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Concetti Chiave

  • La letteratura di Eugenio Montale è caratterizzata da un uso dettagliato del lessico, mirato a esplorare la verità profonda delle cose.
  • Il plurilinguismo di Montale si manifesta attraverso gli hapax, parole uniche con significati specifici, come "accigliato" e "carnefice".
  • Montale incorpora il dialetto ligure nei suoi scritti, arricchendo i suoi testi con termini locali senza perdere eleganza.
  • L'uso di tecnicismi è evidente nella descrizione dei paesaggi naturali, fornendo precisione e autenticità.
  • L'espressionismo di Montale si esprime con l'uso di verbi e sostantivi specifici che trasmettono una visione soggettiva ed emotiva della realtà.

Indice

  1. La Ricerca della Verità
  2. Hapax e Significato Unico
  3. Dialetto e Origini Liguri
  4. Tecnica e Espressionismo

La Ricerca della Verità

Una caratteristica fondamentale della letteratura di Eugenio Montale è sicuramente la dettagliata scelta del lessico, dettato principalmente dalla sua volontà di ricercare la verità più profonda delle cose, esistono in particolare quattro componenti che rendono meglio il suo plurilinguismo:

    1.

    Hapax e Significato Unico

    Hapax, con questo termine si definisce una parola a cui corrisponde un solo significato dettato proprio dall’autore stesso, solitamente l’utilizzo di questo fenomeno serve per descrivere la complicatezza e la ricchezza di spunti nella realtà. Un esempio nella letteratura montaliana è dato dall’aggettivo “accigliato”, che significa inquieto e viene usato solo una vota nel componimento della raccolta “Occasioni”, conosciuto come “Elegia a Pico Farnese”, nello specifico al trentasettesimo verso per descrivere la donna da lui amata come “messaggera accigliata”. Un altro esempio è fornito invece dal termine “carnefice”, di cui Montale fa uso in “Primavera hitleriana” proprio per designare coloro che sono rimasti indifferenti alle tirannie come quelle attuate da Mussolini e Hitler.

    2.

    Dialetto e Origini Liguri

    Dialetto, Montale aveva origini liguri e spesso nei suoi componimenti ritroviamo riferimenti ai paesaggi naturali, solari e aridi di questa regione, nell’opera “Ossi di seppia” questo aspetto di orgoglio delle proprio origini si ripercorre anche dal punto di vista linguistico con l’inserimento di vocaboli del dialetto ligure. Basti pensare a “svventarsi”, “cimello”, “riale”, “diroccare”, questo non significa perdere l’eleganza del testo, tanto che spesso infatti questi sostantivi vengono associati da termini arcaici e colti.

    3.

    Tecnica e Espressionismo

    Tecnicismi, che si nota soprattutto per quanto riguarda la descrizione di paesaggi naturali.

    4. Espressionismo, quando si parla di forme espressionistiche, si fa riferimento ad autori che prediligono una visione più soggettiva e intima della realtà, in modo da trasmettere al lettore quello che un determinato elemento provoca in lui a livello emotivo. Per quanto riguarda il caso di Eugenio Montale, vengono spesso inseriti verbi parasintetici (che presentano il prefisso “in”, come infrascarsi, ingrommarsi), frequentativi (che presentano il suffisso “eggiare”, come ad esempio lingueggiare), con il prefisso s (per evocare il valore rafforzativo, come scrollare o straboccare) e i sostantivi frequentativi (che presentano il suffisso “io” come ribollio, in “ura” come calura o bassura, in “ame” come frondame, in “mento” come disfrenamento).

Domande da interrogazione

  1. Qual è una caratteristica fondamentale della letteratura di Eugenio Montale?
  2. Una caratteristica fondamentale è la dettagliata scelta del lessico, guidata dalla volontà di ricercare la verità più profonda delle cose.

  3. Come utilizza Montale il concetto di "hapax" nei suoi componimenti?
  4. Montale utilizza "hapax" per attribuire un significato unico a una parola, come nell'aggettivo "accigliato" usato in "Elegia a Pico Farnese" per descrivere una donna amata.

  5. In che modo le origini liguri di Montale influenzano la sua opera?
  6. Le origini liguri di Montale si riflettono nei suoi componimenti attraverso riferimenti ai paesaggi della Liguria e l'uso di vocaboli del dialetto ligure, come in "Ossi di seppia".

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