Concetti Chiave
- Pascoli utilizza elementi tipici dell'impressionismo, come la brevità e la rappresentazione transitoria degli eventi naturali, per evocare atmosfere oniriche e simboliche.
- Nelle poesie "Il lampo" e "Il tuono", Pascoli crea un legame tra l'immediatezza visiva del lampo e la sequenza sonora del tuono, sottolineando continuità e tensione.
- Lo stile nominale di Pascoli è caratterizzato da immagini e oggetti, con sintagmi impressionistici che conferiscono immediatezza e profondità simbolica.
- Nel "Lampo", l'uso di ellissi e asindeto aumenta la sensazione di velocità e immediatezza, rivelando la drammaticità e l'angoscia dell'esperienza personale di Pascoli.
- Nel "Tuono", Pascoli utilizza procedimenti fonosimbolici per rendere il dinamismo del suono, impiegando verbi che evocano un senso di fisicità e materialità.
Indice
L'impressionismo di Pascoli
Una lettura superficiale di queste tre poesie potrebbe indurre a cogliere soltanto i tratti tipici dell'impressionismo di Pascoli: la brevità del testo, la rappresentazione di un effetto meteorologico transitorio mediante poche pennellate cromatiche, la costruzione del quadro per tocchi giustapposti ricordano da vicino l'istintiva modalità con cui i pittori dell'Impressionismo francese dipingevano le loro tele.
Simbolismo e visioni oniriche
L'evento naturale acquista un valore simbolico e la mera percezione sensoriale assume un'impronta visionaria, quasi onirica: in tal modo, sulla vita della natura si proiettano, come sempre, le suggestioni dolorose che tormentano la psiche di Pascoli.
Temporale e paesaggi pascoliani
Nel caso dei tre testi riportati, Temporale ci presenta soprattutto il quadro visivo di un paesaggio nei momenti precedenti l'esplosione del fenomeno: il suono del tuono è appena percettibile in lontananza e tutta l'attenzione dell'autore si indirizza ai colori della campagna in attesa della tempesta.
Il lampo e Il tuono, liriche non a caso poste una dopo l'altra nell'edizione definitiva di Myricae, costituiscono due momenti legati fra loro: all'istante accecante del lampo segue il fragore del tuono. Tale continuità è sottolineata dalla ripresa, nel primo verso del Tuono, di un sintagma presente nell'ultimo verso del Lampo: notte nera. Ma mentre Il lampo, nel rappresentare gli effetti luminosi sul paesaggio di un bagliore che lacera la notte, si conclude veicolando sensazioni di turbamento e di angoscia.Stile nominale e immagini
Dopo il primo verso, che dà la nota uditiva, il rumore di fondo, la lirica prosegue su impressioni visive, immagini prive di nessi logici e di legami sintattici. C'è un solo verbo alla forma finita, Rosseggia (v. 2), eccezione all'interno di uno stile nominale. Quest'ultimo è costituito da parole-immagine e parole-oggetto, in una successione paratattica di immediata evidenza, con sintagmi impressionistici tipicamente pascoliani nero di pece (v. 4), stracci di nubi (v. 5) e la finale apposizione analogica per la quale un casolare bianco sul nero sfondo temporalesco viene assimilato a un'ala di gabbiano (v. 7), effimera e precaria apparizione (forse simbolo della famiglia? Del candido «nido»?) nella violenza turbinosa del mondo.
Lampo e vita di Pascoli
Nel Lampo troviamo ancora gli strumenti tipici dell'impressionismo pascoliano: l'ellissi dei verbi ai vv. 2-3 e la coordinazione per asindeto ai vv. 5 (appari spari) e 7 (s'apri si chiuse), in entrambi i casi senza neanche l'impiego della virgola, scelta che trasmette un ulteriore senso di velocità e immediatezza. La peculiarità della poesia sta però soprattutto nel fatto di essere legata alla vita di Pascoli, per quanto non esplicitato. Le analogie riferite alla terra (ansante, livida, in sussulto, v. 2) e al cielo (ingombro, tragico, disfatto, v. 3) e l'ossimoro tacito tumulto (v. 4) conferiscono un senso di morte e di angoscia. La similitudine degli ultimi due versi carica ulteriormente il quadro di risvolti inquietanti: la casa che appare grazie al lampo per poi scomparire subito dopo viene paragonata a un occhio che, rapido, si apre e si chiude largo ed esterrefatto, a esprimere l'attonito terrore dell'uomo di fronte alle tempeste della vita.
Di chi è quest'occhio? Pascoli non lo rivela nel testo, ma in una prefazione scritta per la terza edizione di Myricae, e poi rimasta inedita, spiega che è quello del padre agonizzante che lancia il suo ultimo sguardo prima di spirare, dopo essere stato colpito dal "lampo" della fucilata: «l pensieri che tu, o padre mio benedetto, facesti in quel momento, in quel batter d'ala [...]. Quale intensità di passione! .
Il tuono e il suono
Se Il lampo è tutto incentrato sul piano visivo, nel Tuono prevale nettamente il piano uditivo. E infatti evidente, in tutta la rappresentazione, l'impiego di procedimenti fonosimbolici a rendere il rumore del tuono: in particolare ai vv. 2-3 (a un tratto, col fragor d'arduo dirupo/ che frana), al v. 4 (rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo) e al v. 5 (rimareggiò rinfranto).
Il dinamismo del suono è rappresentato attraverso immagini plastiche, come se si trattasse di descrivere qualcosa di concreto, fisico, materiale: verbi come "rimbalzare" e "rotolare (v. 4) potrebbero essere impiegati, più propriamente che per un rumore, a proposito di una sfera, una pietra o qualcosa di simile, come "rimareggiare" (v. 5) si riferisce normalmente all'acqua del mare.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche dell'impressionismo di Pascoli nelle sue poesie?
- Come si esprime il simbolismo nelle poesie di Pascoli?
- In che modo Pascoli utilizza lo stile nominale nelle sue poesie?
- Qual è il legame tra la poesia "Lampo" e la vita di Pascoli?
- Come viene rappresentato il suono del tuono nella poesia "Il tuono"?
L'impressionismo di Pascoli si manifesta attraverso la brevità del testo, la rappresentazione di effetti meteorologici transitori con poche pennellate cromatiche e la costruzione del quadro per tocchi giustapposti, simili alla modalità dei pittori impressionisti francesi.
Il simbolismo nelle poesie di Pascoli si esprime attraverso l'attribuzione di un valore simbolico agli eventi naturali, trasformando la percezione sensoriale in visioni oniriche che riflettono le suggestioni dolorose della sua psiche.
Pascoli utilizza lo stile nominale attraverso l'uso di parole-immagine e parole-oggetto in una successione paratattica, con sintagmi impressionistici e immagini prive di nessi logici, come nel caso del "nero di pece" e "stracci di nubi".
La poesia "Lampo" è legata alla vita di Pascoli attraverso analogie che evocano un senso di morte e angoscia, e la similitudine finale che richiama l'ultimo sguardo del padre agonizzante, colpito dal "lampo" di una fucilata.
Il suono del tuono nella poesia "Il tuono" è rappresentato attraverso procedimenti fonosimbolici e immagini plastiche, utilizzando verbi come "rimbalzare" e "rotolare" per descrivere il dinamismo del suono in modo concreto e materiale.