Concetti Chiave
- Eugenio Montale, nato a Genova, abbandonò gli studi commerciali per motivi di salute e partecipò alla Prima Guerra Mondiale. Trasferitosi a Firenze, fu allontanato per il rifiuto di aderire al fascismo, continuando a lavorare come traduttore.
- La poetica di Montale è caratterizzata dal "male di vivere", un sentimento di disarmonia con la realtà e la ricerca incessante di un significato sfuggente, rappresentato attraverso il correlativo oggettivo.
- La sua prima raccolta, "Ossi di seppia", esplora il confronto tra l'"io" del poeta e la natura, simbolo del male di vivere, attraverso immagini aspre e un linguaggio rigoroso.
- Le opere di Montale, come "Le Occasioni" e "La bufera e altro", riflettono esperienze concrete e tematiche universali come l'amore, l'assenza, e la catastrofe della guerra, usando una poesia articolata e simbolica.
- Montale ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Nobel per la letteratura nel 1975, e ha contribuito al panorama culturale italiano come redattore del "Corriere della Sera", mantenendo un equilibrio tra impegno sociale e libertà individuale.
Indice
Infanzia e formazione
Nacque a Genova da un’agiata fam di commercianti, interruppe gli studi commerciali per motivi di salute, studiò canto. Arriva a 30 anni senza una professione.
Carriera e impegno politico
Partecipò alla prima guerra sul fronte Trentino.
Estati alle 5 Terre, dove la sua fam possedeva una villa oggetto della raccolta Ossi di seppia, 1925. Stesso anno in cui firma il Manifesto degli intellettuali antifascisti e collabora con “Il Baretti”, di Gobetti.
1927 lavora a Firenze presso una casa editrice, poi come direttore al Gabinetto Vieusseux, istituzione culturale antica e prestigiosa: allontanato perché si rifiuta di prendere la tessera del partito fascista e vive traducendo. 1939 nascono Le occasioni, 2° raccolta di poesie.
Durante la 2° guerra mondiale collaborò con la Resistenza e dopo la liberazione di Firenze partecipò al rinnovamento civile iscrivendosi al Partito d’Azione. Si ritirò presto dalla politica attiva.
Vita a Milano e nuova poesia
1948 a Milano divenne redattore del Corriere della Sera, su cui pubblicò racconti, corrispondenze di viaggio, recensioni, articoli di letteratura e di varia cultura. Fu anche critico musicale.
Per un decennio non scrisse nulla, per colpa al lavoro da giornalista che gli impiegava molto tempo. Il dolore per la scomparsa della moglie, 1963, avviò una nuova stagione di poesia, che mostra novità di stile e di temi.
Riconoscimenti: 1967 nominato senatore a vita; 1975 premio Nobel.
Il “male di vivere”:
• Sentimento di disarmonia con la realtà. Poesia = ricerca incessante di un significato che sfugge;
• Angoscia dell’uomo moderno che si sente abbandonato in un mondo senza significato e valore;
• Idea che la vita deve avere un significato poesia = ricerca di quel significato, che sfugge.
La poetica dell’oggetto:
• Poesia = ricerca di una verità che s’incarna in situa concrete, in oggetti sensibili;
• In essa idee ed emozioni sono materializzate in oggetti sensibili;
• VS poetica dell’analogia usa un lessico ampio e preciso, aderente alla realtà da descrivere.
Il correlativo oggettivo:
• Correlativo oggettivo: idee ed emozioni prendono la forma di oggetti, situazioni, eventi concreti;
• Vicinanza all’allegoria della poesia medievale (Dante), ma assenza di un chiaro e codificato sistema di simboli, sono propri di ogni poeta, questo spiega le difficoltà interpretative dei lettori.
Confluiscono il simbolismo francese, lo sperimentalismo linguistico di Pascoli, la tendenza prosastico-colloquiale dei crepuscolari, lirismo del 1° Ungaretti, valori semplici e veri.
La poesia non può offrire aiuto, può essere una ricerca che non arriva mai alla verità, non dà risposte.
