Concetti Chiave
- Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto e cresce in un ambiente multiculturale che influenzerà la sua formazione poetica.
- A Parigi, Ungaretti entra in contatto con le avanguardie letterarie e inizia a sviluppare la sua poetica, incontrando figure influenti del simbolismo e del decadentismo.
- Durante la Prima Guerra Mondiale, Ungaretti si arruola come soldato semplice e compone poesie in trincea, pubblicando in seguito "Vita di un uomo".
- Ungaretti aderisce al fascismo durante il ventennio, convinto che potesse unire la nazione, ma questo gli creerà difficoltà professionali dopo la guerra.
- Nonostante le tragedie personali, come la perdita del figlio, Ungaretti continua a scrivere e a influenzare le generazioni successive, partecipando anche a movimenti di protesta nel 1968.
Indice
Infanzia e Formazione
Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto. I genitori si trasferiscono qui in cerca di lavoro. Il padre è operaio e contribuisce alla costruzione del canale di Suez. Muore presto e la madre apre un forno. Grazie a questo lavoro riesce a mandare il figlio in una scuola abbastanza prestigiosa.
Esperienze a Parigi
Quando cresce decide di andare a fare l’università a Parigi, alla Sorbona. Il viaggio che lo porta in Italia dura ben 5 giorni. Si ferma un po’ in Italia poi prosegue per Parigi. Qui si comincia a formare la sua personalità poetica. A Parigi entra in contatto con le avanguardie e fa amicizia con i personaggi che ne fanno parte. In questo periodo comincia a scrivere le sue prime poesie e ritrova a Parigi un vecchio amico d’infanzia: Mohamed Sheab, a cui poi dedicherà una poesia (si suiciderà molto giovane). Questa poesia sta all’inizio della raccolta “Il porto sepolto”. A Parigi entra anche in contatto con simbolisti e decadenti. Respira un’aria di grande cultura.
Vita durante la Guerra
Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola in Italia come soldato semplice. È un interventista e appoggia la guerra, facendola in prima persona, in trincea. Le sue poesie, soprattutto le prime, sono scritte in maniera stretta e lunga (a volte un verso è composto da una sola parola), come le trincee. Ungaretti veglia un compagno soldato per tutta la notte, che era morto.
In trincea scrive poesie in dei foglietti che tiene in tasca. In Italia pubblica queste poesie e nasce il libro “Vita di un uomo”, una raccolta di poesie che scrive per tutta la vita, diviso in sezioni.
Ritorno e Vita Familiare
Quando ritorna dalla guerra, a Parigi incontra anche la donna che sarà sua moglie per i successivi 40 anni della vita di Ungaretti. La moglie è parigina. Ungaretti torna poi in Italia nel 1921, alla fine del biennio rosso. Così come fece Pirandello, aderisce al fascismo, convinto che la dittatura potesse consolidare l’idea di nazione da cui si è sempre sentito escluso. L’ermetismo considera Ungaretti come maestro; egli fa un grande studio della parola. Egli non si è mai comunque dichiarato o considerato ermetico. Dal matrimonio di Ungaretti nascono un figlio ed una figlia.
Carriera e Difficoltà Post-belliche
Durante il periodo fascista viene preso molto in considerazione, tanto che alla nascita della repubblica avrà problemi a lavorare. Durante il ventennio fascista viene chiamato a San Paolo in Brasile ad occupare la cattedra di letteratura italiana, all’epoca presa molto in considerazione. Accetta e va ad insegnare in quest’università. In questo periodo però, nel 1937, muore il suo unico figlio maschio Antonietto per un’appendice andata in peritonite, a 9 anni. 2 anni prima era morto anche il fratello di Ungaretti. Le poesie che scriverà in questo momento vengono raccolte nella sezione “Il dolore”.
Ultimi Anni e Morte
Con la nascita della repubblica ha qualche difficoltà a riprendere contatto con il mondo lavorativo (il fatto che fosse fascista non era ben visto). Continuerà a scrivere e in vecchiaia viene preso in considerazione dai ragazzi del ’68. Egli partecipa anche ad una protesta che i ragazzi hanno fatto contro la biennale di Venezia. La biennale ha ancora uno statuto che risaliva all’epoca fascista. Ungaretti si iscrive al fascismo perché pensa che si sarebbe avuta un’Italia ordinata. Non si può comunque considerare un fascista.
Muore a Milano nel 1970.
Domande da interrogazione
- Dove è nato Ungaretti e quale fu la sua formazione iniziale?
- Quali esperienze influenzarono la sua carriera poetica a Parigi?
- Come influenzò la prima guerra mondiale la produzione poetica di Ungaretti?
- Quali furono le conseguenze della sua adesione al fascismo sulla sua carriera?
- Quali eventi personali segnarono la vita di Ungaretti durante il suo soggiorno in Brasile?
Ungaretti è nato ad Alessandria d’Egitto, dove i suoi genitori si erano trasferiti per lavoro. Dopo la morte del padre, la madre aprì un forno, permettendo a Ungaretti di frequentare una scuola prestigiosa.
A Parigi, Ungaretti frequentò l'università alla Sorbona e si immerse nelle avanguardie, stringendo amicizie con artisti e intellettuali. Qui iniziò a scrivere poesie e fu influenzato dai simbolisti e decadenti.
Durante la prima guerra mondiale, Ungaretti si arruolò come soldato semplice e scrisse poesie in trincea, che furono poi pubblicate nel libro “Vita di un uomo”.
L'adesione al fascismo portò Ungaretti a essere considerato durante il regime, ma con la nascita della repubblica ebbe difficoltà a lavorare a causa del suo passato politico.
Durante il suo soggiorno in Brasile, Ungaretti affrontò la morte del figlio Antonietto e del fratello, eventi che influenzarono profondamente la sua poesia, raccolta nella sezione “Il dolore”.