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Concetti Chiave

  • Pascoli rappresenta il "professore-scrittore" dell'Italia postunitaria, profondamente influenzato dalla letteratura classica e in particolare da Virgilio e Leopardi.
  • Il socialismo di Pascoli si evolve in un umanitarismo che predica unione e fratellanza, abbandonando la lotta di classe in favore di posizioni nazionalistiche.
  • Nel discorso "La grande Proletaria si è mossa", giustifica l'espansionismo coloniale italiano come un riscatto per una nazione "proletaria".
  • Pascoli percepisce la vita come un mistero indissolubile, criticando l'ottimismo positivista e proponendo la solidarietà come rimedio al dolore umano.
  • La sua visione politica si avvicina al socialismo utopico e alle filosofie irrazionaliste, distaccandosi dalle certezze del Positivismo.

Indice

  1. Il Poeta Professore
  2. Il Socialismo Pascoliano
  3. Espansionismo e Solidarietà
  4. Mistero e Filosofie Irrazionaliste

Il Poeta Professore

Il poeta professore: Pascoli appartiene dunque a quella nuova categoria di intellettuale tipica dell’Italia postunitaria, quella del “professore-scrittore”; partecipe degli sforzi compiuti dal nuovo Stato per rafforzare e migliorare, attraverso il coinvolgimento delle persone più in vista dalla cultura italiana, l’apparato scolastico e universitario. In Pascoli si va a innestare quindi una formazione rigorosamente classicista. Profondamente imbevuto di letteratura classica, il poeta romagnolo ama particolarmente Virgilio e, nell’ambito del panorama letterario italiano, predilige Leopardi, che sente molto vicino alla sua sensibilità e alla sua concezione di poesia; ma un concetto lo lega intimamente a Leopardi, precisamente al Leopardi della Ginestra: la persuasione della necessità per gli uomini, uniti in un comune destino di dolore, di essere solidali tra di loro.

Il Socialismo Pascoliano

Il socialismo: L’accento posto sull’aiuto reciproco e sull’amore fraterno si propone come approdo del socialismo pascoliano che,dopo l’esperienza del carcere vissuta con immensa angoscia, disperdendo le valenze politiche, si stempera in un atteggiamento umanitario, volto a predicare l’unione, la fratellanza e la comunione pacifica tra gli esseri umani. Dopo una breve esperienza da militante tra le file socialiste, Pascoli giunge a rifiutare la lotta di classe e ad abbracciare accese posizioni nazionalistiche.

Espansionismo e Solidarietà

In un periodo di recessione economica, egli si fa infatti portavoce della necessità dell’espansionismo coloniale. Nel discorso “La grande Proletaria si è mossa”, in occasione della guerra in Libia, l’espansionismo coloniale viene giustificato dall’autore ricorrendo a un argomento di forte potenziale persuasivo secondo cui l’Italia, nazione “proletaria” ha il pieno diritto di cercare un proprio riscatto. La solidarietà tra gli uomini, nella visione pasco liana, si propone come unica possibilità, continuamente tradita e contraddetta dalla malvagità e dall’egoismo umano, per l’individuo calato in una realtà dolorosa.

Mistero e Filosofie Irrazionaliste

Pascoli, è animato dalla concezione della vita come “mistero” indissolubile, in cui si riflette la dissoluzione dell’ottimismo positivista, della fiducia in una conoscenza in grado di decifrare la realtà e di garantire un progresso continuativo del genere umano. La grande proletaria rinvia al socialismo, questa è l’idea politica alla quale si poggia pascoli, ha quindi una posizione atipica, il socialismo dove lui credeva è un pò diverso. Nel socialismo utopico, Pascoli vede un collegamento di fronte al mistero della storia e il socialismo invece vede un’unione tra gli uomini, abbiamo quindi un espansione del nido dove gli uomini unendosi danno vita ad una nuova storia che rappresenta il principio di solidarietà tra gli uomini. La grande proletaria si è mossa non è un incitamento alla guerra, ma è solo la celebrazione dell’idea che l’Italia possa diventare questo ambiente protettivo che garantisca alle masse più deboli uno stile di vita decoroso. Lui partecipò a dei moti insurrezionali di stampo anarchico extra parlamentare, avendo partecipato fu arrestato, ma fu Carducci che lo fece scagionare, risente della mancanza affettiva e reagisce in questo modo. La concezione pascoliana appare, dunque, ben più vicina alle filosofie irrazionaliste che, fondate sulla convinzione dell’esistenza nella realtà e nell’essere umano si sviluppano sul finire dell’800, disintegrando ogni certezza del Positivismo.

Domande da interrogazione

  1. Chi era il "poeta professore" e quale ruolo aveva nell'Italia postunitaria?
  2. Giovanni Pascoli era un "poeta professore", una figura intellettuale dell'Italia postunitaria, che contribuiva al miglioramento del sistema scolastico e universitario, con una formazione classicista e un forte legame con Leopardi.

  3. Qual è la visione del socialismo di Pascoli?
  4. Il socialismo pascoliano si concentra sull'aiuto reciproco e l'amore fraterno, rifiutando la lotta di classe e promuovendo l'unione pacifica tra gli esseri umani, evolvendosi in posizioni nazionalistiche.

  5. Come giustifica Pascoli l'espansionismo coloniale italiano?
  6. Pascoli giustifica l'espansionismo coloniale italiano come un diritto della nazione "proletaria" di riscattarsi, vedendo la solidarietà tra gli uomini come unica possibilità in una realtà dolorosa.

  7. Qual è la concezione della vita secondo Pascoli?
  8. Pascoli vede la vita come un "mistero" indissolubile, opponendosi all'ottimismo positivista e avvicinandosi alle filosofie irrazionaliste che negano la certezza del progresso continuo.

  9. Qual è il significato del discorso "La grande Proletaria si è mossa"?
  10. Il discorso "La grande Proletaria si è mossa" non incita alla guerra, ma celebra l'idea che l'Italia possa diventare un ambiente protettivo per le masse deboli, riflettendo il socialismo utopico di Pascoli.

Domande e risposte

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