Concetti Chiave
- Montale's poetry serves as a tool to interpret and understand the present, emphasizing reality representation rather than escapism.
- He rejects avant-garde movements, advocating for a return to the Italian literary tradition of Dante and Leopardi to question human existence.
- His work, characterized by a rich and varied language, blends classicism with innovative elements, distinguishing it from Ungaretti's entirely new poetic style.
- The collection "Ossi di seppia" explores themes of existential angst, the Ligurian landscape, and the negative aspects of memory, using objective correlatives like "sepia bones."
- "I limoni" serves as Montale's poetic manifesto, challenging the grandiloquence of 19th-century poets and preferring a language rooted in common objects, symbolized by lemons.
Indice
Interpretazione della poesia
• La poesia è fatta per interpretare e capire il presente, non è una forma di evasione, è uno strumento di rappresentazione della realtà (il poeta non è un mago – visionario)
• Avanguardie: non sono state letteratura conoscitiva -->ne rifiuta la polemica contro la tradizione
Tradizione e innovazione
• La tradizione che vuole recuperare Montale è quella italiana di Dante e Leopardi (perché la letteratura possa essere un interrogativo sull’esistenza umana)
• La sua poesia acquista quindi un certo classicismo, anche se ha dei caratteri innovativi --> diverso dalla poetica totalmente nuova di Ungaretti
• Poesia anglo-americana: Amico fondamentale = Eliot
• La sua lingua è ricchissima e molto articolata e come Dante riesce a toccare tutti i registri stilistici
Ossi di seppia e i suoi temi
Ossi di seppia (1925)
• Immagine della sua terra
• Detriti, idea di scarto
temi:
-male di vivere – l’uomo sta male e ha bisogno di un miracolo che lo liberi -->Leopardi
-paesaggio ligure
-memoria (accezione negativa)
• un uomo moderno che è malato – senza certezze e punti di riferimento – insicuro – incapace di comunicare
• Uso del correlativo oggettivo-->”ossi di seppia” mi evoca per intuito un senso di abbandono e aridità
In limine:
sulla soglia = limite di demarcazione tra di qui e di là
+ è la prima poesia di Ossi di seppia
• Metafora del frutteto recintato = luogo chiuso dove stanno le cose chiuse
• reliquiario – ciò che tiene in se la memoria ma che è chiuso quindi non si gode l’esterno
• poi il frutteto x l’arrivo del vento – anelito della natura che gli ridà vita
• si rivolge ad un Tu indeterminato x far diventare la poesia più familiare
• descrive la prigionia della vita-->connotazione negativa della memoria
• necessità del vento della vita
• pomario = mente di ogni uomo bloccata
• Rima imperfetta: ruggi – ne (fino a ruggi è in rima con fuggi) + ne --> il ne esce dalla soglia e si lega x episinalefe con un ipotetico verso successivo (verso ipermetro)
I limoni: manifesto poetico
I limoni:
è il manifesto della sua poesia
- presa di posizione contro l’aulicismo dei poeti laureati ottocenteschi ( Pascoli – D’Annunzio – Carducci)
- linguaggio aderente alle cose comuni, simboleggiato dai limoni che si contrappongono a piante più nobili
- tu indeterminato = dialogo --> 4 strofe che si possono raggruppare in 2, che iniziano con l’imperativo
-dimensione visiva-->dimensione olfattiva (“profumo dei limoni”)
I limoni diventa il correlativo oggettivo della speranza di un miracolo (giallo = speranza), speranza di una ricchezza “anche per noi poveri”.
Alla fine della poesia il miracolo atteso non si compie-->però la poesia si conclude comunque con una speranza che rimane accesa
Limoni = chiudono le prime 2 strofe
Divinità e solarità in rima che chiudono le altre 2 strofe = il miracolo dei limoni è il fatto che la divinità (errore di natura) accade.
Non chiederci la parola … :
-dice cos’è la poesia novecentesca:
il poeta non può dare delle risposte perché la condizione dell’uomo moderno non ha nessuna certezza
Il poeta non sa la verità dell’uomo, può dire solo sillabe – “poche e secche”
L’uomo sicuro non vede che in realtà la sua ombra è proiettata su un muro scalcinato (non si accorge che è crollato tutto)
In realtà nessun uomo ha certezze – non sa chi è ne che cosa vuole --> vedi ultimo verso-->tema della negazione
Nel 900 non abbiamo più una chiave di lettura globale --> quindi non conosciamo positivamente ma solo x negazione. L’uomo sa chi non è, ma non può sapere chi è.
Meriggiare pallido e assorto
Meriggiare pallido e assorto:
- assorto= atmosfera di torpore
- verbi all’infinito: danno un’idea di staticità, ma anche di straniamento perché non si capisce chi è il soggetto.
- Tema del paesaggio ligure
- Suoni
- ultima strofa – ultime parole --> - gli – formano una litania triste
il sole abbaglia, ma lui è pallido-->è una condizione interiore
muraglia-->correlativo oggettivo della prigionia dell’io-->simboleggia le difficoltà (travaglio) che si incontrano nella vita, il desiderio di andare oltre, di conoscere
Spesso il male di vivere
Spesso il male di vivere ho incontrato
• male di vivere= angoscia esistenziale espressa attraverso varie immagini (correlativi oggettivi)
• unica salvezza: fuga nell’indifferenza
Domande da interrogazione
- Qual è l'interpretazione principale della poesia secondo il testo?
- Come si posiziona Montale rispetto alla tradizione e all'innovazione poetica?
- Quali sono i temi principali di "Ossi di seppia"?
- Cosa rappresentano "I limoni" nella poetica di Montale?
- Qual è il significato del "male di vivere" in Montale?
La poesia è vista come uno strumento per interpretare e comprendere il presente, rappresentando la realtà piuttosto che fungere da evasione.
Montale cerca di recuperare la tradizione italiana di Dante e Leopardi, conferendo alla sua poesia un certo classicismo, pur mantenendo caratteri innovativi, distinguendosi dalla poetica di Ungaretti.
I temi principali includono il male di vivere, il paesaggio ligure, e la memoria con una connotazione negativa, rappresentando un uomo moderno insicuro e incapace di comunicare.
"I limoni" sono il manifesto della sua poesia, opponendosi all'aulicismo dei poeti ottocenteschi e simboleggiando la speranza di un miracolo attraverso un linguaggio aderente alle cose comuni.
Il "male di vivere" rappresenta un'angoscia esistenziale espressa attraverso immagini concrete, con l'unica salvezza trovata nella fuga nell'indifferenza.