Concetti Chiave
- Bembo propone una lingua letteraria basata sul fiorentino, mentre Castiglione e Trissino offrono modelli alternativi non toscani.
- Castiglione suggerisce una lingua cortigiana, aperta a termini stranieri e regionali, legando lingua e società in un nuovo canone letterario.
- Trissino, ispirato da Dante, propone una lingua comune italiana, suscitando reazioni come quella di Machiavelli in difesa del fiorentino.
- La proposta di Bembo si focalizza sulla scrittura e le norme grammaticali, influenzando la letteratura e la codificazione dei generi letterari.
- Il Cinquecento vede il superamento della semplice bipartizione dei generi letterari con l'emergere di nuove forme come il poema cavalleresco e il melodramma.
Indice
Modelli linguistici alternativi
Il modello proposto da Bembo di una lingua letteraria fondata sul fiorentino non è l’unico teorizzato in questi anni. In area non toscana, infatti, furono elaborati modelli alternativi. Tra questi particolarmente rilevanti sono quelli avanzati da Baldassare Castiglione e da Gian Giorgio Trissino:
Proposte di Castiglione e Trissino
1) il primo, all’interno di una divagazione del libro I del Cortegiano (1528), propone una lingua più vicina all’uso vivo, capace di superare i limiti dei singoli ambiti regionali, attingendo alle consuetudini linguistiche della vasta rete delle corti italiane. Si tratta di un modello aperto anche a termini stranieri (specie francesi e spagnoli) e forme regionali. Questa proposta di lingua cortigiana si fonda sulla visione di un nesso indissolubile tra lingua e società, e trasferisce sul piano linguistico una salda fusione di vita e letteratura. Si prefigura inoltre un più ampio canone letterario di riferimento, che, rompendo l’egemonia dei modelli toscani del Trecento, include anche la più autorevole tradizione letteraria quattrocentesca;
2) Gian Giorgio Trissino (1478-1550), vicentino, muovendo dalla riscoperta e riproposta del De vulgari eloquentia dantesco, nega la fiorentinità della lingua letteraria e avanza una proposta di lingua comune, aperta a forme provenienti da diversi contesti linguistici della Penisola. Questa tesi di Trissino suscita, tra le altre, la reazione anche di Machiavelli, che nel suo Discorso intorno alla nostra lingua, composto probabilmente entro la fine del 1524, prende posizione in difesa del fiorentino.
Successo della proposta bembiana
Rispetto a queste alternative la proposta di Bembo ha il vantaggio di indicare dei modelli stabiliti sulla base del primato della scrittura e di una norma grammaticale derivata da modelli letterari, anziché sull’uso. A consolidarne il successo contribuiranno poi le prime grammatiche della lingua italiana. Il successo della proposta linguistica bembiana incide significativamente non solo sull’evoluzione linguistica e stilistica della letteratura italiana, ma anche sulla classificazione e definizione rigorosa dei generi letterari, che si impone, nella prima metà del Cinquecento, accompagnata dalla riscoperta di un testo fondamentale quale la Poetica di Aristotele. In questo contesto, viene superata la bipartizione originaria fra azione drammatica e narrativa, in favore di una tripartizione fra epica, drammatica e lirica. Ai vecchi generi letterari, inoltre, si aggiungono generi nuovi, come il poema cavalleresco, il melodramma, il dramma pastorale, la tragicommedia ecc.
Domande da interrogazione
- Quali sono le proposte linguistiche alternative a quella di Bembo?
- Come si differenzia la proposta di Castiglione rispetto a quella di Trissino?
- Perché la proposta bembiana ha avuto successo rispetto alle alternative?
Baldassare Castiglione propone una lingua cortigiana aperta a termini stranieri e forme regionali, mentre Gian Giorgio Trissino avanza l'idea di una lingua comune basata su diversi contesti linguistici italiani.
Castiglione propone una lingua che attinge alle consuetudini delle corti italiane, includendo termini stranieri, mentre Trissino nega la fiorentinità della lingua letteraria e propone una lingua comune aperta a diverse influenze regionali.
La proposta di Bembo ha avuto successo perché si basa su modelli letterari e norme grammaticali consolidate, influenzando l'evoluzione linguistica e stilistica della letteratura italiana e la classificazione dei generi letterari.