Si avvicina al pessimismo cosmico di Leo, condannato all’incomunicabilità con i suoi simili l’unica cosa che il poeta scopre è che l’essenza dell’uomo è qlcs di negativo.
C’è un varco, un miracolo = qlcs che ci permette di cogliere l’essenza della vita, una realtà più vera anello che non tiene: lo trova nel paesaggio, nelle figure femminili e nella poesia.
Ossi di seppia:
- = relitti che il mare getta sulla riva: Montale li paragona ai suoi versi;
- Temi: confronto tra “io” del poeta e natura grandiosa e potente, ma anche sede del male di vivere. Paesaggi liguri aspri, in cui il poeta vorrebbe identificarsi, ma a cui si sente profondamente estraneo. Dubbio filosofico sulla coerenza del mondo;
- Estraneità allo sperimentalismo dell’epoca, sintassi strutturata, pensieri e immagini precisamente articolati, tono discorsivo, sonorità aspre e stridenti, verso libero.
- Prende le distanze da D.’A.: annuncia la predilezione per oggetti e parole umili, quotidiani;
- Contrappone il poeta vate a una pianta di limoni, aspra e semplice;
- Situa e oggetti quotidiani/umili;
- Contrapposizione tra solarità della natura e miseria della vita cittadina;
- Ricerca dell’anello che non tiene: miracolo/eccezione alle leggi della natura, che consenta di penetrare il muro delle apparenze: ricerca sempre delusa e sempre rinnovata;
- Vv. 42 paronomasia in chiasmo (amara l’anima), inversioni nell’ordine delle parole;
- “Ascoltami” e “vedi” potrebbero essere ricondotti a D.’A. ne “La pioggia nel pineto” (taci e ascolta).
Non chiederci la parola:
- Dichiara che la sua poesia non è espressione limpida e luminosa dello spirito umano, non è luce che consola i dolori della vita, non è rivelazione di realtà superiori le uniche certezze che il poeta può comunicare sono quelle negative;
- Valore della poesia: chiarezza, che vuole guardare in faccia la realtà rifiutando ogni illusione;
- 2° strofa potrebbe sembrare una digressione dal resto del componimento, in realtà è legata, per contrasto, al tema del rifiuto delle illusioni e delle facili certezze;
- Muro simboleggia il confine invalicabile al di là del quale si trova il segreto dell’esistenza il poeta sa che il bello sta al di là del muro, ma non riesce a muoverlo/distruggerlo;
- Muro scalcinato e fiore: correlativi oggettivi.
- Meriggiare estivo = ora in cui il sole e il silenzio creano un’atmosfera irreale, che confonde i sensi;
- Per gli antichi questo momento portava rivelazioni soprannaturali attraverso l’incontro con il dio della natura Pan. Per il poeta, la possibilità di cogliere un senso che vada oltre le apparenze è preclusa dal muro, sormontato da cocci di bottiglia che lo rendono invalicabile;
- due parti:
- Statica, descrizione del paesaggio;
- Dinamica, riflessione sull’esistenza;
- Sembra Leo: dalla descrizione di una scena allarga il proprio sguardo sulla condiz umana.
- Legame con il paesaggio ligure, aspro e accidentato correlativo ogg dello stato d’animo del poeta;
- Il varco fa trovare all’uomo la sua dimensione = onde.
Spesso il male di vivere
Spesso il male di vivere ho incontrato:
- Male di vivere: la sofferenza non è propria solo dell’uomo, ma di tutto l’universo. Visione del mondo disperata, ma dalla disperazione può scaturire l’unico bene: l’indifferenza;
- Definisce il male in via positiva, il bene in via negativa;
- Immagini incarnano le idee e i sentimenti del poeta attraverso pochi particolari essenziali;
- Il male di vivere s’identifica nel rivo, nella foglia, nel cavallo, attraverso i correlativi oggettivi.
Le Occasioni:
- Rif a precisi istanti di vita, relazioni, affetti, amore di assenza e lontananza “poesia d’occasione”;
- Non + confronto tra “io” solitario e natura, ma esperienza concreta di eventi.
