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Concetti Chiave

  • Eugenio Montale, nato a Genova nel 1896, ha sviluppato il suo amore per la letteratura nonostante studi tecnici, grazie all'influenza della sorella Marianna.
  • Montale è noto per essere un poeta di equilibrio e misura, con una forte ironia e curiosità, caratteristiche che hanno definito il suo stile poetico.
  • Ha avuto relazioni significative con figure letterarie femminili, come Irma Brandeis e Drusilla Tanzi, che hanno influenzato le sue poesie.
  • La poesia di Montale esplora temi di disarmonia e caos, cercando una salvezza nell'armonia tra l'uomo e la natura, e riflette un pessimismo intrinseco.
  • Le sue opere principali includono raccolte come "Ossi di seppia", "Le occasioni" e "La bufera e altro", che evidenziano il suo stile unico e la sua visione del mondo.

Indice

  1. Infanzia e Giovinezza
  2. Inizio della Carriera Letteraria
  3. Relazioni e Vita Privata
  4. Resistenza e Attività Politica
  5. Riconoscimenti e Premi
  6. Ultimi Anni e Temi Poetici

Infanzia e Giovinezza

Nasce a Genova nel 1896. La sua famiglia è benestante, forse anche qualcosa di più tanto che possiede una casa anche per le vacanze nelle Cinque Terre. Passa l’anno a Genova e l’estate nel monte rosso nelle cinque terre.

Ha 5 fratelli e fin dall’infanzia sembra più fragile a livello di salute degli altri.

La fragilità spinge i genitori a non iscriverlo a studi classici ma di fargli fare le scuole tecniche. Nel 1915 si diploma come ragionerie ovviamente a Genova. Tuttavia le lettere che non gli hanno fatto studiare sono per lui un grande amore a cui si approccia grazie alla guida della sorella Marianna. Fin da ragazzo mostra dei tratti caratteriali che rimarranno la sua cifra stilistica, è una ragazzo irrequieto e analitico nel confronto del mondo e delle persone.

Inizio della Carriera Letteraria

È un poeta della misura cioè del fare tutto in maniera moderata e in equilibrio. È molto ironico e curioso. Inizia a scrivere poesie da giovane e le sue prime poesie saranno poi raccolte nella prima raccolta che si chiama “OSSE DI SEPPIA”.

La letteratura non gli basta, segue anche lezioni di canto e musica e partecipa alla grande guerra.

Combatte in Trentino ma la guerra forse non la vive così intensamente tanto che non resta così intensamente nelle sue poesie come in quelle di Ungaretti.

La maggior parte delle informazioni della sua giovinezza le sappiamo dal quaderno genovese un diario che racconta le sue esperienze, riflessioni e progetti letterali.

Nel dopoguerra raffina le conoscenze culturali e si lega al circolo di intellettuali antifascisti in particolare alla figura di Piero Gobetti che gestisce una rivista ed è Piero a pubblicare la prima raccolta di Montale nel 1925.

Nello stesso anno Montale firma il manifesto degli intellettuali antifascisti. Il manifesto è stato creato da Benedetto Croce.

Nel frattempo inizia a farsi un nome come critico letterario scrivendo un articolo su Svevo.

Nel 1927 Montale si trasferisce a Firenze e lavora per una casa editrice la bendorat; la sua fama cresce tanto che nel 1929 ottiene un incarico prestigio come direttore del Gabinetto scientifico letterario vieux.

Collabora con diverse riviste e la più famosa è quella “Solaria”.

A Firenze a modo di vivere con i più famosi intellettuali d’Italia:

- Elio Vittorini.

- Mario Praz.

- Gianfranco Contini.

Relazioni e Vita Privata

A Firenze Montale inizia una relazione amorosa con Irma Brandeis, americana di origine ebraica che lavorava nel campo letterario e fu una cosiddetta italianista, ovvero un'americana specializzata nelle cultura italiana.

Anche quando la loro relazione si sarà esaurita a livello erotico rimane il rapporto bellissimo e rispettoso. Irma compare nelle poesie di Montale con lo pseudonimo di Clizia.

