Concetti Chiave
- Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 e crebbe in una famiglia benestante, sviluppando un interesse autodidatta per la letteratura e la musica.
- Fu un convinto antifascista, firmando il manifesto degli intellettuali antifascisti nel 1925, il che portò a difficoltà economiche e lavorative.
- Montale è noto per le raccolte poetiche come "Ossi di Seppia", dove esplora temi come il male di vivere, utilizzando il paesaggio e il correlativo oggettivo per esprimere la solitudine e la sofferenza.
- Le figure femminili nelle sue opere rappresentano aspetti diversi della salvezza e dell'esperienza umana, come la purezza, la passione e la quotidianità.
- Ricevette il Premio Nobel per la Letteratura nel 1975, riconoscimento che egli stesso riteneva di non meritare, riflettendo il suo pessimismo esistenziale e storico.
Indice
Infanzia e Formazione
Era un’antifascista. Nasce a Genova nel 1896 da una famiglia benestante, infatti il padre era titolare di una ditta di prodotti chimici.
La famiglia aveva una villa a Monterosso, nelle Cinque Terre, dove Eugenio passava gran parte delle sue vacanze estive; infatti viene inserito nelle sue poesie come Genova.
Si diploma in ragioneria, costretto dal padre perché voleva lasciargli il proprio posto nella ditta.
Studia letteratura da autodidatta, grazie alla sorella Marianna che svolge degli studi di filosofia, ma ha anche un'ampia cultura musicale e di canto (infatti scrive con ritmo e musicalità). È molto appassionato alle avanguardie e ai simbolisti.
Inizio Carriera Letteraria
Nel 1916 inizia a scrivere poesie, ma si interrompe a causa della guerra, visto che, nel 1907, si arruola come volontario. A differenza di Ungaretti non verrà particolarmente colpito dalla vita della guerra perché divide le cose, infatti nelle poesie racconta dei suoi sentimenti ma non legati al conflitto mondiale. A Monterroso conosce Anetta, diminutivo di Anna, una delle sue prime fidanzate.
Nel 1922 pubblica alcune sue opere nella rivista “Primo tempo”, ma vengono trascurate a causa delle tensioni politiche di quegli anni, e in particolare la marcia su Roma.
Nel 1925 scrive “Ossi di Seppia”, un raccolta di poesie.
Nello stesso anno firma il "manifesto degli intellettuali antifascisti", redatto dal filosofo Benedetto Croce, dichiarandosi quindi pubblicamente antifascista. Questo gli porterà numerose conseguenze, visto che non troverà molti lavori (periodo di difficoltà economiche).
Balzen fa conoscere ”La coscienza di Zeno” a Montale, il quale scrive una critica chiamata “Omaggio a Svevo” e grazie a questa Svevo ebbe successo.
Vita a Firenze e Leggi Razziali
Montale si trasferisce a Firenze, dove dirige il Gabinetto Vieusseux, un circolo intellettuale in cui venivano radunate le opere e i pensieri di vari autori europei. Dirige il circolo dal 1928 al 1938, quando vennero pubblicate le leggi razziali che non gli permisero più di lavorare essendo oppositore (quindi non era iscritto al partito fascista). Scrisse anche nella rivista Solaria.
Nel 1933 conosce Irma Brandeis, soprannominata nelle sue opere Clizia, un'ebrea intellettuale che lo coinvolge molto. Nel 1938 con le leggi razziali Irma scappa in America, separandola per sempre da Montale.
Egli vuole partire in America, ma conosce Drusilla Tanzi che sposerà nel 1962.
Dopo le leggi razziali, soprattutto gli ebrei e gli oppositori venivano ricercati, tra cui Umberto Saba, scrittore ebreo che venne protetto da Montale.
Resistenza e Seconda Guerra Mondiale
Montale partecipa alla resistenza, farà parte del Partito d’Azione e del comitato nazionale di liberazione, i quali nascono in seguito alla conquista tedesca dei territori italiani. (collegamento storia).
Le sue poesie non sono incentrate sulla politica, non gli piace scrivere di politica perché secondo lui poesia e politica erano da separare.
La seconda guerra mondiale, al contrario della prima, lo colpirà personalmente perché è antifascista e la sua casa d’infanzia a Genova verrà distrutta.
Anni del Dopoguerra e Critica Sociale
Dopo la seconda guerra mondiale a Milano lavora per il “Corriere della sera” dove scrive diversi articoli di viaggi, i quali verranno radunati nella raccolta “Fuori di casa” nel 1969.
