Concetti Chiave
- Le liriche di Pascoli "Il lampo" e "Il tuono" esplorano il tema della "rivelazione" attraverso la natura, evidenziando il contrasto tra luce e suono.
- Entrambe le poesie riflettono il terrore ancestrale dell'uomo di fronte alle forze naturali, rappresentate come il "Negativo" del mondo.
- Un tema positivo emerge con la "casa-nido", simbolo di protezione e conforto, dove la figura materna contrasta la paura con il suo canto.
- L'uso dell'aggettivazione e dei predicati onomatopeici crea un'atmosfera intensa, con il tuono descritto attraverso suoni ripetitivi e allitterazioni.
- Le liriche iniziano con la congiunzione "e", suggerendo un discorso interiore di angoscia, evidenziando la continuità dei pensieri non detti.
Indice
Le liriche di Pascoli
Queste due brevi liriche, sono state sistemate da Pascoli l’una dopo l’altra nell’ambito della redazione definitiva di Myricae del 1900.
Tema della rivelazione
Tutt’e due le liriche si fondano infatti sul tema della “rivelazione”: la prima poesia, attraverso la sensazione visiva dell’improvvisa illuminazione del cielo, rivela la presenza di una casa, simile a un occhio colto dal terrore nell’oscurità delle tenebre; la seconda attraverso la sensazione uditiva del fragore che rimbomba e rimbalza, rivela nel silenzio cupo della notte le parole di un canto di madre che culla il suo bambino per placarne lo spavento.
Il terrore ancestrale
Un altro elemento tematico, comune ad entrambe le liriche è quello del terror panico di fronte allo scatenarsi delle forze della natura, forze verso cui l’uomo nutre orrore ancestrale “derivato dagli antenati” dove il lampo e il tuono sono intesi come il “Negativo” del mondo.
La casa-nido protettiva
Ma come controparte a questo tema negativo, se ne accampa un altro positivo: quello della “casa- nido”, che funge da protezione verso l’uomo solo di fronte alla notte nera. In essa la figura della madre può contrapporre la forza dei suoi sentimenti vitali, espressi non con gesti e parole, ma con il tono di un canto.
Struttura e linguaggio delle liriche
Le due liriche iniziano entrambe con la “e”, a significare che l’incipit è il prosieguo di un discorso interiore di angoscia, forse taciuta e ignorata. Interessanti sono, nel Lampo, l’impiego fitto e martellante dell’aggettivazione: ansante e livida; e nel Tuono, con lieve variante formale, il ricorso all’uso ossessivo dei predicati, dal chiaro suono onomatopeico : “rimbombò, rimbalzò, rotolò” peraltro collegati fra loro attraverso l’accentazione finale, richiamano, grazie alla ripetizione e all’allitterazione della r, il carattere “rotolante” del tuono. Abbiamo quindi un cielo ingombro, tragico. “La casa apparì bianca bianca” è una geminazio non che un linguaggio infantile. Tutto ciò quindi può racchiudersi nel senso dove: di fronte al dispiegarsi del “male” si pone con forza il nucleo degli affetti della casa.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale delle due liriche di Pascoli?
- Come viene rappresentato il terrore ancestrale nelle liriche?
- Qual è il ruolo della "casa-nido" nelle liriche di Pascoli?
Il tema principale delle due liriche è la "rivelazione", che si manifesta attraverso la sensazione visiva del lampo e quella uditiva del tuono, rivelando rispettivamente una casa nell'oscurità e un canto di madre nella notte.
Il terrore ancestrale è rappresentato attraverso il panico di fronte alle forze della natura, come il lampo e il tuono, che sono percepiti come il "Negativo" del mondo, evocando un orrore derivato dagli antenati.
La "casa-nido" funge da protezione contro la notte oscura, offrendo un rifugio sicuro dove la figura materna può esprimere i suoi sentimenti vitali attraverso un canto rassicurante, contrastando il tema negativo del terrore.