Concetti Chiave
- Ermetismo rappresenta una tendenza poetica italiana del '900, caratterizzata da un linguaggio chiuso e magico, ispirato al simbolismo francese e al pensiero di Croce.
- Le tematiche principali dell'Ermetismo includono stati d'animo, solitudine e alienazione, riflettendo un mondo sconvolto da guerre e dittature.
- Giuseppe Ungaretti, nato in Egitto e trasferitosi a Parigi e in Italia, ha vissuto esperienze di guerra che hanno influenzato profondamente la sua poetica.
- Ungaretti utilizza una poetica dell'analogia, con un linguaggio essenziale e sonorità studiate, attribuendo alla poesia una funzione quasi religiosa.
- Le opere "Allegria" e "Il sentimento del tempo" di Ungaretti esprimono attaccamento alla vita e riflessioni religiose, utilizzando un linguaggio scarno e analogico.

Indice
Introduzione: significato di Ermetismo, fonti di ispirazione
Con il nome Ermetismo viene indicata la tendenza di gran parte della poesia italiana nella prima metà del ‘900 (anni 20).
Il termine deriva da Ermete, ci rimanda ai libri ermetici, ai libri di magia dell’età tardo antica, questo viene utilizzato in maniera dispregiativa dal critico Flora. Questo carattere richiama la magia della parola poetica, ma ermeticamente significa anche chiuso; quindi, è una poesia magica ma anche chiusa, riservata alla comprensione di pochi.
La poesia si ispira:
- al simbolismo francese, visto che riprendono la poesia come folgorazione, come un modo per cogliere la segreta esistenza della realtà.
- al pensiero di Croce è dunque una poesia pura, sganciata da ogni rifermento alla realtà contingente, concreta che nasce da un’esperienza interiore.
Ermetismo: tematiche fondamentali e scelte metriche
I temi fondamentali sono gli stati d’animo e i ripiegamenti su sé stesso del poeta. Tuttavia, è differente rispetto alla poesia dell’Ottocento crepuscolare, sviluppano soprattutto il tema della solitudine intesa come sentimento dell’uomo moderno che ha perduto la fede, i valori e non ha più certezze. Il mondo è sconvolto dalle guerre, dalle dittature, è un mondo caratterizzato da idee totalizzanti e oppressive e di questo i poeti ermetici si fanno portavoce La poesia è caratterizzata dall’alienazione, un uomo sa di essersi ridotto a un semplice ingranaggio della società moderna, strumentalizzato per fini più o meni chiari; altro elemento è la frustrazione che caratterizza l’uomo, questa scaturisce dal contrasto tra la realtà banale e deludente e l’ideale di vita che si intuisce ma non riesce a realizzare.
La figura del poeta non è più la stessa, non ha più risposte ai grandi quesiti esistenziali, non è più un poeta vate, esprime solo la condizione dell’’uomo e lo fa privilegiando il linguaggio che è scarno e essenziale in cui la parola assume grande significato.
È una poesia:
- evocativa
- allusiva
- privilegia sinestesie e associazione analogiche.
Troviamo il verso libero ma non manca l’uso dell’endecasillabo sciolto.
I grandi esponenti sono: Ungaretti, Montale, Quasimodo, Luzi, Saba, Sereni Altri grandi esponenti furono Carlo Bo e Gianfranco Contini.
Cenni biografici: vita, situazione familiari, vicissitudini di vita
Nasce ad Alessandria D’Egitto nel 1888 ed era figlio di contadini di origini lucchesi che si trasferirono in Egitto poiché il padre fu assunto come operaio nella costruzione del canale di Suez. Nel 1912 lascia l’Egitto e si trasferisce a Parigi per proseguire gli studi, qui visse momenti importanti per la maturazione della sua poetica, frequenta inoltre pittori come Modigliani e Picasso e intellettuali italiani come Ardengo, Soffici e Papini che fece pubblicare le sue prime opere sulla rivista Acerbo.
Nel 1914 rientra in Italia per partecipare alla campagna interventista, questo in anni giovanili fu un simpatizzante del movimento anarchico ora invece si lega a Mussolini. Combatté come fante dal 1915 al 1917 sul fronte del Carso, durante quest’esperienza bellica egli, davanti agli orrori della guerra, scopre la sua vena poetica. Le poesie nascono infatti dagli orrori e dolori della guerra, composte tra un combattimento e l’altro sembrano brevi riflessioni. Alla fine della prima guerra mondiale torna in Francia con le truppe italiane inviate in soccorso al paese alleato, decide di fermarsi a Parigi e diventa corrispondente per il Popolo D’Italia. In questi anni, sviluppa la sua riflessione su realtà e vita, si dedica alla poesia, scrive una prefazione per la nuova edizione del “Porto sepolto” e aderisce al fascismo non tanto perché ne condivide l’ideologia ma perché ha fiducia nella persona di Mussolini. Rientrato in Italia si stabilisce a Roma con la moglie e vive modestamente grazie ad un impiego al ministero degli esteri, anni in cui egli si afferma come poeta. Negli anni ‘30 Ungaretti affronta una grave crisi interiore che lo riporta alla fede, da lui chiamata la fede dei suoi padri, questa influenzerà la usa opera successiva. Dal 1936 al 1942 si trasferisce a San Paolo in Brasile dove ottiene una cattedra universitaria di lingua e letteratura italiana e purtroppo in questi anni muore il figlio Antonietto di 9 anni (1939), quest’esperienza sconvolse l’esistenza di Ungaretti. Nel 1942 torna in Italia, durante la Seconda guerra mondiale, anche gli orrori di questa guerra lo tormenteranno. A Roma il duce lo fa nominare professore di letteratura italiana. Giuseppe Ungaretti muore nel 1970 a 82 anni a Milano, negli ultimi anni di vita compose opere, saggi, traduzioni, partecipò a conferenze, congressi, presenziò a premi letterari. Nel 1969, un anno primo della sua morte, pubblica una raccolta completa della sua poesia, lasciando un’autobiografia della sua esperienza personale che divenne espressione di valori eterni.