Avrà un amante, Maria Luisa Spaziani detta Volpe.
In questi anni scriverà “La Bufera e altro” raccolta di poesie e “Farfalla di Dinard” romanzo in prosa. Dopo la guerra c’è un boom economico, Montale in “Bufera e altro” critica il boom economico in particolare la società di massa.
Nel 1962 sposa Drusilla la quale un anno dopo muore, influenzerà la scrittura che sarà più riflessiva e a contatto con la natura. In alcune opere successive parlerà della moglie che chiamerà la mosca.
Riconoscimenti e Ultimi Anni
Nel 1967 verrà nominato senatore a vita dal presidente della repubblica Saragat.
Nel 1975 gli viene conferito il premio nobel per la letteratura, Montale crede di non meritarselo. Prima di morire scrive il diario del ‘71 e del ‘72, raccolti di riflessioni in un diario, in cui scrive di bruciare le sue opere dopo la morte, perché non ha scritto opere importanti come quelle di Leopardi. (Vedi citazione slide)
Muore nel 1981.
Temi e Tecniche Letterarie
Montale utilizza la scrittura per svolgere un’indagine sull'esistenza dell'uomo e sostiene che lo scopo di quest'ultimo è cercare il senso della vita, ma non arriva ad una conclusione.
Questa continua ricerca porta al male di vivere, ovvero una grande sofferenza e solitudine nell’uomo il cui unico modo per sconfiggere questo “male “ è l'indifferenza al dolore. L'indifferenza è un dono divino perché non tutti sono in grado di vivere.
Scrisse anche una poesia che si intitola “Il male di vivere”.
“sapere ciò che non siamo, ciò che non vogliamo" (cit. Montale)→ la ricerca del senso della vita porta al nulla perché non vogliamo realmente sapere chi siamo. Per questo motivo non cerchiamo il senso della vita per paura di stare male.
L’individuo quindi è dominato dal male di vivere, di conseguenza è vittima di solitudine e di frustrazione esistenziale.
Utilizza 2 strumenti concreti per esprimere i sentimenti, cioè qualcosa di astratto:
→ il paesaggio, la grandissima vastità di questo per esprimere la solitudine dell'uomo;
→ il correlativo oggettivo, inventato dagli studiosi in seguito, per indicare la tecnica di Montale di utilizzare gli oggetti per esprimere un sentimento.
Si trova questa tecnica nell'opera "ossi di seppia" in cui l’osso di seppia rappresenta la solitudine e la morte. L’uomo tra i suoi sentimenti cerca un varco per uscire dalla sofferenza.
Per spiegare i suoi concetti utilizza parole banali e semplici.
Pessimismo esistenziale→ “Ossi di seppia” e “Le occasioni”
Pessimismo storico (legato al mito del "buon selvaggio" di Rousseau, quindi prima nella natura vivevamo meglio)→ “La bufera e altro”
La figura della donna è inserita nelle poesie di Montale perché il ruolo che le donne hanno avuto nella sua vita era quello di salvezza e sono 4:
→Annetta: rappresenta la salvezza, la semplicità, la fanciullezza perché conosciuta in giovane età (“Ossi di seppia”);
→Clizia: rappresenta la donna angelo, esprime la purezza e la lontananza, l'amore impossibile (“Le occasioni”e “Bufera e altro”);
→Volpe: (Maria Luisa Spaziani, l’amante): anti-Beatrice (dante) perché femme fatale, donna sensuale, rappresenta la passione (“Bufera e altro”);
→Mosca: rappresenta la quotidianità, semplicità (“Satura”); appare meno nelle opere rispetto alle altre donne.
Domande da interrogazione
- Dove è nato Eugenio Montale?
- Qual è il ruolo delle donne nelle poesie di Montale?
- Quali sono i temi principali delle poesie di Montale?
- Cosa rappresenta l'osso di seppia nelle opere di Montale?
- Quali sono le conseguenze che Montale ha subito per essersi dichiarato antifascista?
Eugenio Montale è nato a Genova.
Le donne nelle poesie di Montale rappresentano la salvezza, la purezza, la passione e la quotidianità.
I temi principali delle poesie di Montale sono il male di vivere, la solitudine, la ricerca del senso della vita e il pessimismo esistenziale.
L'osso di seppia rappresenta la solitudine e la morte nelle opere di Montale.
Montale ha subito numerose conseguenze, tra cui la difficoltà nel trovare lavoro e la discriminazione a causa delle leggi razziali.