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Concetti Chiave

  • Giovanni Verga nasce nel 1840 a Catania in una famiglia benestante, mostrando fin da giovane un forte interesse per la letteratura.
  • Abbandona gli studi di Legge per dedicarsi alla scrittura e al giornalismo, arruolandosi anche nella Guardia Nazionale Garibaldina.
  • A Firenze, nel 1869, entra in contatto con Capuana e De Roberto, contribuendo alla nascita del movimento letterario del Verismo.
  • Pubblica il suo primo successo, "Storia di una capinera", nel 1871, e si trasferisce a Milano, dove approfondisce il Realismo e il Naturalismo.
  • Nel 1893 si ritira a Catania, vivendo in solitudine e scrivendo poco, fino alla sua morte nel 1922.

Indice

  1. Infanzia e prime esperienze letterarie
  2. Incontri e influenze letterarie
  3. Successo e ritiro a Catania

Infanzia e prime esperienze letterarie

Nato a Catania nel 1840 in un`agiata famiglia di proprietari terrieri, mostra presto un particolare interesse per la letteratura. Educato in un ambiente di idee liberali, a soli quindici anni scrive il suo primo romanzo, "Amore e patria"; ben presto si dedica interamente all'attività di scrittore e giornalista abbandonando gli studi universitari di Legge.

All`arrivo dei Mille Verga si arruola nella Guardia Nazionale Garibaldina, partecipando anche ad azioni militari.

Incontri e influenze letterarie

Dal 1869 soggiorna a Firenze, frequentando gli ambienti letterari, e conosce gli scrittori Capuana e De Roberto che, con Verga, saranno i principali esponenti di un nuovo movimento letterario: il Verismo. Nel 1871 pubblica "Storia di una capinera", il suo primo romanzo di successo. L`anno successivo si trasferisce a Milano,dove partecipa all'intensa vita intellettuale della città. Legge e apprezza opere di autori di quel periodo, come Balzac, Flaubert e Zola, rappresentanti delle correnti letterarie del Realismo e del Naturalismo francese, che assegna alla letteratura il compito di studiare con metodo scientifico la società e la psicologia dell'uomo.Di Verga ricordiamo la lunga novella "Nedda", scritta nel 1874, e poi la raccolta di novelle "Vita dei campi", e poi "I Malavoglia", le "Novelle rusticane".

Successo e ritiro a Catania

La novità della sua produzione "verista" lascia perplesso il pubblico che non comprende la sua grandezza. Nel 1893 lo scrittore si ritira a Catania dove trascorre gli ultimi trent'anni della sua vita, in solitudine, lontano da ogni impegno, scrivendo pochissimo. Muore nel 1922.

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