Irma Brandeis, a differenza delle varie donne che ebbe, è una figura femminile più importanti per lo scambio di informazioni e passioni. Nel 1939 conclusa la storia con Irma inizia una diversa relazione con Drusilla Tanzi che era già sposata, ma per l’amore che prova per Montale lascerà il marito e le ci vorranno parecchi anni per ottenere il divorzio. Brusilla era pesantemente miope e questo le fa guadagnare nelle poesie di Montale il soprannome di Mosca.

Di lei non scrive mai, solo quando morirà lui le dedicherà le due sezioni poetiche delle raccolte XENIA. Tra Irma e Brusilla ci saranno parecchie altre amanti.

Irma però rimane la sua interlocutrice letteraria.

Resistenza e Attività Politica

Nel 1938 a Montale viene chiesto di prendere la tessera del partito fascista e lui rifiuta e di conseguenza perde il posto nel gabinetto. Per avere un stipendio traduce opere di testi americani e inglesi in maniera più cospicua.

La sua seconda raccolta poetica viene intitolata “Le occasioni” e viene pubblicata nel 1939; esce molto vicina al disastro della Seconda Guerra Mondiale.

La terza raccolta viene chiamata “La bufera e altro” e viene pubblicata nel 1956.

Negli ultimi anni Montale si ritira un po’ e vive in solitudine accogliendo in casa sua solo alcuni scrittori, fra i quali Umberto Saba e Carlo Levin. Entrambi sono ebrei quindi lui non solo li riceve ma li nasconde per aiutarli a non essere deportati. Nel 1945 si sblocca dalla sua emarginazione sociale quindi si impegna in politica aderendo alla resistenza e partecipando alla fondazione di un quindicinale che si chiama “IL MONDO”. Nel 1948 collabora con il corriere della sera e si trasferisce a Milano per essere più vicino alla sede del giornale, si occupa della sede letteraria e culturale. Fa il critico letterario e musicale.

È rispettato e ammirato e quindi viene chiamato in giro per il mondo, viaggia a spese del giornale per diverse città di Europa fino ad arrivare a New York. Il giornalismo gli piace e no, cioè non lo considera arte e scrittura; tuttavia é un’attività utile alla società e a mantenersi.

Riconoscimenti e Premi

La sua fama sempre più maggiore gli fa conseguire premi e riconoscimenti ad esempio la laurea ricevuta nel 1961 alla facoltà di lettere di Milano. Nel 1965 viene chiamato a Parigi per il settimo centenario della nascita di Dante per pronunciare uno dei discorsi più rilevanti della celebrazione e nel 1966 esce una sua opera in prosa intitolata “AUTO DA FÉ”.

Nel 1967 riceve un altro onore, ovvero la carica di senatore a vita e quindi partecipa a tutte le riunioni parlamentari con grande diligenza. L’onore più grande però lo ottiene nel 1975 quando riceve il premio Nobel per la letteratura. Montale pubblica un discorso famoso che si intitola “É ANCORA POSSIBILE LA POESIA”. Da una parte è un discorso pessimista ma dall’altra crede ancora nel valore dell’arte poetica.

Ultimi Anni e Temi Poetici

Nell’ultimo decennio della sua vita si ritira dalla società e continua a scrivere anche più di prima. Scrive diverse raccolte:

- Nel 1971 esce la raccolta “Satura”.

- Nel 1973 esce “Il diario del ‘71 E ‘72”.

- Nel 1977 esce “Il quaderno di quattro anni”.

La poesia dell’ultimo Montale é una ironica e più leggibile, come se fosse un discorso in prosa. La casa editrice Einaudi lavora alla produzione di una edizione critica di tutta l’opera di Montale che viene chiamata “L’OPERA IN VERSI” che esce nel 1980 e nel 1981 Montale muore.

Riceve celebrazioni e onori e la cerimonia si svolge nel duomo di Milano con la presenza del presidente Sandro Pertini. Viene sepolto vicino alla tomba della moglie in un cimitero di Firenze.

Montale è un pessimista e non crede che ci sia una sorta di piano nello sviluppo dell’essere umano e nel mondo. Lui vede del caos in quello che facciamo e nessun miglioramento, tuttavia si può cercare di cogliere il senso delle cose attraverso la poesia. Una delle parole che più utilizza quando parla della concezione del mondo é “disarmonia” che significa disagio interiore.

