Daniele
Genius
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Concetti Chiave

  • Giovanni Pascoli rappresenta un punto di svolta tra il XIX e il XX secolo, con influenze più profonde sul decadentismo rispetto a D'Annunzio, contribuendo in modo determinante alla poesia italiana successiva.
  • Il simbolismo nelle opere di Pascoli si manifesta attraverso un linguaggio innovativo, carico di significati e simboli, riflettendo le sue inquietudini e il desiderio di rifugio nel nido familiare.
  • I temi biografici del poeta, spesso caratterizzati da sentimentalismo, derivano dalle sue esperienze personali dolorose, influenzando profondamente la sua produzione poetica.
  • Pascoli rinnova la lingua e la metrica poetica incorporando terminologia tecnica e gergale, e spezzando la struttura tradizionale con cesure, enjambements e pause silenziose.
  • Il nido familiare è un tema centrale nelle sue opere, visto come un rifugio sicuro e accogliente in una società dominata da insicurezze e orrori, con i legami familiari che superano la morte.

Indice

  1. Pascoli e l'inizio del Novecento
  2. Simbolismo e linguaggio innovativo
  3. Temi biografici e sentimentalismo
  4. Rinnovamento linguistico e metrica
  5. Aspetti letterari e ideologici
  6. Il nido familiare come rifugio
  7. Il nido e i legami familiari

Pascoli e l'inizio del Novecento

Pascoli è da considerare per così dire uno spartiacque che segna l'inizio del Novecento. I suoi rapporti col decadentismo, meno vistosi di quelli di D'Annunzio, sono in compenso più profondi e la sua influenza sulla posteriore poesia italiana sarà determinante. È essenziale distinguere in Pascoli la novità che si cela e si confonde con il rispetto o la prosecuzione di temi e di forme di quella produzione veristica che per i primi due/tre decenni del secondo Ottocento era stata egemone: i "quadretti di genere", le rappresentazioni di scene della vita dei campi, che troviamo in Myricae e che paiono rimandare a tanta produzione letteraria di quei decenni, in realtà sono per Pascoli lo scenario su cui proiettare inquietudini, smarrimenti, un senso del vivere fatto di ansiose perplessità.

Simbolismo e linguaggio innovativo

Di conseguenza i dati realistici presenti nelle sue liriche si caricano di significati e di simboli. Con questa prima fondamentale verità Pascoli per un verso si inseriva in un orientamento presente a livello europeo in quegli anni (il simbolismo), per un altro trovava le modalità più adatte e suggestive per esprimere un senso della vita sotteso da turbamenti adolescenziali, da incertezze e da paure di fronte alla realtà storica e contemporanea, e di conseguenza tutto proiettato verso il vagheggiamento del proprio nido familiare, verso la contemplazione della campagna come idilliaco rifugio, verso l'ossessivo ricordo dei morti. Giovanni Pascoli: vita e opere

Temi biografici e sentimentalismo

Una tematica, questa, che è collegata alla dolorosa esperienza biografica del poeta, e che di frequente dà luogo a sbavature sentimentalistiche.

Rinnovamento linguistico e metrica

Ma a parte ciò, il processo di rinnovamento si manifesta, oltre che nella dimensione simbolica della poesia, anzi tutto sul piano linguistico: egli adotta, infatti, un lessico nel quale o entrano termini tecnici, gergali, relativi al mondo della campagna, o c'è posto per termini che sono al di qua della comunicazione, privi di senso, pregrammaticali, ma carichi di valenze fonosimboliche, di suggestioni evocative (le onomatopee, per esempio). Inoltre, Pascoli apparentemente rispetta la prosodia e le forme metriche tradizionali, ma in realtà il singolo verso o la struttura strofica sono dissolti e disarticolati dal di dentro nella loro compattezza armonica tradizionale, al posto della quale subentrano e si insinuano una versificazione e una musicalità frantumate dalle cesure, dilatate dagli enjambements, o rotte da pause, da attoniti spazi di silenzi.

