Concetti Chiave
- Il motto "Memento audere semper" di Gabriele d'Annunzio significa "Ricorda di osare sempre" ed è ispirato dalla sigla dei motoscafi antisommergibile MAS.
- D'Annunzio unisce nazionalismo e individualismo eroico nella sua ideologia, influenzando il periodo fascista senza un'adesione chiara e totale al regime.
- La poetica di d'Annunzio è caratterizzata da esibizionismo e grandiosità, cercando di persuadere piuttosto che convincere, con un rifiuto delle masse e delle strutture sociali moderne.
- Il rapporto tra d'Annunzio e il fascismo è complesso, con Mussolini che accetta il poeta per evitare conflitti, mentre d'Annunzio esprime un sentimento di esilio e disillusione verso l'Italia contemporanea.
- Il documentario di Francesco Perfetti esplora come d'Annunzio e Mussolini, sebbene diversi, condividano un terreno comune attraverso l'interventismo e la rivendicazione della vittoria mutilata.

Indice
Introduzione: spiegazione del significato del motto e traduzione
Quante volte, visitando il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera o studiando Gabriele D’Annunzio, ci si è chiesti il significato di questo celebre motto? Quante volte, poi, abbiamo deciso di provare a tradurlo o cercare una traduzione per capire ancora qualche dettaglio in più di uno scrittore così eccentrico e al di fuori delle righe?
Ecco, forse questo è il momento di analizzare concretamente questo motto.
Per trovare qualcosa per contraddistinguersi, D’Annunzio trae spunto dalla sigla MAS, presente sui motoscafi armati sfruttati maggiormente nella Prima guerra mondiale e in uso poi anche durante la Seconda e, sfruttandone le iniziali e la lingua latina, elabora questo “Memento audere semper”.
Il richiamo al mezzo militare diventa ancora più forte se pensiamo che al Vittoriale si trova ancora oggi un esemplare di MAS 96. La sigla MAS significa “motoscafo – antisommergibile".
Il significato è:
- Memento: “Ricorda”
- Audere: “Osare”
- Semper: “Sempre”
Con il risultato di “Ricorda di osare sempre”, che contraddistingue al massimo la personalità e lo stile di vita del poeta, esponente di spicco dell’Estetismo. Il poeta si era reso protagonista di qualcosa di grande, aveva osato insieme a Costanzo Ciano e Rizzo nell’impresa nota come la Beffa Buccari, un raid militare nel 1918.
Contenuto essenziale: ideologia e poetica
D’Annunzio, come ben sappiamo, fu un ideologo e un politico, che in svariate occasioni intervenne a proposito di questioni strategiche di vita nazionale civile e che si impegnò con furore anche nelle schiere parlamentari. Costante in lui la radice nazionalistica, che si esprime soprattutto nell’adesione alla politica coloniale di Crispi e nell’intervento – durante il Primo conflitto mondiale – a Fiume. Il nazionalismo avrà molti tratti in comune con il pensiero pascoliano, anche se D’Annunzio lo declina in maniera più individualistica e eroica, con alcune aperture anche a ideologie razziste. I suoi interventi dimostrano una poetica pomposa ed esibizionistica, che cercava di persuadere e non di convincere, che inaugurava la stagione fascista, sebbene l’adesione del poeta al regime non manchi di incertezze e contraddizioni.
Si discute molto a proposito delle idee politiche di D’Annunzio e sarebbe probabilmente sbagliato andare a cercare tutte le risposte nelle sue opere, dal momento che la critica le inquadra in due ambiti:
- Prepolitiche, in quanto l’Io si riduce a un puro istinto, ad una sensazione naturale
- Postpolitiche, in quanto cercano di scavalcare le differenze ideologiche, l’inconciliabilità tra partiti
Tuttavia, il protagonismo esibizionistico nasconde passività nei confronti del presente, dei suoi meccanismi di potere, delle sue strutture sociali. Questo spesso si concretizza anche nell’ideologia delle classi dominanti e un’avversione per le masse, che culmina, però, con il rifiuto della possibile degradazione della figura dell’artista nella moderna società borghese. Cerca sempre di riproporre un’ideale di poesia come esperienza superiore e privilegiata.
Ideologia: rapporto tra lo scrittore e il fascismo, informazioni principali
Come accennavo poc’anzi, è molto complesso stabilire il vero rapporto ideologico tra l’autore e il fascismo. Si può pensare che, essendo entrambi personalità forti e inclini al ruolo di leader, potessero non apprezzarsi a vicenda. Mussolini, probabilmente temeva la popolarità e il prestigio di questa sorta di padre della patria; pertanto, decise di scegliere la strada dell’accettazione, facendo buon viso a cattivo gioco. Molti, anche al di fuori dell’Italia, speravano che D’Annunzio potesse essere una spina nel fianco del fascismo, tanto che lo stesso Ernest Hemingway affermava che l’opposizione sarebbe stata guidata da «quel rodomonte vecchio e calvo, forse un po’ matto, ma profondamente sincero e divinamente coraggioso, che è Gabriele d’Annunzio».
Il poeta, tuttavia, non sarà mai profondamente realtà, perché lui stesso diceva che «L’Italia di oggi non m’ama e non crede in me. L’esilio sarà il castigo della mia lunga e intiera dedizione»
Francesco Perfetti, inoltre, che ha condotto un documentario per RAI cultura proprio su questa tematica, scrive: “L'interventismo, la guerra, la vittoria, la rivendicazione della vittoria mutilata e il futuro da assicurare la nuova Italia, rappresentano il terreno di coltura di un rapporto tra due personaggi diversi tra di loro, diversissimi per formazione politica e per tradizione culturale, che domineranno la scena dei decenni a venire: il poeta immaginifico Gabriele D'Annunzio e il politico realista Benito Mussolini”.
Parentesi storica: Breve timeline del fascismo
Si presenta a seguire una cronologia sintetica del periodo fascista:
- 23 marzo 1919: Fondazione dei Fasci di Combattimento
- 1919: Elezioni politiche – Impresa dannunziana di Fiume
- 1921: Altre elezioni politiche
- Ottobre 1922: Marcia su Roma
- Giugno 1924: Delitto Matteotti
- 1925: Leggi fascistissime
- 1929: Patti Lateranensi
- 1938: Leggi Razziali
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del motto "Memento audere semper" di Gabriele d'Annunzio?
- Qual è il legame tra Gabriele d'Annunzio e il fascismo?
- Come si manifesta l'ideologia di d'Annunzio nelle sue opere?
- Quali eventi storici sono associati al periodo fascista in Italia?
- Come viene percepito d'Annunzio nel contesto politico del suo tempo?
Il motto "Memento audere semper" significa "Ricorda di osare sempre" e riflette la personalità audace e lo stile di vita del poeta, ispirato dalla sigla MAS dei motoscafi armati.
Il rapporto tra d'Annunzio e il fascismo è complesso; sebbene condividessero alcuni ideali nazionalistici, d'Annunzio non aderì completamente al regime fascista, e Mussolini temeva la sua popolarità.
L'ideologia di d'Annunzio si manifesta attraverso una poetica esibizionistica e nazionalistica, con un protagonismo che nasconde passività verso le strutture sociali e un'avversione per le masse.
Eventi chiave del periodo fascista includono la fondazione dei Fasci di Combattimento nel 1919, la Marcia su Roma nel 1922, il delitto Matteotti nel 1924, e le Leggi Razziali del 1938.
D'Annunzio è visto come una figura controversa e carismatica, con un ruolo di leader che lo poneva in una posizione ambigua rispetto al fascismo, tanto che alcuni speravano potesse opporsi al regime.