Fu un uomo straordinario in grado di fare tutto e sebbene molto anziano partecipò a trasmissioni radiofoniche e televisive.
Analisi della poetica dell’autore
L’autore sfrutta la poetica dell’analogia, dando molta importanza alla parola, che è:
- essenziale
- assoluta
- carica di tutta una storia
La poesia per il poeta è un miracolo e una folgorazione improvvisa ma necessita di una tecnica raffinata e di uno studio attento della sonorità delle parole. Dal punto di vista metrico si rifà alle forme della tradizione lirica italiana, attribuisce alla poesia una funzione religiosa, il compito della poesia è quello di esplorare il mistero che è dentro ogni uomo che coincide con il senso del divino.
Le opere di Ungaretti: quali sono, caratteristiche principali, tematiche
“Allegria” fu pubblicata per la prima volta nel 1919 con poesie composte tra il 1914 e il 1919 e con poesie riprese da “Porto sepolto”. Nella raccolta vediamo accostati a temi di vita di trincea ricordi personali di Ungaretti, affronta inoltre il problema della desolazione esistenziale, il messaggio principale della raccolta è, però, l’attaccamento alla vita che viene espresso anche nei momenti più terribili ed angosciosi, è evidente nel componimento il coraggio di vivere. I componimenti sono per lo più brevi e composti in versi liberi brevissimi con poche parole scarne, isolate tra loro da grandi spazi bianchi, senza punteggiature. La parola assume un valore assoluto, in una sola parola è concretato tutto il valore di un’esperienza o di una riflessione. Utilizza un lessico e parole inusuali, povere ma l’essenzialità fa scaturire significati inediti. Assistiamo a una frantumazione del discorso, ridotto a termini essenziali, questo metodo non deve essere confuso con trascuratezza, Ungaretti infatti per ottenere tali effetti doveva riflettere e caricarsi di un lavoro tecnico-formale notevole.
“Il sentimento del tempo” scaturisce dalle memorie storiche della città di Roma quando vi si trasferì, in questa mette insieme la poetica dell’analogia e il suo desiderio di tornare alle forme della tradizione lirica italiana. Nella raccolta è implicita la caducità delle cose, tutto è effimero.
Comprende poesie dal 1919 al 1932 e si suddivide in 2 parti:
- Prima parte: ha una tematica rarefatta in cui descrive paesaggi, stati d’animo, evocazioni mitologiche tutte filtrate attraverso il linguaggio che è ricco di associazioni analogiche in cui si perde la concretezza delle esperienze e degli oggetti. In questa prima parte troviamo la massima espressione della suggestione analogica. L’autore gioca su effetti sonori, dal punto di vista metrico ricompaiono versi regolari, liberamente alternati. Riutilizza la punteggiatura e utilizza un periodo più articolato, il lessico è aulico e prezioso
- Seconda parte: rappresenta un momento di riflessione dopo la sua conversione religiosa, torna a dominare la soggettività del poeta, prevale il tema religioso dominato dal senso di colpa, dal peccato e dal profondo desiderio del poeta di avvicinarsi a Dio.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'Ermetismo nella poesia italiana del '900?
- Quali sono le tematiche principali dell'Ermetismo?
- Quali eventi hanno influenzato la vita e la poetica di Giuseppe Ungaretti?
- Quali sono le caratteristiche principali delle opere di Ungaretti?
- Come si manifesta la poetica dell'analogia nelle opere di Ungaretti?
L'Ermetismo è una tendenza poetica della prima metà del '900, caratterizzata da una poesia magica e chiusa, ispirata al simbolismo francese e al pensiero di Croce, che si concentra su esperienze interiori e stati d'animo.
Le tematiche principali includono la solitudine dell'uomo moderno, l'alienazione, la frustrazione e la perdita di certezze, con un linguaggio evocativo e allusivo che privilegia sinestesie e associazioni analogiche.
Ungaretti è nato in Egitto, ha vissuto a Parigi, ha combattuto nella Prima Guerra Mondiale, ha aderito al fascismo, ha affrontato una crisi interiore e la perdita del figlio, eventi che hanno profondamente influenzato la sua poetica.
Le opere di Ungaretti, come "Allegria" e "Il sentimento del tempo", sono caratterizzate da un linguaggio essenziale, l'uso di versi liberi, l'assenza di punteggiatura, e un focus su temi esistenziali e religiosi.
La poetica dell'analogia di Ungaretti si manifesta attraverso l'importanza data alla parola, che è essenziale e carica di significato, e l'uso di tecniche raffinate per esplorare il mistero e il divino nell'esperienza umana.