- Casa = posto di guardia della dogana sulla costa ligure, a Monterosso nelle Cinque Terre;
- Si rivolge a una donna non nominata, identificata in una ragazza che trascorreva lì le vacanze;
- Tema: frammentarietà del tempo: due vite s’incontrano, si separano, accumulano esperienze e memorie diverse, anche il tempo è diverso per i 2;
- Nel tempo frammentato sta l’identità delle persone: non so più chi sono, mi smarrisco nel tempo;
- Una luce pare segno di speranza: ipotesi di salvezza delusa, la poesia si conclude con 2 negazioni;
- La bussola, il calcolo dei dadi, il filo, il varco: oggetti-simbolo: esprime una situa psicologica complessa materializzandola in una serie di oggetti, presentati con il max della concretezza;
- Immagine tragica della condizione umana: l’esistenza è caotica e priva di senso, gli esseri umani sono privi di una memoria comune: visione desolata, ricerca di un varco.
Non recidere forbice quel volto:
- Scena quotidiana a cui il poeta associa sentimenti e riflessioni potatura di un albero = memoria, con cui l’uomo tenta di dare continuità alla sua vita, sottraendola all’opera distruttrice del tempo la forbice dice che è impossibile: il passato si cancella e la vita si riduce a istanti disgregati;
- Capacità di risolvere ogni sentimento negli oggetti poesia d’amore, di lontananza, triste riflessione sulla condiz umana;
- Temi: inafferrabilità della memoria e occasione (potatura dell’albero).
La bufera e altro:
- Temi: catastrofe della guerra, ricerca di salvezza, valore dell’autonomia individuale durante la guerra fredda;
- Forme: poesia difficile, con significati non sempre discernibili;
- Stile: tono medio e costante.
Vento sulla mezzaluna:
- Appunti di viaggio: crescenti/mezzalune = nome di alcune strade di Glasgow;
- Ricerca di una donna da cui è dominato, è disposto a sopportare qualunque cosa per raggiungerla;
- L’amore non è ordinario e la donna non è una creatura comune: è una speranza di salvezza;
- Dialogo teologico: ricerca di Dio = salvezza. La strada verso Dio è legata alla ricerca della donna assente;
- Si chiude con un’immagine apocalittica: una folata di vento sembra rapire e scagliare nell’oscurità il predicatore e la città;
- Luoghi e cose ben determinati = poetica degli oggetti simboli alludono ad altro, il loro significato resta imprecisato: il lettore deve capirli.
- Riassume il messaggio e la situa del poeta, alla vigilia di un periodo di silenzio;
- Guerra fredda, mondo spaccato in 2 blocchi contrapposti, in Italia contrapposizione tra cattolici e comunisti. Scrittori invitati a schierarsi o a dare un contributo alla battaglia politica;
- Equilibrio tra impegno per la società e mantenimento di libertà individuale il suo isolamento non è disinteresse per la vita civile e la sua posizione defilata non è dovuta a mancanza di coraggio;
- Dimensione privata, in cui l’amore è visto come mezzo di salvezza; dimensione pubblica, dominata dalla 2° guerra mondiale e dalla tensione del dopoguerra.
Satura:
- Poesie di argomento vario, centralità del tema amoroso (ricordo della moglie morta);
- Tono basso, colloquiale; verso libero e casuale.
Al Saint James di Parigi:
- Xenia = doni che si offrivano a un ospite nel momento dei saluti: le poesie sono offerte alla compagna che l’ha lasciato per sempre (ottobre 1963);
- Drusilla Tanzi, conosciuta a Firenze, diventerà sua moglie dopo una lunga convivenza. Soprannominata “mosca” perché miope: il poeta ricorda attraverso gesti, situazioni, oggetti;
- Dolore per la perdita espressa nella ricerca di luoghi, persone, particolari della vita in comune, nell’illusione di ritrovare qlcs di lei;
- Poesia degli oggetti, che rinviano a un dolore privato inconsolabile;
- Dolore troppo intimo e profondo per usare forme letterarie elevate: parole e frasi umili e quotidiani.
