AlexVolpe
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Concetti Chiave

  • Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888 e si trasferisce a Parigi nel 1912, dove entra in contatto con esponenti culturali come Apollinaire e Valéry.
  • La sua esperienza al fronte durante la Prima Guerra Mondiale ispira la raccolta "Il Porto Sepolto", mentre la perdita del fratello e del figlio dà vita a "Il Dolore".
  • La poetica di Ungaretti si caratterizza per l'essenzialità e il legame con la biografia personale, esplorando il silenzio e l'uso semantico dello spazio bianco.
  • "Il Porto Sepolto" simboleggia il mistero e l'interiorità che il poeta cerca di portare alla luce attraverso la poesia, un processo di scavo interiore alla ricerca della verità.
  • La poesia "I Fiumi" rappresenta un viaggio attraverso i ricordi associati ai fiumi della vita di Ungaretti, riflettendo sulla sua identità e memoria.
In questo appunto di italiano viene riportato una sintetica biografia di Giuseppe Ungaretti con analisi degli eventi principali della sua vita, la sua poetica e le sue opere letterarie principali, tra cui si ricorda “Il Porto Sepolto” da l'Allegria, “Veglia” da l'Allegria, “I Fiumi” da l'Allegria, “Commiato” da l'Allegria, chiudendo la sezione del “Il Porto Sepolto”. "Non gridate più” da Il Dolore. Si riportano anche i testi di queste celebri poesie scritte dal grande intellettuale nato ad Alessandria d'Egitto nel 1888.
Ungaretti, Giuseppe - Vita e opere principali articolo

Indice

  1. Biografia breve del poeta Giuseppe Ungaretti
  2. La poetica di Giuseppe Ungaretti: essenzialità e profondità dell’animo umano
  3. “Il Porto Sepolto” - Analisi della raccolta di Giuseppe Ungaretti
  4. “Veglia” - Analisi della lirica contenuta nella raccolta Allegria
  5. “I Fiumi” - Analisi della lirica contenuta nella raccolta Allegria
  6. “Commiato” da l'Allegria (chiude la sezione del “Il Porto Sepolto”)
  7. “Non gridate più” analisi della lirica contenuta nella raccolta Il Dolore

Biografia breve del poeta Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti

nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888.

Era molto attratto da Leopardi e soprattutto Mallarmè (simbolismo). Nel 1912 si trasferisce a Parigi dove entra in contatto con gli artisti della capitale: Apollinaire, Valéry e Bergson. Nel 1914 va a Milano e arruolatosi come volontario, viene mandato l'anno dopo al fronte sul Carso. Da questa esperienza di guerra nasce la raccolta “Il Porto Sepolto”. Nel 1921 si trasferisce a Roma e nel 1936 pubblica il “Sentimento del Tempo”. Va poi in Sud America dove insegna letteratura italiana all'Università di San Paolo. Muoiono il fratello e il figlio; questi eventi daranno vita alla raccolta “Il Dolore” pubblicato nel 1947.
Tornato a Roma viene nominato professore di letteratura moderna e contemporanea e nel 1950 pubblica “La Terra Promessa”. Nel 1970 riceve il premio di poesia dell'Università di Oklahoma. Muore lo stesso anno a Milano.

La poetica di Giuseppe Ungaretti: essenzialità e profondità dell’animo umano

C'è un legame tra vita e poesia di Giuseppe Ungaretti. I suoi soggetti poetici infatti sono strettamente legati alla sua biografia (memoria). La biografia poetica di Ungaretti è solitamente scandita in 3 periodi:

  1. esperienza di guerra nel Carso (Il Porto Sepolto, Allegria di Naufragi(raccolti poi ne l'Allegria);
  2. trasferimento a Roma (Sentimento del Tempo);
  3. morte del fratello e del figlio (Il Dolore).

La poesia di Ungaretti emerge da silenzio. Lo spazio bianco infatti non è più solo un supporto, ma dialoga con le parole, viene semantizzato (richiama il silenzio della trincea, paura). Utilizza molto l'analogia che inserisce collegamenti di significato tra oggetti distinti, dei quali vengono colti rapporti di somiglianza non sempre immediati. Non c'è ridondanza come in D'Annunzio, la punteggiatura è quasi assente. Importanza della parola.