Lui dice che si vede vivere in una campana di vetro, cioè staccato vede il mondo ma non riesce mai a parteciparvi e cerca di fare qualcosa per cambiarlo. Lo aiuta molto lo studio della poesia, Nietzsche e Schopenhauer. I temi dell sua poesia sono:

- Ricerca della salvezza: la salvezza si trova nell’armonia che l’uomo dovrebbe stabilire tra se stesso e mondo naturale. L’armonia non si trova nel progresso ma in qualcosa più profondo da cui noi ci stiamo allontanando. Lui coglie l’espressione “il male di vivere”, cioè vivere fa male e ciò non toglie che trovando un nostro posto nel mondo non possiamo trovare una felicità nel male di vivere. Montale ha una concezione scettica e fa fatica ad avere dei punti fermi e delle certezze. Persino i 5 sensi non sono così affidabili come dovrebbero.

- La memoria.

- Figure femminili: secondo un’antica tradizione letteraria sono figure salvifiche. Le donne nella poesia non sono solo donne ma vengono associate a delle virtù e a degli ideali. Ogni donna ha un ambito di azione e miglioramento; quindi rientrano come interlocutrici nelle sue poesie. Hanno anche significati religiosi.

Per le scelte esistenziali e politiche Montale é lucido e responsabile. É motivato dal senso della misura che si chiama “Decenza quotidiana”. Per questa sua estrema razionalità pagherà poi le conseguenze.

Quando il grande mostro del fascismo sembra sconfitto c’è un altro mostro e cioè la società di massa, della tecnologia estrema. Lui crede che la poesia sia la luce nelle tenebre.

In monte delle sue poesie Montale utilizza il sintagma dei poeti laureati per parlare e criticare che sono Carducci Pascoli e D’Annunzio. I grandi studiosi di letteratura e vincitori di molti premi e concorsi. La poesia non deve essere un’esibizione delle capacità perosanali. La poesia di Montale non è come la poesia di Ungaretti, Montale non ha lessico o sintassi difficile e il lessico e preciso e soprattutto riferito alla sua terra. Montale non è proprio immediati perché parla dei suoi luoghi e alcune cose le da per scontate.

Ossi di seppia” é la prima raccolta di Montale. Si vengono raccolte delle poesie scritte dal 1920 e del 1927; la seconda edizione definitiva è del 1928 che è quella che abbiamo anche oggi. L’osso di seppia sono lastre molto sottili e sono la cartilagine dell’interno della seppia. L’osso di seppia è il residuo e ciò che resta della seppia e non ha più assolutamente vita. Di un animale fatto d’acqua resta questa cosa dura che non lascia più neanche traccia di ciò che era. Ciò rappresenta la vita scarnificata che perde la propria identità. A livello di lettura un po’ più positiva l’osso di seppia potrebbe significare che tutto ciò che è super io resta qualcosa di concreto nell’essere umano.

La raccolta di seppia è divisa in 4 parti che sono:

- Movimenti.

- Ossi di seppia. Ci sono le poesie chiave dei suoi temi e dei temi della raccolta:

1. Ricerca della verità.

2. Male di vivere.

3. Spettacolo fittizio messo insieme dalla realtà.

4. Ricerca essere superiore e mancato miglioramento dell’essere umano.

- Mediterraneo.

- Meriggi e ombre.

Prima di queste 4 sezioni abbiamo una poesia che funge da proemio che si intitola “IN LIMINE”. In limine significa sul confine, che é appunto l’introduzione.Delle quattro la più famosa è la seconda in cui ci sono tutte le poesie chiavi dei temi di Montale.

Montale si riferisce al suo pubblico, parla con il lettore e si rivolge a lui con intento colloquiale cercando di creare un rapporto tra lettore e attore.

Domande da interrogazione

  1. Quando è nato Eugenio Montale?
  2. Eugenio Montale è nato nel 1896.

  3. Quale è la prima raccolta di poesie di Montale?
  4. La prima raccolta di poesie di Montale si chiama "Ossi di seppia".

  5. Con chi Montale ha avuto una relazione amorosa?
  6. Montale ha avuto una relazione amorosa con Irma Brandeis.

  7. Quali sono i temi principali della poesia di Montale?
  8. I temi principali della poesia di Montale sono la ricerca della salvezza, la memoria e le figure femminili.

  9. Quando ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura?
  10. Montale ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 1975.

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