Concetti Chiave
- L'umanesimo volgare si ispira a Petrarca per la poesia e Boccaccio per la prosa, con figure come Pietro Bembo che promuovono questo modello.
- La Chiesa e i principi fungono da mecenati per artisti e letterati, sostenendo economicamente la produzione culturale.
- Le case editrici emergono nel periodo, con figure come Aldo Manuzio e il correttore di bozze che mirano a migliorare la qualità del linguaggio.
- Il "Cortegiano" di Baldassarre Castiglione esplora il comportamento ideale del cortigiano, sottolineando l'importanza delle doti morali e sociali.
- Il "Galateo" di Giovanni della Casa si concentra sulle buone maniere e sull'eleganza del linguaggio, enfatizzando l'apparenza esteriore.
Indice
L'Umanesimo Volgare e i Mecenati
Come per l'umanesimo classico, vennero usati Virgilio per la poesia e Cicerone per la prosa, per l'umanesimo volgare troviamo Petrarca e Boccaccio.
I nuovi letterati hanno dei legami con il principe, anche economicamente. Anche la Chiesa assume la forma di mecenati, hanno interesse per gli artisti, vengono pagati dalla chiesa per produrre opere religiose.
Questa ferie di chierici sopravviverà fino a settecento, prendevano i quattro ordini minori ma non avevano l'obbligo di non sposarsi. Nascono le case editrici, Aldo Manuzio editore; c'è un'altra figura di letterato, il correttori di bozze, cerca anche di rendere migliore il linguaggio secondo la sua opinione. Pietro Bembo, Castiglione, Giovanni della Casa.
Pietro Bembo e l'Uso del Volgare
Pietro Bembo: diceva che bisognava prendere come esempio Cicerone per la prosa e Virgilio per la poesia, per quanto riguarda l'umanesimo classico, e quello volgare Petrarca per la poesia e Boccaccio per la prosa. Era cardinale da Papa Paolo III Farnese, dopo qualche anno che si era trasferito a Roma morì.
Scrisse diverse opere: le rime, mi asolani, le prose della volgar lingua. Libro presentato sotto forma di dialogo (c'è Giuliano de Medici). Parla dell'uso del latino, poi di come deve essere usato il volgare, per scrivere bene parlare bene, e si dimostra che il Toscano è la miglior lingua. Dice che Dante non deve essere imitato, mentre Petrarca per la poesia e Boccaccio per la prosa, se si vuole scrivere in volgare, ma in modo corretto. L'ultima parte del libro è dedicata alla grammatica, molto più chiara delle altre.
Baldassarre Castiglione e il Cortegiano
Baldassarre Castiglione: scrisse il "cortegiano", prese i voti. Un libro in forma di dialogo, questi personaggi che si riuniscono tra di loro e dibattono su che cosa debba fare un uomo per formarsi sia dentro che fuori esteticamente, per essere un buon cortigiano. Dalle regole di comportamento, poi non essendo toscano, voler imparare il fiorentino per forza, non è necessario, E non deve trovarsi in imbarazzo e non deve mettere in imbarazzo.
Giovanni della Casa e il Galateo
Giovanni della Casa. "Galateo" Dedicato al vescovo Galeazzo Florimonte, è un libro di buone maniere. Non bisogna interrompere gli sta parlando ecc..., il linguaggio deve essere elegante raffinato, scegliendo le parole più belle, più rare, quelle che sono meglio. La dote più grande per lui è la dispersione, è il sapersi accomodare…
Divisione dei Generi Letterari nel 1500
Castiglione insiste sulle doti di carattere morale, per lui l'attacco esteriore rispecchia quello interiore, invece per della casa la sola cosa importante l'aspetto esteriore non importa se non è piacevole interiormente.
Nel 1500 nasce la divisione dei generi letterari, mentre nel medioevo non c'era.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali autori e opere dell'Umanesimo Volgare?
- Qual è il contributo di Pietro Bembo all'uso del volgare?
- Di cosa tratta "Il Cortegiano" di Baldassarre Castiglione?
- Qual è il tema principale del "Galateo" di Giovanni della Casa?
Gli autori principali dell'Umanesimo Volgare sono Petrarca e Boccaccio, con opere che servono da modello per la poesia e la prosa volgare, rispettivamente.
Pietro Bembo ha sostenuto l'uso del volgare, prendendo come esempio Petrarca per la poesia e Boccaccio per la prosa, e ha scritto opere come "Le prose della volgar lingua" per promuovere il toscano come miglior lingua.
"Il Cortegiano" di Baldassarre Castiglione è un dialogo che discute le qualità necessarie per essere un buon cortigiano, enfatizzando sia l'aspetto esteriore che le doti morali.
Il "Galateo" di Giovanni della Casa è un libro di buone maniere che sottolinea l'importanza di un linguaggio elegante e raffinato e di comportamenti appropriati.