“Il Porto Sepolto” - Analisi della raccolta di Giuseppe Ungaretti

E' un discorso sulla poesia in generale, parla del compito del poeta. Esiste un porto sepolto ad Alessandria (la poesia però è stata scritta sul Carso durante la Grande Guerra), e diventa simbolo del mistero che il poeta cerca di portare alla luce attraverso un processo di scavo interiore alla ricerca della verità racchiusa all'interno dell'uomo. Questa verità però non verrà mai portata completamente in superficie (quel nulla/d'inesauribile segreto) (riprende un po' Rimbaud, sregolatezza di tutti i sensi per arrivare alla verità oscura). La poesia è un dono che il poeta fa all'umanità portando in superficie un segreto che però è un nulla pieno di cose indicibili.
Ungaretti, Giuseppe - Vita e opere principali articolo

“Veglia” - Analisi della lirica contenuta nella raccolta Allegria

Descrive una dura e drammatica situazione di guerra che il poeta ha vissuto. Inizia con una descrizione realistica del compagno morto che penetra nel silenzio del poeta facendo scattare un moto contrario che lo rende attaccato alla vita e aperto all'amore.
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
Cima Quattro il 23 dicembre 1915

“I Fiumi” - Analisi della lirica contenuta nella raccolta Allegria

Ungaretti si trova in una dolina abbracciato ad un albero mutilato che guarda il passaggio delle nubi sulla luna. Ripensa a quando quel giorno si era “immerso” nell'Isonzo, fiume nel quale meglio si è meglio riconosciuto e che raccoglie tutti gli altri fiumi della sua vita: il Serchio (Lucca) fiume dei genitori, il Nilo, fiume della sua infanzia e la Senna, fiume che lo ha visto crescere e diventare uomo.
Cotici, il 16 agosto 1916
Mi tengo a quest’albero mutilato
Abbandonato in questa dolina
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono disteso
In un’urna d’acqua
E come una reliquia
Ho riposato
L’Isonzo scorrendo
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua
Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole
Questo è l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo
Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia
Ma quelle occulte
Mani
Che m’intridono
Mi regalano
La rara
Felicità
Ho ripassato
Le epoche
Della mia vita
Questi sono
I miei fiumi
Questo è il Serchio
Al quale hanno attinto
Duemil’anni forse
Di gente mia campagnola
E mio padre e mia madre.
Questo è il Nilo
Che mi ha visto
Nascere e crescere
E ardere d’inconsapevolezza
Nelle distese pianure
Questa è la Senna
E in quel suo torbido
Mi sono rimescolato
E mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi
Contati nell’Isonzo
Questa è la mia nostalgia
Che in ognuno
Mi traspare
Ora ch’è notte
Che la mia vita mi pare
Una corolla
Di tenebre

“Commiato” da l'Allegria (chiude la sezione del “Il Porto Sepolto”)

Ha la forme della lettera ed è dedicata all'amico Ettore Serra, ufficiale conosciuto in trincea che lo aiutò a pubblicare la sua raccolta d'esordio a Udine “Il Porto Sepolto”. Ungaretti riflette dunque sulla sua vocazione poetica. Riprende “il Porto Sepolto” e l'idea del poeta che si inabissa per riaffiorare e dare vita alla poesia portando la verità. La poesia è far fiorire la parola, è limpida meraviglia (Pascoli) e delirante fermento (difficile dargli forma). La parola fa fiorire il mondo, l'umanità, la propria vita.
Gentile
Ettore Serra
poesia
è il mondo l’umanità
la propria vita
fioriti dalla parola
la limpida meraviglia
di un delirante fermento
Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso

“Non gridate più” analisi della lirica contenuta nella raccolta Il Dolore

Sdegno del poeta di fronte allo scempio della Seconda Guerra mondiale. C'è l'illusione che possa finire se ci si accorge che è una cosa orribile.
Cessate d’uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l’impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principali eventi della vita di Giuseppe Ungaretti che hanno influenzato la sua poetica?
  2. Gli eventi principali includono la sua esperienza di guerra sul Carso, il trasferimento a Roma, e la morte del fratello e del figlio, che hanno ispirato rispettivamente le raccolte "Il Porto Sepolto", "Sentimento del Tempo" e "Il Dolore".

  3. Come si caratterizza la poetica di Giuseppe Ungaretti?
  4. La poetica di Ungaretti è caratterizzata dall'essenzialità e dalla profondità dell'animo umano, con un uso significativo del silenzio e dell'analogia, e una ridotta presenza di punteggiatura.

  5. Qual è il significato simbolico del "Porto Sepolto" nella poetica di Ungaretti?
  6. Il "Porto Sepolto" simboleggia il mistero che il poeta cerca di portare alla luce attraverso un processo di scavo interiore, rappresentando una verità nascosta e inesauribile.

  7. Quali sono i temi principali della poesia "Veglia" di Ungaretti?
  8. "Veglia" descrive una drammatica esperienza di guerra, con un focus sulla morte e il silenzio, che provoca nel poeta un attaccamento alla vita e un'apertura all'amore.

  9. Cosa esprime Ungaretti nella poesia "Non gridate più"?
  10. Nella poesia "Non gridate più", Ungaretti esprime sdegno per la Seconda Guerra Mondiale, sottolineando l'orrore del conflitto e l'illusione che possa finire se si riconosce la sua atrocità.

Domande e risposte

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