Aspetti letterari e ideologici

Ma la produzione di Pascoli presenta anche aspetti che non sono stati fertili di sviluppi. Nei "Poemi conviviali" ad esempio realizza componimenti raffinatamente letterari che traggono spunto da capolavori del mondo classico (l'Odissea) e si distinguono per la ricercatezza di un linguaggio antiquario, sono cioè un'opera di letteratura che nasce da una preesistente letteratura. Nei componimenti di Odi e Inni affronta la celebrazione delle idealità civili e patriottiche e si trasforma in un poeta vate, sull'esempio di Carducci e D'Annunzio: una metamorfosi collegata ad un confuso itinerario ideologico, che fa sì che questo poeta inizi la sua carriera come cantore del chiuso nido familiare e la concluda come celebratore della conquista della Libia.

Il nido familiare come rifugio

"Nella dissoluzione della società che non sa dare misura e valori e propone costantemente la volgarità e la pena, il dolore o il male, l'estremo e unico rifugio appare al Pascoli il nido familiare, a cui partecipano, legati dagli affetti e dalle complicità irrazionali del sangue, i vivi e i morti della famiglia, costituendo il luogo caldo ed accogliente di un rifugio di fronte ad una storia che presenta immagini di orrore, d'oppressione, di morte, e di fronte ad una condizione umana che è dominata dal terrore onnipresente della morte, che rende illusioni i gesti degli uomini, e ne segna di inutilità ogni tentativo di emergere.

Il nido e i legami familiari

I rapporti sociali si riducono al nucleo privato, avulso da ogni contatto che è il nido. Dapprima il nido è solo quello familiare, popolato di pochi vivi e di un'infinità di morti dolenti e aggressivi, fra i quali sono anche la madre, le sorelle, i fratelli, tutti ugualmente connotati dal pianto e da un inesauribile rancore. In essi domina, custode, la madre: che è la depositaria delle ragioni del sangue e della terra, quella che convoca il figlio al rito crudele dell'investitura della vendetta contro l'assassino del padre (La cavalla storna), quella che viene con la voce stanca, smarrita, col tremito del batticuore a rimproverare più che a confortare il figlio tentato di morire".

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Pascoli nell'inizio del Novecento?
  2. Pascoli è considerato uno spartiacque che segna l'inizio del Novecento, con un'influenza profonda sulla poesia italiana successiva, distinguendosi per la sua connessione con il decadentismo e la sua capacità di proiettare inquietudini e smarrimenti attraverso i "quadretti di genere".

  3. Come si manifesta il simbolismo nella poesia di Pascoli?
  4. Il simbolismo nella poesia di Pascoli si manifesta attraverso il caricamento di significati e simboli nei dati realistici, esprimendo un senso della vita sotteso da turbamenti adolescenziali e paure, proiettato verso il nido familiare e la contemplazione della campagna come rifugio.

  5. In che modo Pascoli rinnova il linguaggio e la metrica nella sua poesia?
  6. Pascoli rinnova il linguaggio adottando un lessico tecnico e gergale, con termini pregrammaticali carichi di valenze fonosimboliche, mentre la metrica tradizionale è disarticolata da cesure, enjambements e pause, creando una musicalità frantumata.

  7. Quali sono gli aspetti letterari e ideologici della produzione di Pascoli?
  8. La produzione di Pascoli include componimenti letterari raffinati ispirati a capolavori classici e celebrazioni di idealità civili e patriottiche, con un percorso ideologico che lo vede passare da cantore del nido familiare a celebratore della conquista della Libia.

  9. Che significato ha il "nido familiare" nella poetica di Pascoli?
  10. Il "nido familiare" rappresenta per Pascoli un rifugio estremo e unico di fronte alla dissoluzione sociale e al terrore della morte, un luogo caldo e accogliente popolato da vivi e morti legati da affetti e complicità irrazionali del sangue.

Domande e risposte

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