluppo a Firenze, città d'origine di quasi tutti i componenti del movimento stilnovistico, escludendo Cino da Pistoia e lo stesso Guinizelli. Il manifesto di questa nuova corrente poetica è la canzone di Guinizelli "Al cor gentil rempaira sempre amore" in questo componimento egli esplicita le caratteristiche della donna intesa dagli stilnovisti che poi sarà l'elemento attorno al quale girerà tutta la poesia stilnovista. La figura femminile evolve verso la figura donna-angelo, intermediaria tra uomo e Dio, capace di sublimare il desiderio maschile purché l'uomo possegga un cuore gentile, cioè nobile d'animo; amore e cuore gentile finiscono così con l'identificarsi totalmente. Questa teoria, avvalorata nel componimento da molteplici sillogismi, rimarrà la base della poesia di Dante e di coloro che fecero parte dello Stil Novo, di generazione successiva, che vedranno in Guinizelli e Alighieri i loro maestri. La corrente del "Dolce Stil Novo" segue e contrasta, grazie ad un approccio e ad una visione dell'amore del tutto innovativi, la precedente corrente letteraria dell' "amor cortese". Questa corrente infatti introduce nei testi riferimenti filosofici o morali o religiosi, tanto che autori contemporanei (Orbicciani ad esempio) si lamentarono della oscurità delle poesie.
La donna angelo nello Stil Novo
L'amore:Si afferma un nuovo concetto di amore, e quindi un nuovo concetto di donna, vista ora come donna angelo: la donna, nella visione stilnovistica, ha la straordinaria virtù di nobilitare l'animo dell'uomo e di fare da tramite fra questo e Dio, che inizia attraverso lo scambio d'un occhiata fugace. Per questo nella canzone "Al cor gentil rempaira sempre amore", Guido Guinizelli immagina di doversi giustificare di fronte al Sommo Fattore che lo interroga sul motivo per cui indirizzò ad un essere umano le lodi e l'amore che a Lui solo convengono; a tali domande egli risponde con le seguenti parole: "Tenne d'angel sembianza / che fosse del tuo regno; / non me fu fallo, s'in lei posi amanza" (vv. 57-60). Questi ultimi tre versi esprimono il seguente concetto: "aveva l'aspetto (semblanza) di un angelo che appartenesse al tuo regno, non feci peccato (non me fu fallo) se posi in lei il mio amore (amanza).
Innovazioni stilistiche dello Stil Novo
Lo Stile:Novità dell'esperienza poetica dello "Stil Novo" risiede nella contestazione della poesia precedente, nell'affermazione di una nuova concezione dell'amore e, soprattutto, in una nuova concezione stilistica. In particolare, gli stilnovisti si distinguono per un atteggiamento decisamente polemico nei confronti della poesia di Guittone d'Arezzo. Rispetto ai canoni guittoniani di un raffinatissimo e difficile trobar clus, caratterizzato da oscurità e da ardue sperimentazioni stilistiche, lo Stilnovo rinnova il concetto di trobar leu, fondando uno stile poetico caratterizzato da rime dolci e piane, segnate da una profonda cantabilità del verso.
Principali esponenti dello Stil Novo
Autori:I principali esponenti di questa corrente letteraria sono quasi tutti toscani, e sono: Dante Alighieri, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Cino da Pistoia, Dino Frescobaldi e infine Guido Guinizelli, considerato il padre del movimento. Di questi Dante e Cavalcanti hanno dato il maggior contributo, mentre Cino da Pistoia svolse l'importante ruolo di mediatore tra lo Stil Novo ed il primo Umanesimo, tanto che nelle sue poesie si notano i primi tratti dell'antropocentrismo. Questi poeti appartenevano ad una cerchia ristretta di intellettuali, che di fatto costituivano un'aristocrazia, non di sangue, ma di nobiltà d'animo: essi erano contraddistinti da un'aristocrazia culturale e spirituale. Erano tutti molto eruditi, e appartenevano all'alta borghesia universitaria. Il pubblico a cui si rivolgono è una stretta cerchia di eletti, capaci di comprendere le loro produzioni: l'istruzione retorica, infatti, non era più sufficiente a comprendere appieno tali poesie. Fortemente radicata in questi autori è la concezione che per produrre poesie d'amore siano necessarie conoscenze scientifiche e teologiche: da qui il disprezzo verso i guittoniani, non sempre dotati di tali conoscenze.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini dell'amor cortese?
- Cosa sono le corti d'amore e quale ruolo hanno avuto?
- Quali sono le norme dell'amor cortese secondo Andrea Cappellano?
- Qual è il concetto di donna nello Stil Novo?
- Chi sono i principali esponenti dello Stil Novo?
L'amor cortese ha origine nel XII secolo con le liriche dei trovatori provenzali e si afferma nella letteratura del nord della Francia, evolvendo come un ideale che affina l'anima e stimola la perfezione dell'uomo.
Le corti d'amore, formatesi nel XII secolo attorno a dame come Eleonora d'Aquitania, erano circoli mondani dove si discutevano i sentimenti e la poesia, contribuendo alla nascita del codice dell'amore cavalleresco.
Nel "De honeste amandi", Andrea Cappellano descrive l'amor cortese come un amore extra-matrimoniale, potenzialmente adultero, che si sviluppa in una società raffinata e dedita ai piaceri.
Nello Stil Novo, la donna è vista come un angelo che nobilita l'animo dell'uomo e funge da tramite tra l'uomo e Dio, come espresso nella canzone di Guido Guinizelli "Al cor gentil rempaira sempre amore".
I principali esponenti dello Stil Novo sono Dante Alighieri, Guido Cavalcanti, Lapo Gianni, Gianni Alfani, Cino da Pistoia, Dino Frescobaldi e Guido Guinizelli, con Dante e Cavalcanti che hanno dato il maggior contributo.