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Concetti Chiave

  • Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840, in una famiglia agiata, e abbandona gli studi in legge per seguire la sua vocazione di scrittore e giornalista.
  • Nel periodo della prima maniera (1865-1874), Verga si concentra su temi romantici e patriottici con ambientazioni borghesi, ma già introduce il concetto di personaggi "vinti dal destino".
  • La svolta verso il verismo avviene nel 1874 con la stesura della novella "Nedda", che introduce un contesto popolare siciliano caratterizzato da miseria e lotta per la sopravvivenza.
  • Durante il periodo verista (1874-1893), Verga vive a Milano, dove si accresce il suo interesse per la questione meridionale e stringe amicizia con Capuana, altro sostenitore del verismo.
  • Dopo il 1893, Verga ritorna a Catania deluso dagli insuccessi letterari, si ritira dalla vita pubblica, ma ottiene successivamente riconoscimenti, come la nomina a senatore a vita nel 1920.

Indice

  1. Gli esordi letterari di Verga
  2. La prima maniera e il trasferimento
  3. La svolta verso il verismo
  4. Il successo e la nostalgia
  5. Ritorno a Catania e ultimi anni

Gli esordi letterari di Verga

Nasce a Catania 1840 da un'agiata famiglia di proprietari terrieri. A 17 anni scrive già il suo primo romanzo "Amore e patria" seguito ad "I carbonari della montagna" (1861-62) -> testi di argomento patriottico (idee romantico risorgimentali). Si iscrive alla facoltà di legge, che abbandona per seguire la vocazione di scrittore giornalista.

La prima maniera e il trasferimento

periodo della prima maniera (1865-1874): tendenza al sentimentalismo romantico delle passioni, con ambienti borghesi, spesso raffinati, ma i protagonisti sono già personaggi "vinti dal destino, dalle passioni (e una premessa al verismo)

La svolta verso il verismo

In questo periodo, Verga si trasferisce a Firenze nel 1865, poi a Milano nel 1872, dove conosce molti scrittori e inizia a leggere i romanzi di Flaubert e Zola

- 1874: la svolta -> "conversione al verismo -> stesura della novella Nedda"

Verga continua ad affrontare la tematica dei vinti, ma in un altro contesto, ossia quello popolare siciliano, segnato dalla miseria, dalla sopraffazione, dalla lotta per la sopravvivenza, dalla sofferenza (non ci sono più le donne fatali e gli ambienti cittadini presenti nei romanzi precedenti della prima maniera), La novella parla di una raccoglitrice di olive, che lascia la madre morente per andare a guadagnare soldi per le medicine.

La madre muore, Nedda si chiude nel dolore, poi incontra Janu, un'altra vittima schiacciata dalla fatica e dalla malaria. La novella si conclude tragicamente: Nedda ha una figlia da Janu, ma è abbandonata da tutti per questa sua relazione. Janu muore e anche la piccola. Nedda rimane sola a condurre un'esistenza di miseria e stenti. La novella fu successivamente inclusa nella raccolta "Vita dei campi".

Il successo e la nostalgia

-1874-1893: periodo della seconda maniera -> verismo di Verga

-Durante questo periodo, Verga vive prevalentemente a Milano, dove si trova dal 1872. In questa città, culturalmente molto viva, giungono le influenze della poetica naturalista di E.Zola e giunge anche Capuana nel 1877, il quale si era già avvicinato alla tendenza verista. Tra Verga e Capuana si crea un rapporto di amicizia. In Verga si accentua la nostalgia per la sua terra e l'interesse per la questione meridionale, che a quel tempo era al centro del dibattito politico.

In questi anni, Verga ha un grande successo teatrale con l'opera lirica “Cavalleria rusticana"1884 (dall'omonima novella) (tra gli interpreti vi era Eleonora Duse, attrice che successivamente avrà un relazione amorosa con D'Annunzio (un grande successo ebbe anche la riduzione musicale di Cavalleria Rusticana fatta da Mascagni (che appunto la musico) e l'editore Sonzogno, contro il quale Verga intentò una causa per vedere riconosciuti i propri diritti))

Ritorno a Catania e ultimi anni

1893- 1922: nel 1893, dopo avere vinto la vertenza giudiziaria a proposito dei diritti d'autore. dell'opera lirica, che gli assicurò una maggiore tranquillità finanziaria, Verga lascia Milano e si trasferisce a Catania. Qui si ritira in una esistenza sempre più appartata e solitaria, deluso degli insuccessi delle sue opere e si allontana dall'ambiente letterario che precedentemente lo aveva sedotto.

Si dedica però ad alcuni drammi teatrali: La lupa, Dal tuo al mio. Inizia anche il terzo romanzo del Ciclo dei vinti : la Duchessa di Leyra, lasciato incompiuto dopo solo il primo capitolo

Politicamente si espresse a favore dell'intervento dell'Italia in guerra (adesione al nazionalismo)

Negli ultimi anni della sua vita, inizia a ricevere alcuni riconoscimenti letterari:

- luigi Russo gli dedica un saggio "Giovanni Verga";

- 1920, i suoi 80 anni sono festeggiati pubblicamente con Benedetto Croce, ministro pubblica istruzione e con un discorso celebrativo di Pirandello

Nel 1920 è nominato senatore a vita e nel 1922 muore a Catania nella sua casa.


Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i primi passi di Giovanni Verga nella letteratura?
  2. Giovanni Verga ha iniziato a scrivere a 17 anni con il romanzo "Amore e patria", seguito da "I carbonari della montagna", entrambi di argomento patriottico e influenzati dalle idee romantico-risorgimentali.

  3. Come si è evoluto lo stile letterario di Verga nel tempo?
  4. Verga ha iniziato con un periodo di sentimentalismo romantico, per poi passare al verismo nel 1874 con la novella "Nedda", concentrandosi su temi di miseria e lotta per la sopravvivenza nel contesto popolare siciliano.

  5. Qual è stato il periodo di maggiore successo per Verga e quali opere lo hanno caratterizzato?
  6. Il periodo di maggiore successo per Verga è stato tra il 1874 e il 1893, caratterizzato dal verismo e dal successo teatrale di "Cavalleria rusticana", che ha avuto anche una famosa riduzione musicale di Mascagni.

  7. Cosa ha portato Verga a tornare a Catania e come ha vissuto i suoi ultimi anni?
  8. Verga è tornato a Catania nel 1893 dopo aver vinto una causa sui diritti d'autore, vivendo una vita più appartata e dedicandosi a drammi teatrali, pur essendo deluso dagli insuccessi delle sue opere.

  9. Quali riconoscimenti ha ricevuto Verga negli ultimi anni della sua vita?
  10. Negli ultimi anni, Verga ha ricevuto riconoscimenti letterari, tra cui un saggio dedicato da Luigi Russo, una celebrazione pubblica per i suoi 80 anni con Benedetto Croce e un discorso di Pirandello, ed è stato nominato senatore a vita nel 1920.

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