Ho sceso, dandoti il braccio:
- Esprime il sentimento di mancanza per una persona che ha fatto parte della sua vita a lungo;
- Drusilla soffriva di una malattia alle ossa e aveva bisogno di aiuto per scendere le scale la discesa diventa simbolo di un lento declino verso la vecchiaia e la morte;
- Malgrado il declino, resta la sua convinzione che la realtà possa essere altra da quella che si vede;
- Gli scorni… quella che si vede: metafora: allude a una vista profonda, spirituale della moglie.
Farfalla di Dinard:
- Prose narrative e saggistiche di carattere libero e di occasione personale, resoconti di viaggi;
- Tipi curiosi, strani casi di vita.
Sosta a Edimburgo:
- Ricordo di viaggio, spunto dallo stesso episodio da cui è nato “Vento sulla Mezzaluna”;
- Estrae dal ricordo pochi elementi significativi, li muta e li combina in una nuova situa;
- Aggiunta di significato: i particolari della scena si caricano di nuovi valori, diventano simboli vetrate di cristallo e il vento che diventa un turbine misterioso, soprannaturale;
- Si forma una situa poetica che fonde elementi reali ed elementi simbolici e fantastici.
Auto da Fé:
- Articoli scritti per giornali e riviste dal 1925 fino agli ultimi anni;
- = roghi di libri condannati dall’Inquisizione: sembra voler fare un falò dei suoi testi;
- Critica alla società di massa: è sconcertato dallo stile di vita che consuma velocemente idee ed emozioni poesia e arti soggette alla rincorsa delle mode, prodotte da migliaia di artisti improvvisati.
Ammazzare il tempo:
- Dietro lo svago collettivo scorge un vuoto interiore, da cui nasce la paura della solitudine, il bisogno di distrarsi da sé stessi in rumorosi rituali di folla;
- Per esprimere una visione cupa della realtà sociale, Montale usa un tono sarcastico, ma non privo di umorismo.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i principali eventi della carriera politica e letteraria dell'autore?
- Qual è il significato del "male di vivere" nella poetica dell'autore?
- Come si manifesta la "poetica dell'oggetto" nelle opere dell'autore?
- Quali sono i temi principali della raccolta "Ossi di seppia"?
- In che modo l'autore esprime il dolore per la perdita della moglie nelle sue poesie?
L'autore ha partecipato alla prima guerra mondiale, ha firmato il Manifesto degli intellettuali antifascisti, ha lavorato a Firenze presso una casa editrice e al Gabinetto Vieusseux, ed è stato allontanato per il suo rifiuto di aderire al partito fascista. Ha collaborato con la Resistenza durante la seconda guerra mondiale e si è iscritto al Partito d’Azione dopo la liberazione di Firenze. Ha lavorato come redattore del Corriere della Sera a Milano e ha ricevuto il premio Nobel nel 1975.
Il "male di vivere" rappresenta un sentimento di disarmonia con la realtà e l'angoscia dell'uomo moderno che si sente abbandonato in un mondo senza significato. La poesia diventa una ricerca incessante di un significato che sfugge, e l'unico bene che può scaturire dalla disperazione è l'indifferenza.
La "poetica dell'oggetto" si manifesta attraverso la ricerca di una verità che si incarna in situazioni concrete e oggetti sensibili. Le idee e le emozioni sono materializzate in oggetti, situazioni ed eventi concreti, creando difficoltà interpretative per i lettori a causa dell'assenza di un sistema di simboli chiaro e codificato.
"Ossi di seppia" affronta il confronto tra l'io del poeta e la natura grandiosa e potente, ma anche sede del male di vivere. I paesaggi liguri aspri sono un tema centrale, e il poeta si sente profondamente estraneo a essi. La raccolta esprime un dubbio filosofico sulla coerenza del mondo e utilizza una sintassi strutturata con pensieri e immagini precisamente articolati.
L'autore esprime il dolore per la perdita della moglie attraverso la poesia degli oggetti, che rinviano a un dolore privato inconsolabile. Utilizza parole e frasi umili e quotidiane per esprimere un dolore troppo intimo e profondo per forme letterarie elevate, come si vede in "Ho sceso, dandoti il braccio" e "Al Saint James di Parigi".